La preintesa firmata il 23 dicembre 1999 relativa al contratto integrativo prevede la consultazione dei lavoratori da parte delle OO.SS. e l’impegno dell’Amministrazione a favorire tale consultazione sui luoghi di lavoro. Questo referendum voluto fortemente dalla RdB, è stata una conquista di questa O.S. che la rivendica seppur con i limiti dovuti al poco tempo messo a disposizione soprattutto in considerazione delle feste natalizie,. I tempi ristretti non permetteranno una capillare consultazione su tutti i posti di lavoro, ma con l’ausilio delle RSU ci auguriamo di raggiungere il maggior numero di lavoratori.
I lavoratori chiamati a vigilare sulle varie fasi della trattativa ed il ruolo coerente della RdB hanno contribuito a migliorare il testo rispetto alla stesura iniziale.
- L’ipotesi, contenuta nella piattaforma della RdB, di creare una sorta di 14^ mensilità che ha suscitato lo scetticismo di tutte le sigle sindacali e degli stessi lavoratori è diventata quasi realtà, con la distribuzione per l’anno 1999 di un importo pro-capite di circa 2.000.000 quale indennità di produttività; mentre per l’anno 2000 è previsto l’istituzione di un fondo di sede presso ogni Ufficio il cui importo è pari a circa tre milioni per dipendente in servizio, la cui contrattazione è demandata alle RSU nonché alle OO.SS. e destinato a coprire, oltre gli altri istituti previsti dal CCNL, anche l’indennità di produttività per tutti i lavoratori.
- La richiesta della RdB di ridurre i livelli retributivi creando due sole aree, (B e C, partendo dalla B2), quella del procedimento e quella del provvedimento, ha portato l’Amministrazione a fare una riflessione, la cui diretta conseguenza è stata la drastica riduzione dell’area A destinata quasi a sparire in conseguenza della riqualificazione nonché ad una consistente contrazione del livello B1 e B2.
- Il protocollo d’intesa, allegato all’integrativo, con il quale l’Amministrazione assume l’impegno, attraverso la rideterminazione del fabbisogno del personale, di aumentare le piante organiche nell’area C e nella B3, permetterà la riqualificazione di circa 22.000 dipendenti a fronte dei circa 4000 passaggi previsti nell’ipotesi del testo iniziale dell’integrativo.
Queste piccole o grandi conquiste, dipende dai punti di vista, ottenute dalla RdB e da coloro che hanno aderito alle iniziative di lotta, dimostrano che laddove vi è un movimento dei lavoratori, più o meno forte, le cose non sono così scontate come apparentemente potrebbe sembrare.
La teoria sostenuta da questa O.S. che uniti si vince deve spingere i lavoratori a diventare protagonisti ed a mirare più in alto per eliminare i punti di caduta di questo contratto, frutto della spinta fortemente conservatrice di alcune sigle sindacali e di una parte della burocrazia ministeriale.
La fiducia dei lavoratori e l’adesione alla RdB impegneranno sin da adesso questo sindacato a rivendicare quali battaglie prioritarie, per il prossimo futuro, l’eliminazione dei punti negativi di questo contratto, tra i quali sono prioritariamente da registrare:
- L’occasione persa da questa Amministrazione, limitatasi a registrare con le lettere dei nuovi livelli i numeri della vecchia classificazione per qualifiche, a ridisegnare un nuovo ordinamento professionale che vada di pari passo con la modernizzazione delle strutture, l’avanzamento della tecnologia e la sfrenatezza delle riforme;
- La maggiore flessibilità ottenuta nell’utilizzo del personale, prevedendo tra l’altro particolari figure professionali a cavallo tra aree diverse con medesime funzioni e differenti retribuzioni, nonché con l’introduzione dell’orario di lavoro pomeridiano;
- L’istituzione di nuovi profili professionali, quali il formatore, comunicatore e paragiudice, seppur limitati nel numero rappresentano una confusione nei ruoli e nelle mansioni delle varie figure professionali presenti;
- L’aumento del carico di lavoro, per effetto di una riduzione sostanziale delle piante organiche, conseguenza, logica, del contenimento della spesa e dell’introduzione delle nuove figure, di cui sopra, che assottigliano ulteriormente il personale delle cancellerie, nonché la ricaduta delle nuove riforme in atto, una per tutte il Giudice Unico che produce un aumento delle udienze e conseguentemente di tutti gli adempimenti ad esse connessi.
La RdB con questo volantino ha tentato di fotografare, sintetizzando, i pro e contro di questo contratto integrativo, lasciando ai lavoratori l’ultima parola così come si era impegnata nella nota a verbale allegata alla preintesa.
Il quesito da sottoporre, a questo punto, ai lavoratori della Giustizia è il seguente: "ritenete che questo primo contratto integrativo possa aprire spazi di intervento all’azione di lotta per ampliare le garanzie e le tutele per il miglioramento delle condizioni dei lavoratori e meritevole di essere firmato?"
RdB-Statali Coordinamento Nazionale Giustizia