Ministero della Giustizia- Contratto Integrativo
10 RAGIONI PER VOTARE NO
al Referendum del 14 Gennaio
NO
-nuovo ordinamento professionale
ll Nuovo Ordinamento Professionale dell’Amministrazione Giudiziaria, che sostituirebbe quello preesistente, basato sui profili professionali della L.312/80, costituisce un passo indietro per le seguenti ragioni:
Con l’Ordinamento professionale della 312/80 passare, ad esempio, dalla figura di dattilografo di IV livello a quella di operatore amministrativo di V livello significava una modifica sostanziale delle proprie mansioni e, di conseguenza, un passaggio di livello economico.
Ora, invece, l’articolazione di tutte le figure professionali su più livelli retributivi ed, in taluni casi, a cavallo fra due aree, con sovrapposizione di mansioni fra un livello retributivo più basso ed uno più alto, comporta che un eventuale passaggio di livello retributivo non significherà automaticamente un cambio di mansioni.
Infatti, non è dato sapere che cosa distinguerà nel nuovo ordinamento, ad esempio, le attività raggruppate nella figura professionale degli ‘ausiliari’ dalle attività degli ‘operatori’, oppure le attività dei ‘cancellieri’ da quelle dei ‘direttori di cancelleria’.
Situazione emblematica, ma non è la sola, quella dei Cancellieri in posizione economica C2 e C1, che possono essere adibiti alle mansioni della B3.
In conseguenza di tutto ciò il fenomeno del mansionismo (cioè la possibilità per le Amministrazioni di adibire un lavoratore ad una mansione, pagandolo con un livello retributivo più basso), che era una piaga della 312/80, viene portato all’ennesima potenza dal nuovo ordinamento.
‘Tutti dovranno fare tutto’,
questo sembra lo slogan che accompagna il nuovo ordinamento. E, quanto al pagamento, una eventuale progressione economica è subordinata alla fattibilità del Corso di Riqualificazione per coprire le vacanze in pianta organica.
corsi di riqualificazione
La possibilità di coprire le vacanze in pianta organica attraverso Corsi di Riqualificazione o Corsi-concorsi, riservati al personale in servizio, è stata rivendicata (anche attraverso scioperi, proclamati da tutte le OO.SS.) dal personale degli Uffici giudiziari ed è stata puntualmente disattesa dall’Amministrazione, che, invece, ha preferito assumere nel triennio ‘97-’99 quasi 4.000 unità di personale, di vari livelli retributivi, con concorsi tutti esterni.
Fino all’ultima proposta di inserire nella Legge Finanziaria del 2.000 un emendamento che, se approvato, avrebbe autorizzato l’Amministrazione a coprire parte delle residue vacanze di 4° e 5° livello con personale trimestrale, attinto dalle graduatorie del precedente concorso ed utilizzando i fondi stanziati ogni anno in Bilancio proprio per assumere i trimestrali.
Quindi, se non può che vederci favorevoli l’attuazione, finalmente, di un Corso di riqualificazione per coprire le vacanze in pianta organica, non possiamo che essere contrari sulle modalità con cui questa iniziativa sarà attuata, se sarà attuata.
Per le seguenti ragioni:
I corsi di riqualificazioni, decisi nella pre-intesa, riguardano i passaggi di livello nell’ambito della stessa area e, quindi, riguarderanno parte del personale ora inquadrato nella C1 e C2 e parte del personale ora inquadrato nella B1 e B2, in relazione a quelli che saranno i posti disponibili, innanzi tutto nella posizione economica superiore della stessa nuova figura professionale ed, eventualmente, di altra figura.
Sono, invece, esclusi tutti i lavoratori, ora inquadrati nella A1 e nella B3 ( ad es. Commessi, Assistenti giudiziari e Assistenti Uff. Giudiziari), che dovranno attendere uno stanziamento ad hoc da parte del Governo, che finanzi, tramite corso-concorso, il loro passaggio di livello, che coincide, anche, con il passaggio di area, lasciando il 30 % delle possibilità agli esterni.
In ossequio alla politica del ‘costo zero’, i passaggi di livello nelle stesse aree B e C sono pagati dalla quota fissa del Fondo di Amministrazione, cioè dai soldi dello ‘sportello’ (che dall’ 1/1/2000 viene, pertanto, soppresso) e dagli aumenti stipendiali dell’ultimo CCNL (circa 40mila lire lorde pro-capite), finiti, non in busta, ma nello stesso Fondo.
L’impegno di spesa per pagare i primi passaggi di livello (quantificato in 59 miliardi) ridurrà permanentemente, insieme con le somme stanziate per le ‘super’ (quantificate in 5 miliardi), le possibilità future di passaggio di livello per il restante personale, che non dovesse passare al ‘primo turno’ e che, pertanto, rischia di ‘restare al palo’ per gli anni successivi.
Nell’ambito di un’impostazione riduttiva, che non garantisce a tutti il passaggio di livello, coloro che non avranno i titoli di anzianità e/o di titolo di studio sono pregiudicati nella possibilità di essere, comunque, scrutinati per conseguire un livello retributivo più alto.
Mentre, coloro che, in base ai titoli posseduti, ne saranno ammessi, rischiano di essere scavalcati, in sede di prova finale, da quanti, pur in possesso di titoli inferiori nella preselezione, conseguono una valutazione finale dal valore doppio rispetto ai titoli.
orario di servizio e di lavoro
Alle valutazioni complessivamente negative su Ordinamento Professionale e Corsi di Riqualificazione si aggiunge una valutazione negativa sulle norme relative al nuovo orario di servizio e di lavoro.
Mentre era in corso la Contrattazione Integrativa con le OO.SS., l’Amministrazione ha imposto per legge, attraverso un proprio emendamento approvato in Finanziaria, l’apertura pomeridiana degli Uffici Giudiziari.
Conseguentemente si è introdotto nella Contrattazione Integrativa la possibilità per il Dirigente di imporre fino ad un massimo del 20 % del personale il turno pomeridiano di lavoro, che, sebbene incentivato dalla somma di £.300.000 mensili, potrebbe creare problemi a quanti vivono situazioni familiari che non consentono tale articolazione dell’orario di lavoro.
Nei piccoli Uffici, poi, l’apertura pomeridiana potrebbe creare seri problemi all’attività antimeridiana, stante la scarsezza di personale da dividere su due turni.
fondo unico di amministrazione
Un giudizio complessivamente negativo riteniamo di poter formulare anche per le norme che regolano la gestione delle somme del Fondo Unico di Amministrazione per il biennio 1999-2000.
La differente impostazione nella gestione dei fondi per il ‘99 e per il 2000 porta per l’anno ormai trascorso a prevedere un premio di produzione
una tantum, pari mediamente, secondo i nostri calcoli, a circa £.1.300.000 lorde pro-capite, in proporzione alle giornate di presenza, seguendo i criteri dell’indennità giudiziaria.All’onere di spesa complessivo si provvede destinando dal Fondo complessivo la somma di circa 43 miliardi, relativa al 1999, e altri 13,5 miliardi, accantonati dai fondi 1998 e non pagati per tempo ai lavoratori.
Viene destinata una somma complessiva di 12 miliardi per pagare le indennità del 1999, da cui scompare lo sportello, mentre aumenta la guida automezzi, £.8000 giornaliere, e l’assistenza all’udienza 10 e 15mila giornaliere.
Viene introdotta l’indennità di chiamata d’udienza pari a 6 o 9mila lire giornaliere.
Questa somma va ad aggiungersi ai 137 miliardi che dovrebbero essere disponibili nel 2000, di cui non si conosce la quota fissa e la quota variabile e che serviranno per pagare i vari istituti previsti dall’art.24 del Contratto Integrativo :
Nel 2000 93miliardi del Fondo Unico di Amministrazione vengono destinati alla contrattazione decentrata di sede per pagare indennità, progetti locali e premi di produzione.
Questa somma verrà decentrata in periferia e gestita con la contrattazione che dovrebbe vedere nel 2000 le RSU come protagoniste.
La somma, che non è dato sapere se potrà essere riconfermata nel 2001, dovrà essere ripartita:
Bari, 11 gennaio 2000
Coordinamento iscritti RdB-Statali
Uffici Giudiziari di Bari