SI FIRMA L’INTEGRATIVO

SENZA IL CONSENSO DEI LAVORATORI

 

Giovedì 3 febbraio prossimo il sottosegretario Corleone ha convocato i sindacati della Giustizia per la sottoscrizione definitiva del contratto integrativo.

Il testo del contratto, che risulta sostanzialmente non modificato, che verrà sottoscritto non terrà in alcun conto la bocciatura che ha avuto da parte dei lavoratori e i contenuti espressi dagli stessi lavoratori durante le assemblee svolte su tutto il territorio nazionale.

Non ci saranno modifiche ai percorsi selettivi previsti per i passaggi di livello all’interno delle aree; non ci saranno ulteriori garanzie sul finanziamento per i passaggi ipotizzati tra le aree; nessuna garanzia nel testo rispetto a processi di mobilità conseguenti ai passaggi di livello; non verranno modificate le "nuove" figure professionali che altro non sono che le vecchie rese ancora più flessibili; parte del Fondo d’amministrazione verrà "distratto" per le posizioni organizzative (come premio per i più fedeli servitori dei magistrati); non sono stati tolti i paletti per determinare effettivamente nelle trattative di posto di lavoro la destinazione del Fondo di sede; non è stato cancellato l’obbrobrio dell’orario pomeridiano che mette in difficoltà l’efficienza antimeridiana degli uffici giudiziari; nessun impegno per l’aumento delle dotazioni organiche in occasione della prossima ridefinizione delle piante organiche.

La richiesta della RdB Statali di riapertura delle trattative, sulla scorta delle risultanze della consultazione dei lavoratori, è quindi caduta nel vuoto.

Far passare gli accordi e le decisioni sulla testa e sulla pelle dei lavoratori è intollerabile. L’amministrazione e le organizzazioni sindacali che si arrogheranno questo diritto siano pronte a fare i conti con i lavoratori.

La RdB Statali proclama fin da ora lo stato di agitazione di tutto il personale del ministero della Giustizia.

Saremo pronti a mettere in campo tutte le iniziative che si renderanno necessarie, dal blocco degli straordinari fino ad arrivare allo sciopero nazionale e ad una manifestazione a Roma.

ABBANDONA I SINDACATI CONCERTATIVI

RAFFORZA E ADERISCI ALLA RdB

RdB Statali – Coord. Giustizia