LA TELENOVELA DELLA RIQUALIFICAZIONE NON E’ ANCORA FINITA

 

Ciò che caratterizza le SOAP OPERA è che, anche se perdi più puntate, riesci comunque a collegare gli avvenimenti visto che sono scontati così come lo è la vicenda della riqualificazione nel Ministero della Giustizia.

All’inizio fu la “Legge 312/80”. Dopo 20 lunghi anni sono iniziati i nuovi episodi dal titolo “Il nuovo contratto integrativo”. Il contratto integrativo della Giustizia con tanta forma e poca sostanza cede sotto il peso degli impegni assunti dall’Amministrazione con l’accordo dei sindacati concertativi.

In fase di trattative per il Contratto Integrativo l’amministrazione aveva preso una serie di impegni

-       Riqualificazione entro giugno del personale per i posti attualmente vacanti in pianta organica compresi quelli di risulta

-       Aumento delle pianta organiche dei livelli alti, con D.P.C.M., al fine di incrementare i posti disponibili per la riqualificazione ed avvio delle relative procedure entro dicembre

-       Garanzia del mantenimento della sede di servizio a seguito della riqualificazione

-       Consistente premio di produttività per tutti i lavoratori

-       Blanda selezione in sede di prima applicazione sia per quanto riguarda il passaggio all’interno delle aree che tra un’area e l’altra

Oggi la situazione risulta essere la seguente:

-       Siamo al mese di giugno e nessun processo di riqualificazione è stato avviato

-       E’ intenzione dell’amministrazione subordinare i processi di riqualificazione all’aumento delle piante organiche, che avverrà con DPR, i cui tempi biblici già conosciamo e non più con DPCM.

-       E’ sfumata la garanzia di mantenere la sede di servizio, infatti l’amministrazione ha deciso di avviare solo la riqualificazione verso la C3 dei 330 posti disponibili nella figura professionale del Direttore di Cancelleria, con inevitabile trasferimento ad altra sede

-       Il “consistente premio di produttività” si è rivelato alla fine essere di poche centinaia di migliaia di lire pro-capite

-       La “blanda selezione” tra un’area e l’altra è diventata vero e proprio concorso dovendo interessare, esclusivamente, figure altamente professionali

 

Chi dobbiamo ringraziare? Oggi lo sappiamo: CGIL – CISL – UIL e UNSA che hanno firmato un contratto in cui l’Amministrazione assumeva solo degli impegni nei confronti dei lavoratori, incassando in cambio delle certezze, prima tra tutte la flessibilità. Flessibilità i cui effetti devastanti sono sotto gli occhi di tutti i colleghi che ne stanno facendo le spese con la riforma del Giudice Unico. Riforma che non pochi problemi sta creando in tutti gli Uffici Giudiziari, che rischiano il collasso.

Ma di tutto ciò  pare che a nessuno importi, infatti non una parola è stata spesa in questi mesi. Se poi diamo uno sguardo al blando volantino emesso da CGIL CISL UIL e UNSA a seguito dell’incontro per concertare le procedure di riqualificazione abbiamo un’idea di quanto hanno a cuore la sorte dei lavoratori della Giustizia.

A proposito che fine faranno i NOSTRI  60 miliardi prelevati dal NOSTRO fondo Unico di Amministrazione e che servivano per la NOSTRA riqualificazione? Chi vivrà vedrà…..

Tutto questo la RdB aveva previsto e denunciato in tempi non sospetti già durante le trattative.

Questi i motivi per i quali non abbiamo firmato il Contratto Integrativo. Duole dirlo ma avevamo ragione noi.

Non a caso la RdB unica voce contro (e con essa tutti i lavoratori) sta subendo l’attacco portato avanti dall’ARAN e dai sindacati di stato nel comparto ministeri finalizzato a neutralizzarci.

La RdB proclama lo stato di agitazione per la difesa dei sacrosanti diritti e le legittime aspettative dei lavoratori.

Dai voce alla tua voce. Iscriviti alla RdB.

Roma, 26 maggio 2000

 

RdB P.I. – COORDINAMENTO NAZIONALE GIUSTIZIA