AL DIRETTORE GENERALE
DELL’ORGANIZZAZIONE
GIUDIZIARIA
ROMA
ALL’UFFICIO DELLA RELAZIONI
SINDACALI
DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
ROMA
OGGETTO: F.U.A.
ANNO 2000 ART. 31 LETTERE b) e c)
Sono
pervenute a questa O.S. da
parte dei dipendenti di vari Uffici giudiziari, numerose lamentele circa l’utilizzo del personale nelle ore
pomeridiane, quindi fuori dall’orario ordinario di lavoro, per la realizzazione
dei progetti finalizzati contrattati a livello locale.
La
RdB rammenta a codesta
Amministrazione la ratio della norma di cui all’art. 31 lettere b) e c)
del C.I. che individua quale obiettivo, nel ricorrere allo strumento dei
progetti finalizzati, l’incremento della produttività dell’ufficio e il
miglioramento del servizio, obiettivo che va realizzato nell’ambito delle 36
ore settimanali di lavoro e non ricorrendo a prestazioni di lavoro
straordinario, queste ultime rivolte a fronteggiare situazioni eccezionali e
non prevedibili, per cui in nessun caso possono essere utilizzate come fattore
ordinario di programmazione del tempo di lavoro.
In ogni caso è pacifico che laddove
l’Amministrazione utilizza un lavoratore oltre il suo normale orario ordinario
è tenuta a corrispondere a quest’ultimo il compenso per il lavoro straordinario
svolto oltre al pagamento del salario accessorio previsto dall’art. 31 lettere
b) e c) C.I.; è appena il caso di sottolineare che tutto ciò si tradurrebbe in
un danno economico per la stessa Amministrazione.
La
RdB premesso quanto sopra chiede l’intervento del Direttore Generale
affinché dirami tempestivamente in tutti gli Uffici Giudiziari una circolare
che uniformi la condotta dei dirigenti
volta ad evitare arbitri ed abusi nonchè disparità di trattamento tra i
lavoratori.
Questa O.S. resta in attesa di un sollecito
riscontro.
Roma, 4 ottobre 2000
Rdb P.I. –
Coordinamento Giustizia
(Giuseppa
Todisco)