Casella di testo: ACCORDO SUL FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONE ANNO 2001

24 ottobre 2001, ore 16. Al Ministero della Giustizia una risicata maggioranza di Organizzazioni Sindacali (CGIL, CISL, UGL, FAS-CISAL-FAS) ha siglato l’accordo sulla destinazione delle risorse relative a Fondo Unico di Amministrazione anno 2001 – lire 158 miliardi.

 

 

La RdB P.I. sin dalla prima riunione del 4 ottobre, rilevando il grave ritardo sull’avvio della contratta­zione a livello centrale,sosteneva l’impraticabilità sia della realizzazione dei Progetti Finalizzati che la definizione di obiettivi per la corresponsione di premi di produttività e proponeva che le risorse di cui all’art.31 lett.b) e c) C.C.I. andassero ripartite equamente tra tutti i lavoratori. La comunicazione tardiva agli Uffici periferici delle somme rispettivamente stanziate, la successiva contrattazione decen­trata nella quale le parti hanno il difficile compito di individuare i settori e i servizi che prioritariamente necessitano di “intervento riparatore”, nonché i lavoratori interessati a prestare un “impegno supple­mentare” durante l’orario di lavoro, non avrebbero garantito – in poco più di un mese – un miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi.

 

La parte pubblica e alcune OO.SS. – le stesse che prima avevano “congelato” le contrattazioni pe­riferiche sul F.U.A., in attesa di determinazioni a livello centrale e poi hanno sottoscritto l’accordo (ndr UGL e FAS-CISAL-FAS) eccepivano che alcuni “più avveduti” capi e dirigenti di Uffici Giudiziari avevano già provveduto a definire accordi sui Progetti Finalizzati, da qui l’iniziativa dell’Amministrazione di verificare, con apposito monitoraggio, in quanti uffici fossero iniziati i lavori previo formale accordo sottoscritto tra le parti entro il 30.6.2001. Solo 78 uffici avevano formalizzato accordi sul P.F.

 

La RdB PI ritiene assolutamente illegittimo ogni accordo periferico, intervenuto prima della definizione della contrattazione a livello centrale, alla quale è assegnata in via esclusiva il compito di individuare nel dettaglio gli istituti e le attività, nonché le materie e le finalità cui le risorse del FUA debbano essere destinate.

 

Ebbene, nel totale dispregio delle regole e della legalità, sono stati stanziati ben 10 miliardi “per fi­nanziare i soli progetti finalizzati già elaborati e sottoscritti dalle parti dal 1 gennaio al 31 luglio 2001, connessi a finalità di natura istituzionale”; a ciascun lavoratore che abbia partecipato al progetto verrà assicurata la somma lorda di lire 800 mila.

 

Questo è un premio che alcuni soggetti (anche e soprattutto sindacali) hanno chiesto a ratifica del loro operato nei posti di lavoro, noncuranti del danno procurato ai lavoratori che si sono attenuti al rispetto delle regole e che oggi, non potendo aderire ad alcun progetto finalizzato, sono ingiustamente esclusi da una parte del fondo.

 

LA RdB PI, coerentemente con le posizioni già assunte nelle diverse contrattazioni in sede periferica, NON HA SOTTOSCRITTO L’ACCORDO sul Fondo Unico di Amministrazione (FUA).

 

La nostra informazione combatte l’ignoranza, per questo è dalla parte dei lavoratori, che vogliono la verità sui contenuti degli accordi e sulle scelte operate dalle sigle sindacali che si ritengono più rappresentative.

 

Roma, 25 ottobre 2001

COORDINAMENTO NAZIONALE GIUSTIZIA RdB-PI