La RdB P.I. sin dalla prima riunione del 4
ottobre, rilevando il grave ritardo sull’avvio della contrattazione a livello
centrale,sosteneva l’impraticabilità sia della realizzazione dei Progetti
Finalizzati che la definizione di obiettivi per la corresponsione di premi
di produttività e proponeva che le risorse di cui all’art.31 lett.b) e c)
C.C.I. andassero ripartite equamente tra tutti i lavoratori. La
comunicazione tardiva agli Uffici periferici delle somme rispettivamente
stanziate, la successiva contrattazione decentrata nella quale le parti hanno
il difficile compito di individuare i settori e i servizi che prioritariamente
necessitano di “intervento riparatore”, nonché i lavoratori interessati a
prestare un “impegno supplementare” durante l’orario di lavoro, non avrebbero
garantito – in poco più di un mese – un miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza
dei servizi.
La
parte pubblica e alcune OO.SS. – le stesse che prima avevano “congelato” le
contrattazioni periferiche sul F.U.A., in attesa di determinazioni a livello
centrale e poi hanno sottoscritto l’accordo (ndr UGL e FAS-CISAL-FAS)
eccepivano che alcuni “più avveduti” capi e dirigenti di Uffici Giudiziari
avevano già provveduto a definire accordi sui Progetti Finalizzati, da
qui l’iniziativa dell’Amministrazione di verificare, con apposito monitoraggio,
in quanti uffici fossero iniziati i lavori previo formale accordo sottoscritto
tra le parti entro il 30.6.2001. Solo 78 uffici avevano formalizzato accordi
sul P.F.
La
RdB PI ritiene assolutamente illegittimo ogni accordo periferico, intervenuto
prima della definizione della contrattazione a livello centrale, alla quale è
assegnata in via esclusiva il compito di individuare nel dettaglio gli istituti
e le attività, nonché le materie e le finalità cui le risorse del FUA debbano
essere destinate.
Ebbene,
nel totale dispregio delle regole e della legalità, sono stati stanziati
ben 10 miliardi “per finanziare i soli progetti finalizzati già elaborati e
sottoscritti dalle parti dal 1 gennaio al 31 luglio 2001, connessi a finalità
di natura istituzionale”; a ciascun lavoratore che abbia partecipato al
progetto verrà assicurata la somma lorda di lire 800 mila.
Questo
è un premio che alcuni soggetti (anche e soprattutto sindacali) hanno chiesto a
ratifica del loro operato nei posti di lavoro, noncuranti del danno procurato
ai lavoratori che si sono attenuti al rispetto delle regole e che oggi, non
potendo aderire ad alcun progetto finalizzato, sono ingiustamente esclusi da
una parte del fondo.
LA
RdB PI, coerentemente con le posizioni già assunte nelle diverse contrattazioni
in sede periferica, NON HA SOTTOSCRITTO L’ACCORDO sul Fondo Unico di
Amministrazione (FUA).
La
nostra informazione combatte l’ignoranza, per questo è dalla parte dei
lavoratori, che vogliono la verità sui contenuti degli accordi e sulle scelte
operate dalle sigle sindacali che si ritengono più rappresentative.
Roma,
25 ottobre 2001