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Il giorno 17 giugno p.v. inizia la contrattazione a livello centrale sul F.U.A. per l’anno 2004 e la RdB P.I. ribadisce la necessità di un coinvolgimento dei lavoratori su tutti gli argomenti che li riguardano. A questo proposito occorre premettere che alcune sigle sindacali hanno già tracciato le linee guida che intendono seguire per la gestione del F.U.A. 2004 in sede di contrattazione e tra queste figurano:
Per
quanto attiene i progetti finalizzati è utile ricordare ai lavoratori
i guasti prodotti da questa pratica negli anni 2000 e 2001 (dìvide
et impera). A questo punto è bene richiamare alla mente
di coloro che evidentemente frequentano poco gli ambienti giudiziari,
la condizione di paralisi degli uffici dovuta sia all’eccessivo
aumento dei carichi di lavoro sia dalla vacanza dei posti in organico.
Tale situazione è ulteriormente aggravata dalle dotazioni organiche
sottostimate rispetto alle reali esigenze di lavoro.
In questo contesto è impensabile proporre lo svolgimento di progetti
finalizzati che, si rammenta, andrebbero effettuati durante il normale
orario di lavoro. Le
stesse organizzazioni sindacali che intendono riproporre i progetti
finalizzati sono a conoscenza dei disagi e delle difficoltà
quotidiane dei lavoratori o perlomeno è quello
che lamentano pubblicamente nei loro interventi. E allora a
questi signori “rappresentanti” dei lavoratori noi
chiediamo serietà e coerenza perchè: “non si può predicare
bene per poi razzolare male”. Per quanto attiene, poi, alla proposta di costituire un fondo di sede, è opportuno sottolineare che ogni ufficio sede di RSU (circa 400 ) darebbe vita, posto di lavoro per posto di lavoro, ad una contrattazione autonoma con tutti i rischi e pericoli che ne deriverebbero. A partire dalla inevitabile disparità di trattamento tra lavoratori per finire alla possibilità, non remota, di ritornare a vecchie pratiche clientelari. Uno per tutti ricordate nel 2000 lo scandalo avvenuto in quell’ ufficio dove alcuni dipendenti percepirono anche 25 milioni di vecchie lire pro capite per i progetti finalizzati? (Noi non lo abbiamo dimenticato). La
RdB P.I. in coerenza con
quanto sostenuto da anni sulla stabilizzazione del salario accessorio
e della necessità di recuperare la progressiva perdita del potere
d’acquisto degli stipendi proporrà all’Amministrazione “l’attribuzione
a tutti i lavoratori del premio di produttività collettiva”. E’ tuttavia necessario che la proposta della RdB, qualora condivisa, sia sostenuta dal maggior numero possibile di lavoratori, attraverso la sottoscrizione della petizione appositamente predisposta. Con
l’auspicio che la delegazione di parte pubblica e le organizzazioni
sindacali “poco inclini al confronto con la base” prima di
assumere determinazioni sulla materia tengano conto anche della volontà
dei lavoratori. Roma, 4 giugno 2004 p/RdB/CUB Pubblico Impiego – Settore Giustizia |
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