Il 15 settembre 2004 è entrato in vigore il Decreto Legge n. 241/2004 che assegna agli Uffici del Giudice di Pace nuove competenze in materia di convalida di espulsioni e, da parte dell’Amministrazione,  tutto tace quasi a voler rimarcare l’indefettibile linea di coerenza che la contraddistingue: “l’improvvisazione”.

Come al solito un assordante silenzio dagli uffici del Ministero.

Nessuna:

• Formazione e Informazione preventiva

• Direttiva circa le incombenze da eseguire

• Circolare sulle modalità applicative

Non una parola:

• Sulla modulistica da utilizzare

• Sull’adeguamento dell’attuale programma informatico

• Sull’adeguamento degli organici e le gravi ripercussioni sui carichi di lavoro

• Sulla sicurezza e la salute

• Sulle risorse aggiuntivi

• Sugli avvocati d’ufficio, sugli interpreti da reperire e sulle spese da liquidare

I poveri dipendenti che  volevano saperne di più hanno acquistato a proprie spese il  “Sole 24 Ore”.

Un decreto legge frettoloso e nebbioso per i lavoratori ma chiarissimo  nell’ individuare l’indennità da devolvere  ai Giudici di Pace: 20 euro ad udienza e 10 per ogni provvedimento di convalida.

Evidentemente il Ministro Castelli, nel caldeggiare l’assegnazione della competenza in materia di convalida al Giudice di Pace, notoriamente lavoratore a cottimo, si è più preoccupato di non arrestare la catena di montaggio delle espulsioni degli immigrati che del buon andamento della giustizia.

La RdB P.I., oltre ad aver chiesto un incontro urgente all’Amministrazione,  chiama i lavoratori alla mobilitazione ed alla lotta.

E’ ora di dire basta: questa ennesima nefandezza non può passare nel silenzio più assoluto.

Perché la protesta non rimanga isolata unisciti alla RdB,  dai voce alla tua voce

contattaci ai numeri ed indirizzi di posta elettronica indicati nella carta intestata.

Roma, 20 settembre 2004

RdB P.I. – Esecutivo Giustizia

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