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                  Il 1° 
                  giugno si è tenuta presso il Ministero della Giustizia 
                  la “solita” riunione sulla riqualificazione e purtroppo 
                  siamo costretti a commentare un ennesimo nulla di 
                  fatto. 
                  
                  Dal 
                  dibattito è però emerso un significativo elemento di novità: 
                  l’evidente volontà dell’On. Vitali di vagliare le sole 
                  proposte provenienti dalla parte sindacale meno intransigente 
                  e più concertativa.  
                  
                  Infatti dopo 
                  aver liquidato con poche battute e scarsi approfondimenti 
                  la “nostra” richiesta di riqualificazione/ricollocazione di 
                  tutto il personale mediante l’inquadramento nella posizione 
                  economica e giuridica superiore, il sottosegretario ha 
                  svolto una puntuale valutazione (scritta) sulla proposta 
                  formulata “in via estremamente generica” (così definita dallo 
                  stesso On. Vitali) da CGIL, CISL, UIL e UNSA che prevede la 
                  formazione (non più riqualificazione) di tutto il personale 
                  con un esame finale, all’esito del quale un numero imprecisato 
                  di dipendenti (sicuramente un numero inferiore a quello già 
                  previsto dal vecchio contratto ?) avrebbe ottenuto, noi osiamo 
                  dire forse, la progressione di carriera. 
                  
                  In buona 
                  sostanza l’On Vitali ha sostenuto che:  
                  
                  -         
                  
                  è necessario prevedere un adeguato numero di 
                  posti da riservare agli esterni (circa il 50% di quelli 
                  disponibili); 
                  
                  -         
                  
                  occorre stabilire, al termine del percorso 
                  formativo, una selezione “più significativa” e, quindi più 
                  rigida ed impegnativa; 
                  
                  -         
                  
                  bisogna equilibrare, ai fini dell’attribuzione 
                  del punteggio finale, il peso dell’anzianità di servizio e dei 
                  titoli di studio. 
                  
                           La 
                  volontà dell’Amministrazione, se qualcuno non lo avesse ancora 
                  capito, è quella di riqualificare 
                  solo poche migliaia di dipendenti e di applicare rigidamente i 
                  principi dettati dalla Corte Costituzionale!! 
                  
                           La 
                  RdB P.I., già manifestamente contraria alla proposta delle 
                  altre OO.SS. perché inefficace e illusoria, ha pesantemente 
                  criticato i vertici dell’Amministrazione per il loro assoluto 
                  disinteresse a risolvere la questione e per l’aver adottato, 
                  fino ad oggi, pesi e misure diversi nei confronti del 
                  personale dello stesso Ministero (per ultimo con 
                  l’approvazione della Legge cd. Meduri che consente a tutti i 
                  direttori degli istituti penitenziari di assumere, senza 
                  alcuna selezione o concorso, la qualifica dirigenziale!!). 
                  
                           A 
                  questo punto è evidente che un tavolo negoziale “concertativo” 
                  non potrà mai garantire la sacrosanta e legittima aspettativa 
                  di progressione di carriera dei lavoratori giudiziari. 
                  
                   ROMPIAMO 
                  GLI INDUGI E PASSIAMO AI FATTI 
                  
                  partecipa 
                  alle prossime iniziative conflittuali che la RdB P.I. porrà in 
                  campo 
                  
                  Roma, 3 
                  giugno 2005 
                  
                  RdB P.I. – Esecutivo Giustizia
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