Proposte sul F.U.A. 2002 - Riqualificazione
Inviate, in data 4 aprile 2002, dalle RdB al Sottosegretario On. Iole Santelli
La scrivente O.S., in linea con
quanto già ribadito nelle precedenti note, alle quali si riporta, ritiene
prioritario che l’amministrazione proceda alla rimozione di tutti gli ostacoli
che impediscono una celere definizione dei processi di riqualificazione del
personale amministrativo e insiste sulla opportunità di reperire, nelle sedi
appropriate, i fondi necessari al finanziamento dei passaggi tra le aree.
Vale la pena di sottolineare che
l’intera operazione di riqualificazione è prioritaria rispetto al resto, in
quanto le scelte operate dalle passate amministrazioni hanno, per decenni,
disatteso le legittime aspettative dei lavoratori.
A tale proposito appare non priva
di fondamento la proposta di questo sindacato di anticipare dal F.U.A. le somme
necessarie all’intera operazione. E’ chiaro che il discorso va inteso
nell’ottica di disponibilità di questa O.S
ad affermare un principio di solidarietà tra i lavoratori stessi e come
tale va verificata la sua praticabilità.
La RdB, in subordine, solo dopo
aver verificato la disponibilità dell’amministrazione ad assumere impegni ben
precisi nei confronti dei lavoratori, in merito alla proposta presentata il 25
marzo u.s. relativa all’oggetto, formula le seguenti osservazioni:
1) ribadisce che le somme
necessarie alla riqualificazione del personale, ancorché non utilizzate nel
loro intero ammontare, non potendo essere distolte per altre finalità devono
confluire, necessariamente, nell’art. 31 lettera c) CCI e distribuite come
premio di produttività collettiva tra tutti i lavoratori, con la esclusione di
coloro che, nel corso dell’anno, saranno riqualificati;
a) concorda sulla destinazione
delle somme relative alle posizioni super, insistendo sull’incremento del
numero delle figure professionali interessate e sull’immediato avvio delle
relative procedure di selezione.
b) esprime netto dissenso sulla
individuazione e remunerazione delle posizioni organizzative trattandosi di
attività funzionali riferite esclusivamente ad esigenze dell’ amministrazione
in quanto tale e non connesse alle attività giurisdizionali; pertanto il
relativo costo non può gravare sui lavoratori;
c) ritiene indispensabile,
nell’ottica di una politica occupazionale, una drastica riduzione delle
risorse destinate a remunerare il lavoro straordinario.
d) reputa che non sia questa la
sede per apportare modifiche qualitative e quantitative alle particolari
posizioni di lavoro in quanto tali istituti vanno rivisti con attenzione in sede
di rinnovo contrattuale integrativo; insiste, inoltre,
affinchè nella indennità di assistenza al magistrato in udienza,
vengano comprese tutte le altre attività di verbalizzazione svolte anche fuori dalle
udienze.
2) propone che le risorse residue,
al netto delle somme impegnate come sopra, vadano a costituire un fondo di sede
calcolato sulla base degli organici posto a disposizione della contrattazione
decentrata e destinato a finanziare:
a)
premi di produttività collettiva in misura non inferiore al 70%,
aumentati degli importi non utilizzati per le finalità di cui alla lettera b),
da corrispondere sulla base dei criteri stabiliti dagli istituti normativi utili
ai fini della corresponsione della indennità di amministrazione ex C.C.N.L.
1994/97
b)
eventuali progetti finalizzati locali
in misura non superiore al 30% della somma assegnata. Qualora le parti
nella contrattazione decentrata non ravvisino l’opportunità e/o la necessità
di elaborare progetti finalizzati, il fondo di sede sarà complessivamente
computato per attribuire premi di produttività collettiva di cui alla lettera
a);
c)
qualora si ricorra all’istituto dei progetti finalizzati, questi si
realizzeranno durante l’orario ordinario di lavoro; sarà interpellato tutto
il personale dell’ufficio; in ogni caso non potrà essere superato il limite
massimo di lire 1.000.000 e non si potrà partecipare a più di un progetto. Si
ritiene necessario prevedere una clausola di salvaguardia nell’eventualità
che le parti non raggiungano un accordo in ordine all’utilizzo delle risorse
di cui alla lettera b).
Roma, 04 aprile 2002
RdB
P.I. – Esecutivo Giustizia
(Giuseppa Todisco)