CISL FPS
UIL PA UNSA-SAG
RDB PI CISAL
FLP
Roma 30.07.2002
Al Ministro della Giustizia
- On.Roberto Castelli
Ai Sottosegretari
al Ministero della Giustizia
On.Jole Santelli
- On.Michele Vietti
- On.Giuseppe Valentino
Oggetto:GIUSTIZIA: UN NUOVO
COMPARTO
Nella scala dei valori umani la GIUSTIZIA deve essere posta sullo stesso piano della Sanità, poiché
siamo convinti che al bene essenziale e primario della salute individuale e
collettiva, cui deve far fronte la Sanità, principalmente attraverso l'impegno
dello Stato, corrisponde il non meno primario ed essenziale bene della salute
morale, che deve essere tutelato e garantito dalla Giustizia, nell'interesse del singolo cittadino e della Società.-
Pertanto, vista l'importanza fondamentale e
prioritaria della questione "Giustizia"
chiediamo di uscire in maniera definitiva dall'emergenza, attraverso la
rimozione di carenze, storture e ingiustizie che rappresentano il rinnovarsi ed
il perpetuarsi del passato e che hanno generato la dannosa contrapposizione del
garantismo e del giustizialismo, con una caduta di credibilità della funzione
della Giustizia che lo Stato deve esercitare tramite la Magistratura .
Chiediamo,
quindi, che lo Stato, i suoi poteri, i suoi organi e le sue istituzioni, siano
al servizio, nella accezione più ampia del termine, concreto e reale dei
cittadini, avvicinando i servizi ai cittadini attraverso un decentramento
effettivo e non lo smantellamento delle strutture periferiche con accorpamenti
più o meno giustificabili e/o giustificati . -
Abbiamo
sempre chiesto riforme idonee ad allontanarci da una giustizia astratta, lenta,
a volte capricciosa, spesso irreale, atte a realizzare una giustizia in cui il
cittadino si riconosca perché tempestiva, equa e imparziale. -
Chiediamo
ancora una volta il rispetto della dignità personale e professionale dei
dipendenti dell'Amministrazione Giudiziaria, i quali, tra l'altro, sono spesso
chiamati ad operare in condizioni e situazioni che sono semplicemente
vergognose: locali angusti, insalubri, in cui l'igiene e la sicurezza sono
inesistenti o quasi.
"SENZA
RISORSE FINANZIARIE, SENZA MEZZI, SENZA RISORSE UMANE, LA GIUSTIZIA NON
FUNZIONERA' MAI". -
Questo
significa rifiutare la violenza delle riforme a costo zero.
Insomma, bisogna varare, con urgenza, una vera e
grande riforma della Giustizia, che
sia concretamente strutturale, che modifichi gli attuali assetti centrali e
periferici, che definisca, innanzi tutto, in maniera chiara e netta le funzioni
dei dipendenti del Ministero della Giustizia, con il riconoscimento della specificità
ed atipicità a livello di ordinamento giuridico ed economico,
tirandoli fuori da questa attuale situazione di limbo, dove in realtà non si è
né carne e né pesce, risolvendo in
primis, definitivamente il problema della doppia dirigenza, nel senso che la
dirigenza amministrativa dovrà essere affidata a personale contrattualizzato e
non solo a livello Centrale di Ministero ma anche nella dirigenza di uffici
periferici. Questo argomento, purtroppo, non ha trovato spazio e volontà
nemmeno dopo le modifiche apportate dal Decreto Legislativo n.29/93, in tema di
dirigenza.-
"Di certo non si può
più stare in queste condizioni!".
Concretamente, è giunto il momento di
proporre l'istituzione di un nuovo comparto contrattuale che potrebbe essere
denominato "COMPARTO DEL PERSONALE
DELLE AMMINISTRAZIONI DI GIUSTIZIA" comprendente il personale
dipendente dal:
·
MINISTERO
DELLA GIUSTIZIA;
·
AVVOCATURA
GENERALE DELLO STATO;
·
T.A.R. E
CONSIGLIO DI STATO;
·
CORTE DEI
CONTI.
Un comparto contrattuale che consentirebbe di affrontare le specificità,
nonché le atipicità organizzative e funzionali del variegato mondo della
Giustizia italiana, rispondendo così agli interessi preminenti e particolari
delle amministrazioni interessate, dando, nel contempo, anche un forte e reale
segnale di attenzione al personale.
CISL FPS (P.Saraceni)
- UIL
PA (N.Nisi)
- UNSA-SAG
(A.Ponticiello) - RDB
PI (G.Todisco)
- CISAL
(M.Capobianco)
- FLP
(R.Pinto)