SCIOPERO
NAZIONALE DEL PERSONALE DEL DIPARTIMENTO DELL’ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA
30 OTTOBRE 2002 |
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Comunicato congiunto
CISL
FPS GIUSTIZIA - UNSA SAG - CGIL FP - UIL PA
A
tutti i Responsabili Sindacali
Loro
Sedi
Roma
19 settembre 2002
A
seguito del mancato riscontro da parte del Ministro della Giustizia e dei
Responsabili amministrativi della nota inviata il 25.7.2002 da tutte le
Organizzazioni Sindacali del personale dell’organizzazione giudiziaria, si è
svolto oggi 19/09/02 presso il Ministero del Lavoro il tentativo di
conciliazione obbligatorio previsto dalla Legge sulla regolamentazione dello
sciopero, necessario per verificare il permanere o meno dei motivi della
vertenza.
L’esito
della conciliazione è stato a parere di tutte le OO.SS. negativo avendo
riscontrato su tutte le questioni poste nella lettera del 25/07/02, una
posizione dell’amministrazione assolutamente negativa,
le OO.SS.
hanno deciso di proclamare per il giorno 30
ottobre 2002
una giornata di sciopero nazionale di tutto il personale del Dipartimento
dell’Organizzazione Giudiziaria con contestuale presidio c/o Palazzo Chigi
.
A fronte di questa posizione e chiusura che vanifica sia la legittima aspettativa del personale, che la possibilità di intervenire concretamente per rendere efficiente ed efficace l’Amministrazione:
le
sottoscritte OO.SS. CISL FPS GIUSTIZIA – UNSA SAG - CGIL FP - UIL PA - RDB
P.I. – CISAL GIUSTIZIA - FLP individuano i seguenti punti quali
strumenti-obiettivi capaci di promuovere e sostenere il processo di
modernizzazione organizzativa del sistema:
1)
Utilizzare tutti gli strumenti e le possibilità contenute nel CCNL, tra
cui l’art 13 comma 5 , per realizzare la riqualificazione del
personale.
Il
contratto integrativo ha infatti
ridimensionato il numero dei profili,riscrivendoli con criteri non più
analitici ma sintetici e tali da ricomprendere nella loro formulazione un più
vasto ambito di mansioni e garantire maggiore flessibilità nella prestazione
lavorativa.
L’esempio per eccellenza è quello relativo alla
ricomposizione della figura del cancelliere a cui doveva corrispondere un
percorso che consentisse una reale progressione professionale dentro e tra le
aree.
L’abnorme contenzioso che si è sviluppato
paralizzando ogni attività inerente la riqualificazione e la sentenza della
Corte Costituzionale che è sopraggiunta e che viene utilizzata come comodo
paravento per vanificare le aspettative del personale, richiede di percorrere
strade alternative.
Quella indicata è l’unica coerente con il
contratto nazionale, che
risponde anche all’obbligo morale (che dovrebbe avere chi ha la
responsabilità politica e amministrativa del Ministero) di sanare
l’intollerabile disparità di trattamento tra il personale dello stesso
Ministero che lavora gomito a gomito.
2)
Incrementare, con risorse fresche, il
fondo di amministrazione finalizzato a realizzare miglioramenti dell’efficacia
ed efficienza dei servizi per sperimentare, in determinati distretti di Corte
d’Appello, processi organizzativi impostati alla “qualità totale”;
3)
Prevedere, nella legge finanziaria, la deroga per la copertura delle
vacanze di organico.
4)
Sistemazione del personale ex LSU.
5)
Sperimentare, in determinati distretti di Corte d’Appello, e
nell’ambito del personale in servizio, una figura professionale cui sarà
affidato il compito di provvedere,secondo le indicazioni del magistrato, a
raccogliere la pertinente documentazione legislativa, giurisprudenziale e
dottrinale per lo studio delle
questioni sottoposte al suo esame, prioritariamente nei settori della giustizia
del lavoro, della volontaria giurisdizione e della fallimentare.
L’ipotesi
di cui sopra costituisce il punto di partenza
per un successivo passaggio per la realizzazione negli Uffici Giudiziari
della figura del Cancelliere come già avviene in altri Paesi della Comunità
Europea.
6)
Definire una disciplina del rapporto tra il Dirigente la cancelleria
e il Magistrato capo dell’ Ufficio giudiziario in coerenza e rispetto
della normativa generale sulla dirigenza.
7)
Decentrare i servizi e le attività amministrative del Ministero
predisponendo, al contempo, un piano organico complessivo di aumento delle
risorse finanziarie e di potenziamento degli organici del personale.
8)
Liquidazione a tutti gli aventi diritto degli interessi legali e della
rivalutazione monetaria ai sensi degli degli artt. 4 e 8 della legge 312/80
9)
Pubblicazione e attuazione degli interpelli previsti dall’accordo sulla
mobilità interna del personale giudiziario sottoscritto in data 28 luglio 1998
– (trasferimenti).
10)
Trasformazione dei contratti di lavoro da tempo parziale a tempo pieno
per tutto il personale che lo richiede.
11)
Monitoraggio dei carichi di lavoro presso gli uffici del giudice di pace
a seguito dell’ulteriori assegnazioni delle competenze penali.
12)
Istituzione di un gruppo di lavoro tra l’Amministrazione e le OO.SS.
per la verifica semestrale dei carichi di lavoro degli uffici giudiziari, ai
fini dell’eventuale modifica delle dotazioni organiche.
13)
Problematiche UNEP (Ufficiali Giudiziari e Operatori Giudiziari addetti
agli Uffici N.E.P.) .
CISL
FPS GIUSTIZIA (P.
Saraceni) |
UNSA
SAG (A.Ponticiello) |
CGIL
FP (C.
Arnone) |
UILPA (N.
Nisi) |
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RDB
P.I. (G.
Todisco) |
CISAL
GIUSTIZIA (
M. Capobianco) |
FLP (
R. Pinto) |
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