COMUNICATO STAMPA -
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CISL FPS GIUSTIZIA – CGIL FP -
UNSA SAG – UILPA - RDB PI - FLP USAE - CISAL INTESA
Lo stato del Ministero della Giustizia ha raggiunto un livello di degrado estremamente preoccupante. La CISL
FPS Giustizia - CGIL FP - UNSA SAG – UIL PA
Uidag- RDB P.I. FLP USAE e CISAL Intesa, hanno proclamato, per il personale
dell’organizzazione giudiziaria e per il 30 OTTOBRE 2002, una giornata di
SCIOPERO NAZIONALE
I Sindacati della Giustizia hanno inteso sottoporre all’attenzione
delle forze politiche la gravità della situazione nel settore giudiziario e
richiedere la predisposizione di ogni misura che inverta questo andamento, pena
il rischio di gravi accadimenti.
Tutto
il Ministero della Giustizia è in crisi, ma quello che preoccupa il Sindacato
è la sottoposizione di un cittadino libero, ad un giudizio, sia esso di tipo
civile che penale, che sia al passo con i tempi, e che non incorra in lungaggini
che appaiono favorire solo coloro che si dedicano attivamente alla commissione
di reati.
L’aspetto
giudiziario, riteniamo, provochi nel Governo in carica, una sensazione di
fastidio a causa dell’annosa e dirompente questione riguardante la
Magistratura, ma questo atteggiamento penalizza
il concetto, costituzionalmente espresso, di “giustizia” e comunque fa torto
al Paese ed a 45 mila dipendenti che diuturnamente si applicano con serietà e
professionalità per consentire il corretto esercizio della giurisdizione.
Questo
personale da anni opera in condizioni impossibili, sia dal punto di vista
normativo che dal punto di vista strutturale, ma il Ministro CASTELLI si diletta
a rincorrere un “latitante” che si chiama “politica del personale”.
Nel
frattempo si assiste al mancato riconoscimento della peculiarità dell’attività
di lavoro di questo personale, a retribuzioni inadeguate, all’esercizio delle
attività giurisdizionali in strutture inadatte e pericolose, in contrasto con
gli stessi standard minimi di sicurezza del lavoro.
Il
personale giudiziario chiede che il denaro
pubblico venga speso razionalmente
e che, accanto alla considerazione per la funzione giudicante, vengano misurati
correttamente i carichi di lavoro, siano ricostituiti gli organici giudiziari,
si qualifichi professionalmente il personale
e lo si motivi corrispondendo al
loro impegno il giusto compenso economico e si consenta ad esso, analogamente a
tutta la Giustizia, anche la legittima progressione di carriera.
Ma
questo progetto di “ricostruzione istituzionale” deve transitare
necessariamente attraverso adeguati impegni economici, che non trovano riscontro
nel disegno di legge della finanziaria in discussione in Parlamento.
La CISL FPS Giustizia
unitamente a CGIL FP - UNSA SAG – UIL PA Uidag - RDB P.I. FLP USAE -
CISAL Intesa, intendono riproporre il disagio estremo dell’intero “sistema
Giustizia” causato dalla disattenzione che continua a permeare l’azione del
Governo nei confronti di tutte le problematiche che affliggono il settore
giudiziario.
La vacanza organica complessiva del Ministero somma a circa
10.000 unità suddivise tra i tre Dipartimenti, cui si tenta di far fronte con
onerosissime privatizzazioni ed assorbendo risorse lavorative vitali dal Corpo
di Polizia Penitenziaria, e dal settore dei precari.
Per tutte le ragioni sopra esposte, le organizzazioni sindacali della
Giustizia hanno intrapreso una campagna di sensibilizzazione “sulla
giustizia” che seguirà un percorso in parte già definito. L’azione ha
preso avvio dal dibattito “La crisi del Servizio giustizia è nella sua
organizzazione. Per uscirne occorre una politica delle strutture e del personale”
che ha avuto luogo il 15 ottobre 2002 alle ore 15,00 a Palazzo Marini –
Piazza. S. Silvestro, entrerà nella sua fase cruciale con lo sciopero nazionale
del personale del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, indetto per il
30 ottobre 2002, e proseguirà con la progressiva mobilitazione di tutti i
Dipartimenti del Ministero con obiettivo
il
cambiamento della politica giudiziaria del Governo e del Ministro Castelli.
Si
stanno svolgendo assemblee in tutta Italia ove si riscontra una numerosa
partecipazione dei lavoratori dell’amministrazione giudiziaria decisi a
scioperare il 30 ottobre 2002 e se necessario, a continuare con azioni di lotta
fino alla risoluzione di tutti i punti della vertenza.
Roma, 25 ottobre 2002
CISL
FPS GIUSTIZIA (P.
Saraceni) |
UNSA
SAG (A.Ponticiello) |
CGIL
FP (C.
Arnone) |
UILPA (N.
Nisi) |
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RDB
P.I. (G.
Todisco) |
CISAL
GIUSTIZIA (
M. Capobianco) |
FLP (
R. Pinto) |
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