Riqualificazione.

Anno zero

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17 luglio, giorno fissato per definire l’annosa questione della RIQUALIFICAZIONE.

 L’Amministrazione si presenta con una proposta – neanche a dirlo – nettamente peggiorativa, che

Spara a zero, punta a zero, ci fa ripartire da zero ed ecco perché:

 

-         Punteggio dimezzato per l’anzianità di servizio con conseguente rielaborazione delle graduatorie per l’ammissione ai percorsi di formazione;

-         prevalenza, nelle progressioni di carriera, del personale proveniente dalla posizione economica immediatamente inferiore;

-         possibilità di partecipare ad un solo percorso di riqualificazione;

-         formazione di graduatorie uniche nazionali per le procedure riferite alle aree A e B con diritto di precedenza per le sedi comprese nel distretto di ciascun candidato.

Ricordate la piattaforma unitaria che ha portato allo sciopero del 30 ottobre 2002? Il primo punto riguardava proprio l’immediata riqualificazione attraverso la ricollocazione del personale nei livelli retributivi corrispondenti alle effettive mansioni svolte.

Questo il principale motivo che aveva indotto la RdB P.I. ad assumere iniziative congiunte con le altre organizzazioni sindacali firmatarie, peraltro, di quel contratto integrativo rivelatosi, poi, terreno fertile per i ricorsi.

Nel corso della riunione le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e UNSA, hanno dichiarato di essere disponibili a chiudere la “partita riqualificazione” apportando modesti correttivi allo stesso accordo integrativo.

Questa proposta, già perdente la prima volta, non garantisce percorsi di carriera valevoli nel tempo e la reale, effettiva e totale progressione per tutti.

 SBAGLIARE E' UMANO, PERSEVERARE E’ DIABOLICO!!! 

CI DOMANDIAMO: E’ QUESTO QUELLO CHE VOGLIONO I LAVORATORI DELLA AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA?

 Se siete con noi per un’altra trattativa scriveteci al sito rdb (info@rdbwebstato.it) e passate dalla nostra parte!


Roma, 18 luglio 2003

RdB P.I. – Esecutivo Giustizia