A
PROPOSITO DI RIQUALIFICAZIONE…………..
Parte la riqualificazione, ma parte male, con buona pace di tutti i sindacati, che contrabbandano come loro vittoria una sonora sconfitta. Smacco soprattutto dei lavoratori, non sappiamo se si tratti anche di sconfitta dei nostri amici sindacalisti perchè non conosciamo gli accordi che sono stati presi sottobanco nei tavoli che si vogliono sempre rigidamente separati, alla faccia della trasparenza.
Innanzitutto denunciamo l’enorme ritardo con il quale si cerca di (non) attuare il protocollo d’intesa n.5, allegato al contratto integrativo, che prevede la definizione dell’accordo per i passaggi tra le aree, entro 30 giorni dalla data della stipula. E’ giusto che i lavoratori sappiano che i soldi con i quali si devono finanziare tali passaggi non sono quelli del Fondo Unico di Amministrazione, che invece servono per i passaggi all’interno dell’area (da B1a B2 e B3, da B2 a B3 e da C1 a C2 e C3 e da C2 a C3 )ma quelli stanziati ad hoc, che sono stati assegnati insieme a quelli previsti per il passaggio dei Direttori a Dirigenti. E’ di tutta evidenza che vengono, nella definizione delle carriere, i dirigenti prima dei padri di famiglia che aspettano i corsi concorsi per guadagnare 100.000 lire in più al mese……e che rischiano, con tale ingente somma e con “la pretesa” della carriera di intralciare la corsa di qualche notabile che, in questo fine di legislatura, si sta dando da fare per essere promosso…perchè la prossima potrebbe non apprezzare le affinità politiche attuali, quindi l’agognato avanzamento potrebbe non avvenire……
Primo buon motivo per
protestare…la mancata previsione
dei passaggi tra le aree: in particolare da A3 a B1 e da B3 a C1, che non si sa
quando avverranno. Va sottolineato che l’Organizzazione Giudiziaria, che non
aveva la possibilità di avere tutti gli stanziamenti che sono stati erogati
all’Amministrazione penitenziaria, i soldi li ha già trovati e sta
provvedendo…..
Secondo
motivo per ribadire la nostra ferma protesta è il trattamento riservato alle ex vigilatrici
penitenziarie che, non solo hanno espletato mansioni superiori (pensiamo al
loro impiego negli uffici ragioneria e nelle segreterie, negli Uffici conti
correnti….) nonostante il loro inquadramento ai livelli più bassi, ma
soprattutto sono state costrette a cambiare ruolo e profilo di appartenenza
perché se non volevano diventare polizia dovevano effettuare tale
passaggio.
Orbene, non solo da anni sono state sfruttate da
questa Amministrazione che ha fatto loro pagare in modo pesante la scelta
operata, ma ancora oggi, con i processi di riqualificazione sono costrette a
pagare perché… perché siccome il profilo al quale esse devono concorrere è
diverso da quello di vigilatrice penitenziaria il
servizio prestato in questa qualifica verrà conteggiato la metà….
I nostri amici rappresentanti dei lavoratori hanno la
memoria corta come pure l’Amministrazione ed hanno scordato che è stata
quest’ultima che ha soppresso il ruolo, e le optanti, se volevano
non essere polizia, sono state costrette a diventare operatori
Amministrativi, quindi l’Amministrazione ha scelto di sopprimere quel ruolo, ed
esse devono pagare tale scelta..
Sicuramente potranno finalmente fare carriera…come dice qualcuno..ma il tempo trascorso a fare le vigilatrici conterà la metà……alla faccia della giustizia……
Il terzo
motivo che ci vede protagonisti della protesta è stato
determinato dalle modalità con cui avverrà la riqualificazione ( i passaggi
all’interno della stessa area ).
Il contratto integrativo prevede – per il passaggio
alla posizione immediatamente superiore - un tirocinio più o meno lungo a
seconda della posizione alla quale si vuole concorrere più alcune giornate di
aula.
In sede
di contrattazione integrativa si era detto che i lavoratori – per
espletare il tirocinio - avrebbero dovuto continuare a fare il lavoro che
stavano facendo, alla fine del quale, nelle giornate di aula, si sarebbero
dovuta presentare una relazione da discutere con la commissione. Il
punteggio sarebbe dovuto essere “la risultante dei punteggi parziali in
relazione a ciascun segmento del percorso formativo, stabiliti in misura tale
da privilegiare il risultato conseguito durante il tirocinio pratico, al quale
sarà riconosciuto comunque un peso doppio rispetto alle altre risultanze” –
art. 16 del Contratto Integrativo .
Orbene,
sembrerebbe che i dirigenti di questa Amministrazione, così impegnati a far
rispettare i doveri agli altri, ma molto poco attenti ai loro impegni
istituzionali, stiano pensando che – come sempre - i percorsi facilitati sono solo per “chi conta sul serio” e la
riprova sono i vergognosi bandi di concorso per la dirigenza fatti ad personam.
La casta degli intoccabili, costituita da quelli che poi lavorano sul serio, permettendo loro di fare carriera, invece deve penare per guadagnare due lire di più.
Il compito dei dirigenti è quello di individuare
sadicamente gli ostacoli da superare, perché solo chi merita deve
progredire, in particolare si merita di più quanto più si è proni ai loro
desideri. In questa ottica sembrerebbe pertanto che abbiano deciso che l’art. 16 del Contratto integrativo non
vada attuato ed il tirocinio non debba avere valore. Peccato che il successivo
art.18 abbia come titolo: “ulteriori disposizioni transitorie per la prima
attuazione della selezione” Quindi le disposizioni ivi dettate – se l’italiano
ancora ha significato dalle nostre parti – vuol dire che, oltre agli articoli
precedenti, sono individuate altre disposizioni transitorie per la
riqualificazione, e non è solo l’art.18 che deve essere preso in
considerazione, ma il contratto integrativo nel suo complesso.
La
logica è sempre la stessa….. l’attuale dirigenza ha raggiunto il traguardo con
i punti Mira Lanza, grazie all’Art. 40, e qualunque beneficio minimamente
estensibile ad altre figure….deve essere negato.
Quarto punto… da chiarire infine è la logica deportatoria con la
quale l’Amministrazione si accinge a trattare gli eventuali vincitori del
concorso… che devono essere disposti a raggiungere le sedi disponibili….
Ricordiamo
perfettamente che in sede di discussione del contratto integrativo si era
deciso che le persone andavano lasciate ai loro posti…..
Ma la contrattazione è stata fatta a tavoli rigidamente separati.. e noi non eravamo presenti quando hanno preso questi accordi…..
Per
questi motivi abbiamo proclamato lo stato di agitazione
IL COORDINAMENTO RDB
PENITENZIARI
Roma,18
gennaio 2001