Riqualificazione:
nel Circo lo spettacolo continua…..ora sono gli uomini che devono sbranarsi tra
di loro….
La pubblicazione di graduatorie provvisorie e nientaffatto
chiare, sta portandoci verso lo sbranamento reciproco.
La responsabilità è di questa Dirigenza che ha gettato
nell’arena la polpetta delle graduatorie, sulla quale tutti si stanno
scannando, per la propria gioia e per coprire le proprie inefficienze con ami
avvelenati distribuiti ai dipendenti.
Viene da pensare che la fretta di realizzare questo aborto, per poter
piazzare una bandierina e dire: “l’ho fatto” è funzionale ad un sostanziale
azzeramento dell’operazione “riqualificazione”, che una volta finita e una
volta passate le elezioni si annullerà con i ricorsi che oggi non si potranno
fare, perché “le graduatorie sono provvisorie” e domani, quando saranno definitive, saranno sicuramente impugnate
giustamente da tutti e contro tutti, e azzereranno gli effetti di un contratti
integrativo ambiguo, che ci pregiamo di non aver firmato.
Quindi
l’interesse predominante di questa operazione è quello di regalare qualche
livello in più e due lirette agli amici e agli amici degli amici, attraverso operazioni non chiare nell’attribuzione del
punteggio. Per realizzare questa iniziativa, quindi, è necessario non
permettere nessuna modificazione della situazione prima dei corsi, che stanno
partendo con una fretta inaudita e soprattutto sentiti solo certi, ben noti
sindacati, quando non il solo sindacato di regime.
Non si gestisce una situazione che coinvolge 5000
dipendenti, gettando fango sugli operatori che hanno lavorato indefessamente
per realizzare le graduatorie, e facendo ricadere su di loro la responsabilità
degli errori, e l’Amministrazione dello stato non è una famiglia, nella quale
telefoniamo per correggere gli errori, che a loro volta vengono corretti a
domanda e senza alcuna garanzia né per i diretti interessati nè per gli altri.
v Perché non si è costituita una commissione di valutazione
delle domande?
v Perché la
scheda era tanto confusa, che il personale che le ha decodificate ha dovuto
procedere attraverso processi di interpretazione?
v Perché non si
è posto all’attenzione delle OO.SS. il problema della valutazione di certi
titoli di servizio e di cultura?
v Perché
autonomamente l’Amministrazione ha
deciso di aumentare addirittura del 40% il numero degli ammessi ai corsi, senza aver aumentato i posti a disposizione?
v Perché non si
è rispettata neanche la
circolare che l’Amministrazione ha emanato nell’invio della scheda?
v Chi ci
garantirà sull’uniformità della valutazione sul territori nazionale, poste le
innumerevoli commissioni individuate?
Questa O.S. ha dato incarico ai propri legali di diffidare
l’Amministrazione e questo con un duplice scopo: che le graduatorie di ingresso
siano trasparenti e, pur non sospendendo i
corsi, le si rendano
definitive e tali che ciascuno possa capire il perché dei punteggi attribuiti.
Con la diffida si chiederà alla stessa che l’ammissione ai
corsi rispettino l’incremento concordato, nella considerazione che la
predominanza del momento concorsuale su quello di valutazione dell’anzianità
rischia di vanificare il processo di riqualificazione, così come è avvenuto al
Ministero delle Finanze, dove da ben cinque anni la situazione è bloccata.
Del resto non si può tollerare che le graduatorie siano
fatte ad uso degli amici e degli amici degli amici, soprattutto se amici di certi
sindacati e in particolare di un certo sindacato, come non si possono tollerare
aggressioni e minacce in luoghi pubblici nel momento di maggior affluenza –
così come è avvenuto da parte del responsabile nazionale della CGIL – ai danni
di un responsabile della RdB, perché i lavoratori, accortisi di questi
giochetti, li esplicitano con nomi e cognomi, che tutti conoscono da tempo, e –
purtroppo - non sono solo quelli.
E siccome, anziché fare autocritica, si deve cercare un
capro espiatorio perché i lavoratori hanno scoperto il gioco, si individuano le
RdB come il diverso (e ne siamo
orgogliosi) e le si accusano di sciacallaggio politico.
Non c’è bisogno della nostra denuncia: i fatti si denunciano
da soli e sono sotto gli occhi di tutti, ed hanno nomi diversi a seconda delle
situazioni.
Tra non molto andremo a votare: ricordiamoci, nel segreto dell’urna,
dei “regali” che ci sono stati fatti e da chi.
Roma,27/03/01 Il Coordinamento Nazionale
RdB