RIQUALIFICAZIONE:
SVEGLIA!
Le
aspettative di molti colleghi per la futura riqualificazione potrebbero essere
vanificate a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n.194/2002 che
sancisce, relativamente al Ministero delle Finanze, ma con probabile estensione
anche agli altri Ministeri, l'illegittimità delle procedure concorsuali
limitate al solo personale interno, obbligando le Amministrazioni a ricorrere
esclusivamente a concorso pubblico esterno; peraltro la prossima
registrazione da parte della Corte dei Conti del provvedimento emanato il 22
maggio u.s., che definisce le piante organiche del Ministero dei Trasporti e
della Navigazione potrebbe comunque far partire la riqualificazione nella nostra
Amministrazione (salvo evidentemente un eventuale intervento dell'ARAN o il
riproporsi di altri ricorsi).
Questa
O.S., per motivi ben diversi da quelli espressi dalla corte costituzionale, è
sempre stata contraria ad un processo di riqualificazione di tipo concorsuale e
selettivo privilegiando invece un miglioramento economico generalizzato, pur non
escludendo percorsi di formazione professionale di tipo permanente, certamente
non occasionali e di dubbia qualità come quelli attuati, che stanno dimostrando
i loro difetti e rivelando l'infondatezza e la crisi dei modelli pensati da
sindacati confederali e governi vari.
A
fronte delle legittime aspettative di molti colleghi dell'ex Ministero dei
Trasporti e della Navigazione, il Coordinamento delle infrastrutture e trasporti
RdB se da una parte pretenderà comunque il rispetto di impegni derivanti dal
contratto vigente (mai contestato sotto il profilo della legittimità dagli
organi di controllo), segnatamente riguardo agli aspetti relativi alle procedure
di riqualificazione, dall’altra, relativamente alla parte ex Lavori
Pubblici, sosterrà una forte azione di rivisitazione dell'impianto contrattuale
al fine di adeguarlo, almeno, a quello del settore Trasporti.
Ciò
premesso, si vigilerà comunque affinché i fondi già disponibili (ricordiamo:
soldi di tutti i dipendenti!) non restino inutilizzati o siano deviati verso
altre finalità, compresi quelli della cantieristica navale (art. 8 legge
88/2002) destinati alla - stranamente - non ancora avvenuta applicazione
dell'accordo sulla temporanea perequazione (solo per tre anni!) delle indennità
di amministrazione tra ex marina mercantile e aviazione civile e motorizzazione
e, chissà quando, per i dipendenti dell'ex Ministero dei LL.PP
La
recente sentenza della corte costituzionale è la chiara conferma delle gravi
vicende che i pubblici dipendenti stanno ora attraversando ma resta
tuttavia un problema secondario rispetto
all'attuazione del generale processo
di privatizzazione che si sta concretizzando attraverso gli sciagurati
accordi precontrattuali del 4 febbraio 2002 e con il decreto (in discussione dal
3 maggio a Palazzo Chigi) sul regolamento in materia di disciplina di servizi
trasferibili.
Questo
processo, al quale il metodo concertativo dei sindacati confederali (quegli
stessi che oggi lamentano di essere stati esclusi dalla gestione delle
privatizzazioni, dopo averle invocate a gran voce) contribuisce appieno, tende
al completo smantellamento sia dei diritti dei lavoratori che delle funzioni
della pubblica amministrazione.
Nel
caso della ex motorizzazione, l'esternalizzazione (trasferimento ai privati) dei
servizi prevista dal citato regolamento in discussione dal 3 maggio potrebbe
tramutarsi, in assenza della contestuale creazione di un ente gestore, nella
totale demolizione di questa parte dell'amministrazione.
L'evidente
disinteresse del ministro Lunardi nei confronti delle vicende dell'ex ministero
trasporti è gravissimo e il suo restar sordo a qualunque richiesta di incontro
in materia tradisce una chiara volontà di svendita di questo settore del
ministero.
Questo
coordinamento invita, quindi, la federazione RdB a far tesoro di queste
esperienze in occasione del prossimo rinnovo contrattuale affinché, a
differenza di altri sindacati che si rendono complici della sistematica
distruzione di ogni servizio pubblico, in cambio della possibilità di gestirne
solo gli effetti, rilanci qualsiasi iniziativa per spezzare il circolo
vizioso della concertazione e contrasti la politica di svendita selvaggia di
quello che resta della pubblica amministrazione.
Roma,29.5.2002
p.
il Coordinamento Infrastrutture
Pasquale Aiello, Renato Sciortino, Massimo Mancini, Maurizio Trequattrini, Stefano Pantera, Maria Volpe Rinaldi, Riccardo Di Pietro, Antonietta De Rossi, Patrizia Spinelli, Vincenzo Cianca, Gisella Morini, Elena Zeppa