FUMO NEGLI OCCHI

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A PROPOSITO DELLO SCIOPERO INDETTO DALLE SOLE OOSS CGIL CISL UIL ANCORA UNA VOLTA SPACCANDO IL FRONTE SINDACALE ED IL PERSONALE


Lo sciopero indetto dalle OO.SS. CGIL, CISL, UIL, per il 5 maggio, rispecchia per l'ennesima volta, la chiara volontà di dividere i lavoratori ed egemonizzare l'area sindacale “gettando fumo negli occhi" senza manifestare chiaramente gli obiettivi politici che si vogliono raggiungere. 

L'unità sindacale, più volte richiesta dalle RdB, e più volte ricercata dai lavoratori durante le assemblee, viene continuamente "dimenticata" dalle OO.SS.. confederali che, anche in momenti gravi come quelli in corso, in cui qualsiasi azione o forma di protesta dovrebbe unire i lavoratori e non creare spaccature tra loro (ricordiamo le lotte unitarie ed intersindacali per il 112/98 ed il 300/99), continuando ad agire in un modo che rischia di danneggiare gli stessi lavoratori.

Le assemblee indette sui posti di lavoro per lunedì 28 aprile ed il conseguente sciopero del 5 maggio, hanno scarsa credibilità nel momento in cui si sa che, in questo periodo, molti lavoratori usufruiranno di giorni di ferie per il “ponte di Pasqua" e, quindi, non potranno essere presenti per partecipare attivamente alle assemblee e tanto meno discutere sulla validità e la preparazione di un eventuale sciopero.

Fra le motivazioni per indire lo sciopero, inoltre, compare l'improvviso interesse da parte delle OO.SS. confederali per “l’ingiustificata sottrazione" di un miliardo di vecchie lire dal F.U.A. 2002 e 2003 del Ministero per destinarlo al Gabinetto del ministro. 

Sono già due anni che avviene questa sottrazione di fondi e che sono in atto diverse azioni legali (una a cura della RdB) ma, probabilmente. queste OO.SS. non ne sono a conoscenza

L'attacco portato alle tasche dei lavoratori da parte del ministro Tremonti con il “decreto tagliaspese" che ha fatto sparire 22 miliardi di vecchie lire dalla Cassa di Previdenza ed Assistenza, l'art. 34, c. 23) della L. Finanziaria che ne prevede l'eventuale chiusura, la sottrazione di 13 miliardi di vecchie lire per quanto riguarda le attività svolte in conto privato ai lavoratori della M.C.T.C., i pagamenti di questi emolumenti che continuano ad avere ritardi fino ad un anno, sono motivazioni per far sentire una forte protesta da parte di tutte le sigle sindacali e non solo di alcune che, con ogni probabilità e come spesso è accaduto, ci "ripensano all'ultimo minuto".

Questa O. S. intende lanciare una sfida seria per rispondere agli attacchi portati nei confronti dei lavoratori, costruendo insieme ad essi momenti di lotta fondati su proposte reali e situazioni di confronto.

Invitiamo, pertanto, tutti il Personale alle assemblee che si terranno sui posti di lavoro dal 12 al 15 maggio per organizzare insieme una giornata di lotta per il 16 maggio con assemblee esterne in tutta Italia e la proclamazione di una o più giornate di sciopero con manifestazione a Roma nella quale coinvolgere anche il personale in quiescenza, al fine di non accettare ogni decisione a danno di chi lavora.

Roma, 18 aprile 2003 

p. il Coordinamento Infrastrutture e Trasporti

 Pasquale AJELLO Renato SCIORTINO, Maria VOLPE RINALDI, Maurizio TREQUATTRINI,  Massimo MANCINI