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Ex Ministero Trasporti e Navigazione
A TUTTO IL PERSONALE
In data 16 maggio 2003 si è tenuta una nutrita assemblea davanti la sede del Ministero Infrastrutture e Trasporti in Via Nomentana 2, Roma.
Tale riuscita manifestazione, ulteriormente sostenuta dall'indizione di assemblee concomitanti presso le sedi periferiche e dal blocco dell'attività operativa in conto privato, ha ottenuto come primo rilevante effetto, tra l'altro, una convocazione informale da parte del Vice Ministro Tassone per il giorno 21 maggio 2003.
L'incontro si è tenuto presso la sede del Gabinetto a partire dalle ore
17,00.All'incontro, presieduto dal Vice Ministro On.le Tassone e dal suo Capo di Gabinetto Dr. Scali, erano presenti per la parte pubblica il Capo del Personale Dr.ssa Barbato, coadiuvata dalle Dr.sse Calamani e Tedaldi; per il Dipartimento Trasporti Terrestri 1' Arch. Vitelli; per la parte sindacale i rappresentanti di tutte le OO.SS.
Nel corso della riunione le OO.SS. hanno esposto nel dettaglio al Vice Ministro tutti gli aspetti inerenti le motivazioni della vertenza in corso, evidenziando come le forme di lotta intraprese dal personale si stiano traducendo oltrechè in un danno all'utenza, anche in una serie di Interrogazioni Parlamentari.
Il Vice Ministro Tassone nel prendere puntualmente atto di quanto riferitogli, ha assicurato il proprio personale impegno ad intraprendere iniziative idonee alla risoluzione delle problematiche in esame, anche attraverso la ricerca di una più ampia delega da parte del Ministro Lunardi.
Il Vice Ministro ha quindi inteso convocare un prossimo incontro per la puntualizzazione della situazione entro la fine di maggio.
E' del tutto evidente come queste OO.SS., pur nell'apprezzamento delle intenzioni dell'On. Tassone, considerino questa fase esclusivamente interlocutoria, e non già risolutiva della vertenza, pertanto:
Confermano la preoccupazione in ordine al quadro di disagio che incombe sul Personale.
Rimandano ogni ulteriore valutazione allèsito delle risultanze dell'incontro fissato per la fine del mese.
Ribadiscono, perciò, lo stato di agitazione già indetto.
Si riservano di individuare altre forme di lotta.
Roma, 22 Maggio 2003
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