ECCO PERCHE’ R.D.B NON HA SOTTOSCRITTO IL CONTRATTO
INTEGRATIVO
NOTA A
VERBALE
R.d.B, in coerenza con quanto
sostenuto durante il corso delle numerose riunioni di contrattazione non
sottoscrive il contratto integrativo del Ministero dei Lavori Pubblici poiché
lo stesso non garantisce a tutti i
lavoratori, specie in questo momento di profonda trasformazione della P.A., in
primo luogo il riconoscimento della professionalità acquisita e delle mansioni
superiori svolte dai lavoratori anche in relazione ai futuri accorpamenti tra
Ministeri.
Il sistema
di progressione di carriera, così come strutturato nel C.I., tende a premiare
esclusivamente quei lavoratori con maggiore anzianità di servizio alla data di
pubblicazione di bandi.
R.d.B
sostiene che la possibilità di partecipare ai percorsi formativi debba essere
consentita a tutto il personale in possesso dei requisiti previsti dal CCNL per
concorrere ai posti disponibili sulla base della rideterminazione della pianta
organica (sulla cui formulazione questa O.S. ha più volte espresso le proprie
perplessità!), in coerenza con quanto stabilito dalla L. 59/97 in materia di
riqualificazione del personale.
R.d.B
dissente su tutto l’impianto dell’art. 15 (compresi i criteri di selezione del
personale interno) che fissa una quota di accesso dall’esterno pari al 50% per
i posti messi a concorso tra le aree (passaggi a B1 e C1), mentre per i
passaggi all’interno delle aree (passaggi a B2, B3, C2 C3) la riserva per
l’accesso dall’esterno è del 20%.
R.d.B
denuncia la chiusura totale dell’Amministrazione nel prendere in considerazione
le proposte da noi avanzate nel corso delle trattative (durate ben due anni),
svoltesi a tavoli separati e che hanno visto da parte di CGIL CISL e UIL
momenti di vera e propria mancanza di etica e di correttezza nei confronti
delle sigle autonome.
La prova
di quanto dichiarato si evince chiaramente da un’attenta lettura dell’art. 16,
laddove si prevede che alle sigle sindacali che sottoscrivano il contratto
integrativo non verrà fornita dall’Amministrazione la documentazione relativa
alle procedure avviate, regola questa non prevista da nessuna normativa e che
dimostra quanta democrazia regni nelle intenzioni di chi ha voluto e
sottoscritto questo contratto. Lo stesso art. 16 dichiara implicitamente il
fallimento di tutte le trattative, in quanto oggi, per mancanza di tempi utili,
i criteri fissati dall’art. 7 verranno completamente stravolti.
In
conclusione, la scrivente O.S. ritiene questo contratto lacunoso, e iniquo nei
confronti dei lavoratori e rischia di dare origine a numerosi contenziosi che
potrebbero di fatto bloccare tutte le procedure concorsuali in esso previste
(vedi ad esempio l’esclusione dai corsi per il personale in posizione di
comando presso altre amministrazioni), causando così un ennesimo danno a carico
degli stessi lavoratori.
Roma, 11
maggio 2001
R.d.B –C.U.B
Ministero
dei Lavori Pubblici
Maria Volpe Rinaldi
Riccardo
Di Pietro
Antonio Bafaro