a che punto siamo …luglio 2002

Riqualificazione – sentenze

La riqualificazione del Ministero dell’Interno procede, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale. Le tesine degli aspiranti alle posizioni , B3, C2 e C3 sono state corrette, e per tutti i riqualificandi si attendono i decreti di inquadramento per i primi di ottobre. Con Circolare n.43 del 16.7.2002 inviata alle strutture periferiche l’Amministrazione fornisce indicazioni per l’accesso alle posizioni economiche C1 e B1: entro la  metà del mese di agosto si prevede l’uscita dell’elenco degli ammessi ai tirocini che si dovranno svolgere negli Uffici Territoriali di Governo tra il 19 agosto ed il 20 settembre. Queste notizie tranquillizzanti non devono far perdere di vista i dati concreti, anche se la riqualificazione delle Finanze si rifaceva ad una legge, rimane  l’estendibilità del giudizio, laddove non siano rispettati i dettami costituzionali  di equità di trattamento tra i cittadini . Non a caso il contratto integrativo dei Vigili del Fuoco siglato a maggio è stato rivisto il 12 luglio scorso e per i contingenti relativi ai passaggi interni è stata stornata la quota del 40 % per i candidati esterni. Basterebbe l’impugnativa di un solo escluso per bando per provocare il blocco completo della procedura del Ministero dell’Interno.C’ è un’altra considerazione da porsi, anche se tutto si definisse positivamente i non riqualificati corrono il  rischio di trovarsi con carriere blindate per i prossimi 20 anni. Solo una mobilitazione immediata e visibile del personale tutto  può far invertire la rotta, altrimenti si rischia che a carriere certe

(magistrati..prefetti) si affianchino le nostre carriere a perdere come per il passato .

RdB Sarà in prima linea per mobilitare il personale.

Ministri vecchi e nuovi

Inaspettatamente Scajola è stato scaricato da Ministro dell’Interno. Nella gestione Bianco (centrosinistra ) e Scajola (centro destra) ci sono state molte analogie. Consulenze esterne a go-go, pagate con storni da vari capitoli di bilancio, gusto smodato per il lusso che ha portato modifiche negli arredi dell’appartamento dei due Ministri ed il rifacimento in un crescendo di cattivo gusto due volte in un anno dei Saloni di rappresentanza del Ministero. Anzi Scajola aveva anche ventilato di togliere l’agibilità sindacale dei Saloni: troppo era l’odore popolar comunista che gli ispiravano le assemblee del personale, e quand’anche ci verrà consentito nuovamente l’accesso ai locali ci ritroveremo al posto dei saloni liberty dalle pareti alte e grandiose, studi televisivi di color azzurro con specchi alle pareti, controsoffitti bassi e  telecamere nascoste giusto come piaceva a Scajola e all’architetto di fiducia del Berlusca. A livello politico Scajola è stato l’erede di Bianco, in sintesi ai fatti di Napoli sono seguiti i fatti di Genova in un crescendo repressivo, e del personale civile si è occupato solo ai fini del controllo e dell’irreggimentazione : con tesserini, ronde di controllo, telecamere ecc.  Come Bianco ha aiutato i prefetti nelle loro mire espansionistiche di potere, spingendo per l’inserimento dei Vigili del Fuoco nel Comparto sicurezza, sognando un Ministero militare , ossequioso  e corrotto..visto che nulla ha fatto per bloccare le nefandezze compiute in suo nome dai prefetti nel corso della nostra riqualificazione. Al nuovo Ministro chiederemmo una sana gestione “fanfaniana”, senza sprechi, schiva dalle interpretazioni prefettizie sul bene e sul male, attenta ai dipendenti. E alla democrazia sindacale.

 STAREMO A VEDERE!!!-

 

DPEF.2003-2006 : LACRIME E SANGUE

Tagli a pensioni, previdenza, stipendi , sanità , ma in compenso diminuzione delle tasse??? In sintesi questo è il veleno in pillole del nuovo DPEF che deve destare le serie preoccupazioni dei cittadini e dei dipendenti pubblici in particolare Questo è il DPEF che precede una finanziaria capestro dove verranno sanciti i principi per l’esternalizzazione di ulteriori pezzi della pubblica amministrazione e quindi dei  dipendenti contrattualizzati alle ditte di consulenza a lavoro interinale, mentre si cercano formule per incentivare il passaggio dei dirigenti pubblici al privato? …

Per il personale del Ministero dell’Interno sembrerebbe andare più che bene  nel DPEF che espressamente cita di voler proseguire nella strada già tracciata  dal centro-sinistra valorizzando gli UTG che diverranno il polo di riferimento a livello locale.  E a questo riguardo prosegue dicendo che “ Un’attenzione particolare andrà all’individuazione di forme di riqualificazione e finanziamento della spesa anche per i Fondi istituiti presso il Ministero e specificamente  quelli di amministrazione del personale..” Cosa si cela nella frasi sibilline del DPEF ? A nostro parere si cercano modalità per giustificare la presenza di un’esorbitante carriera prefettizia. La Corte dei Conti aveva bocciato il decreto sulle posizioni organizzative dei prefetti che esorbitavano l’organico previsto, il Governo provvede subito ad inserire nella legge sull’istituzione dell’Ufficio scorte ( 133/2002)una norma che consente la spalmatura verso l’alto degli organici. Per riqualificazione e rifinanziamento della spesa si può celare un aumento del capitolo straordinari o produttività , ma attenzione i neo-dirigenti stanno diventando sempre più clientelari nella distribuzioni degli incentivi

Informativa.n.51 INPDAP sulla pensionabilità dell’indennità di amministrazione

Nell’art.17 comma 11 delle code contrattuali siglate l’11 giugno 2000 si legge “ l’indennità di cui al presente articolo è corrisposta per 12 mensilità e ha carattere di generalità ed ha natura fissa e ricorrente” In virtù di questo articolo molte  amministrazioni avevano proceduto a conteggiare  ai dipendenti andati in pensione dopo il giugno 2000, anche l’indennità di amministrazione percepita prima del 31.12 95.

In realtà l’articolo in questione non modifica in alcun modo la norma che sancisce la pensionabilità dell’indennità di amministrazione solo a far data dall’1.1.1996 difatti, la norma contrattuale inoltre, non cita espressamente la pensionabilità dell’indennità. Il Ministero del Lavoro interpellato con nota n.1584/M del 29.11.2001 dall’INPDAP chiarisce l’equivoco e seguono l’informativa dell’INPDAP  e una delibera della Corte dei Conti che impongono alle amministrazioni incriminate di procedere al recupero delle somme erogate indebitamente.

L’art. delle code contrattuali da noi non siglate è malfatto , ma è profondamente sentita l’esigenza di portare alla pensionabilità dell’indennità di amministrazione anche prima del 1995.

RDB SARÀ IN PRIMA LINEA SU TUTTI I FRONTI PER DIFENDERE QUESTO DIRITTO.

 

Roma 20.7.2002                                                                  RdB Interno