Incontro con il Ministro Pisanu
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Martedì 17 settembre 2002, il Ministro Pisanu ha
convocato tutte le organizzazioni sindacali (amministrazione civile, vigili del
fuoco, polizia ) del Ministero dell’Interno per un incontro di saluto. A suo
merito ha convocato tutte le OO.SS. senza distinzione ad un unico tavolo e si
spera che ciò diventi prassi in un 'Amministrazione che dalle divisioni ha
sempre tratto enormi vantaggi a
discapito dei colleghi. Il ministro si è presentato evidenziando alcuni aspetti
della sua trentennale esperienza politica di deputato dal 1972, che lo ha visto
ricoprire le cariche di sottosegretario al tesoro, alla difesa e nell’attuale
governo di ministro per l’attuazione del programma di governo.
Entrando nel merito delle questioni sul tappeto, il
ministro ha confermato che difficilmente nella prossima finanziaria, che si
preannuncia “ di rigore e.. sviluppo”, si potranno trovare le risorse seppur
necessarie allo sviluppo delle attività del Ministero nel loro complesso. Il
neo ministro si è dichiarato totalmente impegnato sul tema della sicurezza e
dell’ordine pubblico: l’emergenza terrorismo e la nuova legge Bossi–Fini
sull’immigrazione costituiscono impegni prioritari a livello politico, livello
che come ben sappiamo non sempre si traduce in impegni finanziari.
“Democristianamente”, il Ministro, ha richiesto
unità di intenti ai vari settori dell’Amministrazione pur nel mantenimento
delle rispettive differenze, differenze divenute sempre più marcate dopo la
riforma dei prefettizi con le conseguenti promozioni automatiche e raddoppi
stipendiali.
Non a caso i sindacati dei funzionari di polizia
hanno indicato gli stipendi dei colleghi prefetti come il prossimo obiettivo
della loro agenda-lavori, mentre i sindacati del restante personale di polizia
hanno richiesto avanzamenti di carriera e sviluppi economici ulteriori.
RdB ha preferito non unirsi al coro dei saluti e di
valutare nel futuro l’operato del Ministro che ci è parso però, gestore di
eredità passate sia livello di uomini ( lo attorniavano Sorge, Di Gennaro ,
Malinconico) che di politica di questo Ministero.
Certo verranno evitati gli “ eccessi “ di
Bianco e Scajola, ma continuerà la politica dei piccoli passi che finora è
servita a conservare lo status quo con il rigonfiamento per legge degli organici
della polizia e dei prefettizi e a rafforzare una visione centralizzata e poco
democratica della gestione dello stato.
Lo conferma la vergognosa mancata attuazione della
legge 121/81 ed il recente tentativo di militarizzare ulteriori settori dello
stato come quello dei Vigili del Fuoco.
Alle organizzazioni sindacali anche
dell’amministrazione civile che vedono con favore questo allargamento del
comparto sicurezza, facciamo notare che non è certo rinunciando al diritto di
sciopero e di manifestare che si amplia la capacità di rivendicazione dei
lavoratori, tanto meno le loro capacità economiche.
RdB si propone al contrario di ricostruire una base
rivendicativa condivisa e democratica contro
gli ultimi dieci anni di Concertazione voluti da CGIL CISl e UIL. che hanno
portato alla distruzione dello stato sociale e delle garanzie dei lavoratori
Roma 19.9.2002
p.RdB P.I. Coordinamento Interno
M.G. Ierardi