Il 15 Ottobre è stato siglato un accordo per distribuire ai non riqualificati i 5 miliardi accantonati nel 2001 per l'indennità sostitutiva della riqualificazione 2002 .

Ricordiamo  gli antefatti : tramite una lunga serie di accordi truffa,  nel nostro Ministero è stata istituita la fantomatica indennità sostitutiva di riqualificazione,  per cui il riqualificato, ad inquadramento avvenuto, percepirà arretrati a decorrere dalla firma del contratto integrativo ( 28 giugno 2000).

Per il passaggio di un livello si percepiranno arretrati per circa 1100,00 euro , per il salto di due livelli una somma pari a 2200,00 euro .

Si tratta della solita legge alla  Robin Hood,  si toglie al povero per dare al ricco.., tanto più che  queste somme sono esigibili, solo  se i passaggi sono avvenuti nell'ambito dell'area e non già per i passaggi da un'area all'altra, in quel caso difatti solo i consollisti beneficeranno dell'indennità sostitutiva di riqualificazione.

Amministrazione e Confederali, da mesi avevano anticipato la distribuzione erga omnes di una somma una tantum che in soldoni si tradurrà in 119 euro  per un dipendente di livello A e  in 157 euro per un dipendente di livello C1: 5 miliardi  da distribuire a 14 mila non riqualificati sono  briciole.

A fondo  della notizia si percepiscono gli effetti  della sentenza della Corte Costituzionale,  che blocca la partenza delle riqualificazioni previste per il 2002 ( i 5 miliardi sarebbero serviti  alla riqualificazione di 3000 dipendenti), quindi, se ci sarà riqualificazione, le regole diverranno ben più selettive, come indicano le trattative in corso all'ARAN sui rinnovi contrattuali.

I soldi per l'indennità sostitutiva di riqualificazione, per l'una tantum, per la riqualificazione : sono tutti soldi nostri  distribuiti con insensatezza , arroganza e cupidigia personale dai sindacati Confederali del nostro Ministero , la stessa arroganza che ha portato alcuni a firmare il PATTO per l'ITALIA e la CGIL a sostenere ancora oggi l'Accordo di blocco della scala mobile.

 Per voltare pagina e contro la politica governativa di tagli a pubblico impiego, scuola, sanità  .

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