RIQUALIFICAZIONE |
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L’Amministrazione ci ha
comunicato con una nota
stringata che il ragioniere Valletta della Ragioneria Centrale dello Stato
presso il Ministero dell’Interno
ha firmato i decreti della
riqualificazione. Come avevamo gia’ preannunciato nella nota scorsa, non avrebbe potuto non farlo, viste le
vigenti disposizioni in materia di contabilità, ma rimane il fatto che
l’Amministrazione nonostante le richieste avanzate da noi e da altre sigle si
è per ora rifiutata di trasmetterci
il carteggio con la Ragioneria
Centrale e le note di trasmissione siglate da Valletta.
Rimane quindi l’interrogativo
se Valletta abbia dato corso alla sua minaccia
di inoltrare un esposto alla
Procuratura Generale della Corte dei Conti sulla liceità della riqualificazione
del Ministero dell’Interno ed in particolare sul cosiddetto “doppio salto”.
La situazione venutasi a creare nel nostro Ministero si
sarebbe comunque risolta all’interno del rinnovo contrattuale, in
quell’ambito difatti, l’Aran ha proposto una soluzione “governativa” del
problema riqualificazione per cui gli iter già conclusi verrebbero sanati in
toto (finanze, penitenziari e a
questo punto interno), mentre quelli in fieri dovranno attenersi alle regole del
nuovo contratto.
Viste le premesse, lo slittamento di qualche
settimana della fiction “riqualificazione” avrebbe almeno costretto
parte pubblica e confederali a rivedere l’iniqua
distribuzione dei fondi 2000 e 2001 che prevedono l’indennità sostitutiva di
riqualificazione e cioè arretrati dal giugno 2000
solo per i riqualificandi .
Centinaia di colleghi hanno appoggiato l’iniziativa di RdB che ha cercato di far cambiare rotta all’Amministrazione,
perché venissero redistribuiti equamente quei 36 miliardi che appartengono ai
fondi collettivi del personale. La
tempestiva firma di Valletta salva la riqualificazione , ma rende più profondo
il fosso tra neo-riqualificati e non riqualificati anche e soprattutto a
livello economico. Se ci sarà
un’altra riqualificazione, quest’ultima si atterrà
alle regole del contratto in discussione all’ARAN. Chi segue la
documentazione trasmessa puntualmente da RdB, sa bene che le nuove regole
saranno improntate a meritocrazia, titoli di studio, mansioni svolte, vietando
qualsiasi salto doppio o triplo che
sia. L’opposto
di quanto ha previsto sin qui il contratto integrativo del Ministero
dell’Interno.
Inoltre, Aran e
Confederali sostengono all’unisono che nell’ambito di una stessa area
vengano attribuite le stesse mansioni. A differenze economiche non
corrisponderanno responsabilità o
compiti diversi, quindi un B1 potrà svolgere mansioni da B3 senza che gli
vengano riconosciute a livello economico, ed un B3 potrà
o dovrà a seconda dei casi svolgere mansioni inferiori.
Il tutto senza che sia
previsto alcun ripristino della scala mobile o degli scatti di anzianità , né
alcun adeguamento reale ed efficace del potere d’acquisto dei nostri stipendi .
CONTRO
LA POLITICA DEL GOVERNO – CONTRO LA SVENDITA DEI DIRITTI ECONOMICI E GIURIDICI
DEI DIPENDENTI PUBBLICI RdB HA PROCLAMATO GIORNO 6 DICEMBRE SCIOPERO GENERALE
CON MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA ORE 9.30 PIAZZA DELLA REPUBBLICA
SCIOPERA
CON RDB GIORNO 6 DICEMBRE.
Roma 25.11.2002
RdB Interno