FORMATORI IN ARRIVO... |
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Da
molte sedi ci pervengono richieste di spiegazioni sull'attivazione dei corsi di
formazione in sede locale. La
circolare del 9 giugno
dà qualche risposta,
si chiarisce ad esempio che le spese delle docenze verranno concordate
dalle singole sedi con la SSAI ( 90 euro per ogni ora) e si avvia l'attuazione
completa dell'ultima parte del piano denominato "
contratto integrativo
28 giugno 2000".
Viene
precisato finalmente in forma ufficiale il contenuto da attribuirsi al termine
"formatore" e cioè persona che seguirà nella sua attività di
docenza il
docente e che ne indirizzerà i contenuti didattici.
Questo
è il primo passo per la trasformazione di questa figura prima in tutor
e successivamente in docente vero e
proprio.
Nonostante
le richieste avanzate solo da RdB nel corso delle trattative del 2000 su questo
aspetto inquietante del contratto integrativo , l'Amministrazione
a queste esplicitazioni non era voluta giungere … per motivi
comprensibili…
Come
avevamo pronosticato era in via di plasmazione una nuova casta dei lavoratori
del Ministero dell'Interno e nel dirimere e redarre le circolari esplicative non
si doveva essere troppo chiari a rischio che al bando partecipassero troppi
indesiderati…
Per
questo il bando era fumoso, non prevedeva la laurea specifica né le materie su
cui dimostrare competenze acquisite…Per
fortuna tranne qualche rara eccezione vi hanno preso parte, quasi
esclusivamente, tronfi protetti delle varie sigle sindacali. Alcuni di questi
ritengono anche ed inoltre di essere portatori di una missione epica..
Questa
è storia vecchia, di queste caste a migliaia ne sono sorte nella storia del
pubblico impiego in momenti storici di crisi per creare sbocchi economici a
gruppetti di lavoratori a discapito delle aspettative economiche e di carriera
di altri..
Che
in futuro ne derivi un momento di crescita reale per i lavoratori di questo
dubitiamo auspichiamo
che nasca invece uno spirito critico e di dissenso che porti ad una presa di
coscienza reale
. Di questo avremo bisogno in futuro per ricreare in tutti i posti di lavoro
quel clima di democrazia trasparenza, solidarietà, (scala mobile - accordo '93, pensioni…stipendi adeguati) che potrà
portare alla riconquista dei diritti persi mediante una delega cieca
regalata ai
sindacati concertativi e cioè a CGIL CISL e UIL.
Il
referendum del 15 e 16 giugno è un primo passo.
Votiamo
Sì per l'estensione dell'art. 18 e l'elettrodotto coattivo…
RdB Pubblico Impiego – Ministero Interni