Il Personale civile del Ministero dell’Interno
ancora senza settimana corta.
RdB Interni denuncia che nei numerosissimi uffici romani del Ministero dell’Interno, dove prestano servizio più di 5000 dipendenti civili, la settimana corta sancita dagli ultimi due CCNL rimane ancora inapplicata. Non sono stati stipulati accordi per fissare regole certe anche in molte provincie che si dicono in attesa di esempi da Roma. Si arriva all’assurdo per cui persino i poliziotti fruiscono della settimana corta, mentre gli impiegati civili NO!! La colpa è ascrivibile alla classe prefettizia che gestisce il personale civile "ministeriale". Questa posizione intransigente è da attribuire anche alla volontà di impedire ai lavoratori con problemi familiari di fruire delle forme di flessibilità previste dalle norme contrattuali vigenti. Inserire a pieno titolo la settimana corta significherebbe, per questa classe oligarchica perdere il controllo "nonnistico " sul personale che attualmente viene ricattato in funzione del sabato libero da accordare solo previo consenso del dirigente.
In molti uffici proprio il sabato l’attività lavorativa langue per la mancanza di contatti col restante mondo lavorativo sia privato che pubblico.
Questo si verifica in particolare negli Uffici della Protezione civile dove da mesi la RSU e la RdB hanno richiesto l’avvio delle trattative senza ricevere risposta alcuna dalla dirigenza che viola le norme contrattuali non convocando le rappresentanze sindacali. La classe prefettizia in particolare quella della Protezione Civile è stata pesantemente protetta dall’attuale Governo che sta per accordarle contratti miliardari ( legge 266/99 e norme della Finanziaria in discussione al Parlamento) e che nello specifico le ha consentito di mantenere le mani in pasta nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco prescindendo dai suoi meriti gestionali.
La Jervolino da 8 mesi deve firmare una Direttiva da impartire ai suoi Direttori Generali proprio sull’orario di lavoro, ma questa firma malvista dalla burocrazia ministeriale non giunge. Ovvie conclusioni borboniche.
Roma 11.11.99
p. Il Coordinamento Nazionale RdB Interni