Intimidire il personale e mantenerne il controllo.
Imporre
una falsa meritocrazia che premia il titolo di studio più dell’esperienza
professionale, e mette nel cassetto 20
anni di stasi professionale. Questo è il primo dato che emerge dalla lettura
della Piattaforma, ridicolo è difatti il punteggio attribuito all’anzianità di
servizio (0.50 per ogni anno nella
qualifica di provenienza e 0,25 per ogni anno nella P.A.). Inoltre, a
parere dell’Amministrazione i lavoratori dovrebbero partecipare ad una
lotteria a premi a carattere addirittura regionale,
quindi chi vuole fare carriera dovrebbe essere disposto a trasferirsi con armi
e bagagli ovunque per circa un milione e mezzo in più l’anno. Il tutto senza
aver chiarito e distinto una volta per tutte le competenze amministrative da
quelle prefettizie e di polizia e senza aver operato in primis la spalmatura
dell’organico di teoriche 26 mila e rotte unità sul territorio nazionale.
Dalla lettura della modalità di accesso
ai vari profili emerge che è meglio essere giovane appena laureato
e specializzato in materie economiche, statistiche o informatiche. Un
coadiutore in B1 può concorrere al C1
con lo stesso punteggio di un operatore amministrativo in servizio da 10
anni. Viene attribuito punteggio solo
a partire dal diploma secondario, dimenticando che la scuola
dell’obbligo è il titolo di accesso per molti profili professione di area A e
B, si crea inoltre, una sperequazione eccessiva tra diploma (4 punti) e laurea
(8/10 punti). Nessun riconoscimento all’esperienza professionale acquisita :
Avete svolto mansioni superiori per anni? IL Buon Padrone fa capire: “
Vi ricordate quelle trecentomila lire in più che vi abbiamo regalato due o tre
anni fa ?? Era il segno tangibile della
nostra riconoscenza. “.Si creano anche regole atte a far amare gli strumenti del Buon Padrone e si
attribuisce uno 0,10 ad ogni corso
frequentato alla SSAI dimenticando le regole del CCNL che parlano
esclusivamente di territorialità dei
corsi di aggiornamento. Per creare un dipendente obbediente e silenzioso lo si
minaccia inoltre di detrargli ben 10 punti dal tesserino premi
per ogni sanzione disciplinare che preveda la sospensione dal servizio.
Si regala in questo modo alla dirigenza periferica , ma anche al popolino in
uniforme uno strumento di facile utilizzo e abuso. Si parla genericamente di
corso–concorso sia per i passaggi da
un’ara all’altra che all’interno dell’area, insomma si pone volutamente l’accento sulla selettività
del passaggio: concorso , idoneità , promozione…
Quindi, l’Amministrazione
cerca alleati e inventa dal nulla la carriera degli educatori ( B1—B3_C1) per
16 dipendenti in servizio a Fermo (AP) e cari alla CISL . Solo per quei
lavoratori viene creato un
percorso professionale facilitato e solo in quel caso valgono le mansioni
svolte. Per i restanti profili c’è un appiattimento professionale che fa capire l’intento ultimo : appiattire le
professioanlità medio-alte ed innalzare
quelle basse in modo che tutti siano obbligati a far tutto. Il
coadiutore dattiloscrive, usa i mezzi informatici ma lo stesso farà l’operatore
amministrativo. IL C1 non dirige più un’unità organica ma seguendo direttive
( impartite da chi ? )
predispone atti dell’Amministrazione senza rilevanza
esterna.
Rivendicazioni di RdB in
sede contrattuale
Roma
12.2.2000