Tutti al 9no Tutti Viceprefetti

La prima e la quinta commissione della Camera esamineranno il 29 marzo ed il 17 aprile prossimi il decreto delega sulla carriera prefettizia che discende dalla legge 266/99.

L’articolato già discusso il 6 marzo dal Governo è stato presentato alle OO.SS. del personale contrattualizzato nella sua “veste definitiva” solo il 3 marzo , un Venerdì, per non consentire fughe di notizie che avrebbero potuto suscitare l’indignazione del personale e perché no dell’opinione pubblica.

Con il Governo di sinistra i Prefettizi hanno rimesso in testa la feluca e dopo due anni di corso, in parte svolto alla SSAI, in parte presso strutture periferiche, l’unto dal Signore vien da subito inquadrato al nono livello e comincia col coordinare unità organizzative ( strutture periferiche) o sezioni ( nell’ambito dei Dipartimenti) o attività che verranno avocate alle Prefetture a seguito del riordino dei Ministeri.

Tutto scompare, ma rimangono i prefetti.

Qualche difettuccio nel corso dei secoli lo hanno dimostrato, arroganza, prepotenza, amore smisurato per gli allori , agi e manganello, ma l’idea di casta e di servaggio ha sempre portato il saldo in attivo. Globalizzazione e conflittualità sociale imperversano? Mettere i prefetti a dirigere lo stato sia periferico che centrale è un’idea geniale.

Eludendo in pieno la legge sulla privatizzazione del pubblico impiego che sanciva regole concorsuali per l’accesso alla carriera dirigenziale i Prefetti stanno conquistando silenziosamente le roccaforti periferiche dove mantengono il controllo sugli enti locali , e si espandono verso i lidi della Pubblica Istruzione della Motorizzazione e dei Lavori Pubblici. Le norme di raccordo se le sono fatte da soli.

Ai futuri direttivi amministrativi di ottavo e non livello viene riconosciuto solo un ruolo di supporto, mentre il ruolo di coordinamento politico anche delle attività amministrative rimane ben saldo nelle mani dei prefettizi. Il contratto integrativo, le piante organiche, la legge sui prefettizi, tutto questo fa parte di un organico disegno dove la disinformazione sconfigge i lavoratori.

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RdB Interno 23.3.2000