AL MINISTERO DEL’INTERNO DG.AA.GG. ROMA
AL MINISTERO DELL’INTERNO DG.AA.GG. UFFICIO ORGANIZZAZIONE
Roma 7.1.2001
Oggetto: Osservazioni in merito allo schema di decreto Ministeriale sulle nuove dotazioni
organiche del personale del Ministero dell’Interno
La dotazione organica allegata allo schema di decreto ricalca la suddivisione del personale per aree e profili professionali anche di nuova istituzione già facente parte dell’accordo stralcio sul Contratto Integrativo e già rigettata dalla scrivente O.S. per una serie di considerazioni che ci pare opportuno riproporre per intero.
La stagnazione professionale cui è stato costretto il personale del Ministero dell’Interno dalla cosiddetta normativa speciale ( D.P.R.340/82) imponeva una maggiore attenzione alle esigenze di riqualificazione del personale che la scrivente O.S. ha caldeggiato in tutte le sedi contrattuali.
Si ritiene opportuno approfondire la disamina delle suddette dotazioni prendendo in esame le varie aree di attività delle varie figure professionali per evidenziare le incongruità dell’intero progetto dell’Amministrazione che mira a svilire la professionalità di alcune figure professionali e a creare a fini clientelari serbatoi di tecnici inutili. Si pensi ad esempio all’istituzione delle figure professionali degli Aiuto-Bibliotecari e degli Educatori, l’esistenza di due sole Biblioteche non giustifica un organico di 40 Aiuto-Bibliotecari, un solo Istituto per l’educazione degli orfani caduti per motivi di servizio ( Istituto tra l’altro a carico del Fondo di Assistenza di P.S.) non può portare alla creazione della figura professionale degli Educatori.
In premessa è necessario evidenziare che la neo-istituzione di figure direttive di ottavo e nono livello per tutte le carriere amministrative e tecniche, non è un risultato positivo vista l’esiguità dei contingenti che pesa soprattutto sugli sviluppi di carriera dei profili amministrativi.
Riteniamo opportuno prendere in esame le varie aree di attività (amministrativo-contabile, informatica, linguistica sociale) per evidenziare le incongruità dei contingenti attribuiti ai vari livelli.
Carriera Amministrativa e Amministrativo-contabile: L’attività dell’Amministrazione dell’Interno si basa essenzialmente sull’attività amministrativa e contabile eppure vengono previsti rispettivamente solo 270 Direttori e 636 Funzionari Amministrativi, 766 Direttori e 720 Funzionari amministrativo-Contabili. L ’esiguità di questi numeri è funzionale agli scopi della carriera prefettizia che mira a contenere il numero di questi direttivi, vista la coincidenza di funzioni tra ruolo amministrativo e ruolo prefettizio di cui siamo giornalmente testimoni sia nelle Prefetture che negli Uffici Centrali del Ministero e a giustificare quei percorsi di carriera ed economici che la legge 139/2000 prima e la Finanziaria hanno previsto e sostenuto.
Scarsi rispetto ai reali carichi di lavoro mai certificati nel Ministero dell’Interno per non ammettere sia il fenomeno delle mansioni superiori dei livelli inferiori, sia la distrazione dai compiti di Istituto di migliaia di dipendenti di P.S. impegnati in compiti burocratici, i contingenti previsti per ragionieri (1684) ed assistenti amministrativi (2641) Proponiamo un aumento di questi contingenti fino al completo assorbimento dell’organico degli Operatori Amministrativo-Contabili (B2) in considerazione di un’attività amministrativa che tende a divenire sempre più specializzata e complessa. D’altro canto sarebbe necessario prevedere un contingente maggiore per il livello B1 di cui com’è noto l’Amministrazione ha realmente bisogno in tutte le sue articolazioni periferiche e centrali.
Carriera informatica : Si assiste ad una crescita esponenziale della carriera informatica a tutti i livelli. Da un’analisi superficiale, si potrebbe desumere uno sforzo dell’Amministrazione a raggiungere un’informatizzazione capillare. Un’analisi più approfondita dimostra che si tratta di una semplice operazione di facciata, lo confermano i percorsi facilitati per il passaggio all’area C degli ex-consollisti e degli ex-programmatori di sistema che, a differenza delle altre figure professionali attualmente inquadrate in B3 avranno accesso al corso di riqualificazione mediante un “ colloquio” su materie di lavoro. Lo conferma il passaggio forzato al folto sesto livello informatico (1194 unità) degli ex-stenodattilografi da sempre impegnati in minutazione di lettere o in compiti amministrativi, e l’impropria confluenza nel profilo di operatore amministrativo contabile degli addetti al personal computer, al contrario provenienti da una carriera prettamente informatica. L’informatizzazione è certo un obiettivo primario della pubblica amministrazione, ma in quest’ottica è necessario che i ruoli amministrativo-contabili acquisiscano abilità informatiche certe, appare invece pretestuosa la posticcia creazione di figure professionali informatiche impegnate nei fatti in attività amministrativo-contabili.
Carriera linguistica : Mentre si prevede un parziale riconoscimento della professionalità della categoria nella cospicua dotazione organica dell’ottavo livello (225) non confortata da un contingente proporzionale del nono (35), si ritiene eccessiva la consistenza organica del settimo ( 268) e sesto livello (273). Anche in questo caso si può parlare di gonfiatura forzata non corrispondente alle reali esigenze dell’Amministrazione, in proporzione per assurdo si prevede una dotazione organica in campo linguistico maggiore di quella prevista in campo amministrativo. L’Amministrazione dovrebbe inoltre precisare, come già richiesto dalla scrivente O.S., la distinzione per lingua ( arabo, inglese, francese..) del personale linguistico di sesto e settimo livello.
Carriera sociale: Solo 11 i Direttori di servizio sociale (C2) e solo 70 i Direttori di Servizi Sociali (C3) , sono gli stessi numeri attribuiti agli ottavi e noni livelli a indicare il livello di attenzione che l’Amministrazione riserva a questa categoria che discrimina anche rispetto alla carriera linguistica.
In definitiva la scrivente O.S. richiede, vista l’incongruità delle scelte operate in termini dei contingenti previsti livello per livello e figura professionale per figura professionale, che l’Amministrazione fornisca alla Funzione Pubblica solo i numeri complessivi di ogni singola area. Solo in questo modo si creerebbero i presupposti per avviare un serio processo di riflessione e rinnovamento di un’Amministrazione che, ancora una volta, nell’elaborazione delle dotazioni organiche presentate, dimostra di voler operare in senso clientelare prescindendo dalle reali esigenze di servizio delle sue strutture .
RdB P.I. Settore Interno
Coordinamento Nazionale
M.G. Ierardi