ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI

                                            MINISTRI –DIPARTIMENTO DELLA

                                            FUNZIONE PUBBLICA-

                                             UFFICIO RELAZIONI SINDACALI

                                                                                              ROMA

                                             AL MINISTERO DEL TESORO

                                            DEL BILANCIO E DELLA

                                            PROGRAMMAZIONE ECONOMICA   

                                                               IGOP

                                                                                               ROMA

                                          AL PROCURATORE GENERALE

                                          DELLA CORTE DEI CONTI

                                              - REGIONE LAZIO-                        ROMA

 

Oggetto: ESPOSTO DELLA FEDERAZIONE DELLE RAPPRESENTANZE DI BASE NELLA PERSONA DEL COMPONENTE IL COORDINAMENTO DELL’INTERNO MARIA GABRIELLA IERARDI.

La scrivente O.S. con la presente intende denunciare agli organi in indirizzo le numerose illegittimità riscontrabili nell’Accordo sulla riqualificazione del Ministero dell’Interno:

1) Riqualificazioni all’interno dell’area:

L’Accordo stabilisce che le riqualificazioni all’interno dell’area decorrano dal 29 giugno 2000, il che comporta che 6831 unità a prescindere dalla data di pubblicazione del bando di riqualificazione e dall’espletamento delle prove relative   dovranno percepire arretrati a decorrere dal 29 giugno 2000 .

A parere della scrivente O.S. mancano i presupposti per ritenere  valida questa norma:

a)     Il 29 giugno 2000 non erano ancora state approvate le dotazioni organiche  cui si riferiscono i suddetti contingenti di riqualificazione,  approvati difatti dalla Corte dei Conti solo nell’Agosto 2000.

b)      Al Contratto Integrativo siglato presso il Ministero dell’Interno in data 28.6.2000  non era stato  allegato nessun accordo relativamente ai contingenti da riqualificare, quindi il 28 giugno 2000 dovevano ancora considerarsi valide le dotazioni organiche allegate al D.P.R. 340/82 che prevedeva  contingenti assai diversi   da quelli per cui si chiede attualmente la riqualificazione retroattiva al 29 giugno 2000.

c)      I  bandi di riqualificazione  a tutt’oggi non sono stati pubblicati .

d)     Visto che l’erogazione di questi arretrati  è pari solo per il secondo semestre del 2000 a 14 miliardi  detratti dal Fondo unico di Amministrazione,  che com’è noto si compone dei soldi di tutti i dipendenti in servizio presso un Ministero dell’Interno,  i dipendenti esclusi dalla riqualificazione subiranno un duplice danno in quanto i 14 miliardi  potevano servire: 1) ad ampliare i contingenti della riqualificazione 2) a redistribuire reddito aggiuntivo al personale.

e)     La retroattività della riqualificazione penalizza in particolare  161 dipendenti vincitori di un concorso interno indetto nel 1998 per il passaggio dalla quinta alla sesta qualifica funzionale. Gli stessi  sono stati inquadrati alla livello B3 con effetto giuridico ed economico solo a decorrere dal 1° agosto 2000, quindi se l’Accordo venisse approvato sic et simpliciter dai superiori organi, i suddetti vincitori  verrebbero inquadrati  addirittura in data posteriore  alla riqualificazione di altri colleghi i cui bandi di riqualificazione devono ancora essere pubblicati.

2) Riqualificazione da un’area all’altra

a) Com’è noto l’art.19 comma 1 della legge 488/99 stabilisce che i passaggi da un’area all’altra siano a carico esclusivo del Tesoro. Come si evince dalle tabelle  allegate all’Accordo, l’Amministrazione arbitrariamente  stabilisce  che il passaggio all’area  C  di tutti i  consollisti, attualmente in B3 sia a carico del Fondo Unico di Amministrazione e  anch’esso retroattivo al 29 giugno 2000 per una spesa quantificabile in 1227.891.639.

b) Inoltre, mentre gli altri appartenenti al livello B3 dovranno sostenere una  prova a quiz per il passaggio all’area C, per i consollisti  si prevedono percorsi semplificati e la prova  si riduce ad un colloquio .

3) Corsi di riqualificazione centralizzati

I corsi di  riqualificazione per tutto il personale  di area C o che acceda all’area C e per il personale d’area B che voglia accedere a profili di contenuto informatico secondo l’Accordo si svolgeranno  presso la SSAI -Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno- sita in via Veientana, struttura decentrata anche per il personale residente a Roma . L’art.22 sexties del vigente CCNL  stabilisce che  la riqualificazione debba svolgersi prioritariamente  a livello territoriale , ma il dettato della norma contrattuale viene ignorato da questo Accordo . La  scelta della centralizzazione dei corsi   è stata voluta dall’Amministrazione esclusivamente per giustificare gli enormi costi di gestione della Scuola quantificabili in 3 miliardi  e mezzo l’anno che ricadono interamente sul capitolo 1249 ( capitolo  per la formazione del personale dell’amministrazione Civile dell’interno) il cui budget  per l’anno 2001  ammonta a soli 4 miliardi 513 milioni. E’ indubbio che i corsi a livello territoriale o interprovinciale avrebbero avuto costi di gran lunga ridotti,  non comportando il rimborso dei viaggi, i costi della permanenza giornaliera  alla SSAI quantificabili in 200 mila lire  giornaliere,  nonché i costi di manutenzione di detta  struttura alberghiera.

Area A.

Le dotazioni organiche approvate in Agosto comportano una netta riduzione dell’area A , ciononostante viene previsto il passaggio all’area B solo di 2183 unità lasciando due migliaia di lavoratori tra  addetti al ristoro, addetti ai servizi ausiliari e di anticamera e addetti alle lavorazioni  in un sovraorganico del tutto artificioso. Le reali carenze  del livello B, difatti,  sono molto maggiori  di quelle  proposte dall’Amministrazione, sia perché in molte strutture si impiegano gli  operatori amministrativo-contabili in mansioni esecutive e quindi inferiori, sia perché la mancata rilevazione dei carichi di lavoro non ha  consentito  una verifica delle effettive esigenze  esecutive delle varie strutture.

Tanto premesso ,

qualora nei fatti esposti siano  ravvisabili danni all’erario e comunque  violazioni di norme di natura superiore anche di derivazione pattizia si chiede che vengano adottati gli opportuni provvedimenti ricusatori.

Roma 10.1 2001                              p. RdB P.I. Coordinamento Ministero  dell’Interno

                                                                            Maria Gabriella Ierardi