AL  MINISTRO DELL’INTERNO

ON. ENZO BIANCO

AL MINISTERO DELL’INTERNO

DG.AA.GG.  Roma

AL MINISTERO DELL’INTERNO

DG.AA.GG.UFFICIO

ORGANIZZAZIONE  Roma

AL DIPARTIMENTO DELLA  RAGIONERIA

GENERALE  DEL BILANCIO

MINISTERO DEL TESORO Roma

ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE

PUBBLICA  Roma

 

Oggetto: Ipotesi di Accordo sulla distribuzione dei 24 miliardi del Fondo Unico d’Amministrazione Anno 2000- Rilievi

 

La scrivente O.S. respinge l’ipotesi d’accordo presentata dall’Amministrazione  in data 13 febbraio u.s conseguentemente ai rilievi operati prima  dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato ( Nota del 27 novembre u.s. ) e successivamente dal Dipartimento della Funzione Pubblica  (Nota del 26 gennaio u.s.). a modifica dell’Accordo stralcio siglato in data 27 Ottobre 2000.

I motivi che ci spingono responsabilmente a prendere le dovute distanze dall’ipotesi di accordo in oggetto sono le seguenti:

Ø     Entrambi gli organi di controllo hanno cassato la decorrenza della riqualificazione sia dal punto di vista giuridico che economico, in particolare per quanto riguarda i consollisti interessati al passaggio d’area.

Ø     L’ipotesi d’accordo accetta solo formalmente la retroattività della decorrenza giuridica, difatti ripropone la retroattività economica introducendo una cosiddetta indennità sostitutiva di riqualificazione da corrispondere ai futuri riqualificandi con decorrenza 29 giugno-31.12.2000.  Suddetta indennità, come la parte pubblica ha spiegato verbalmente, non essendoci traccia dell’iter che si intende seguire nell’ipotesi d’accordo citata, verrà corrisposta ai dipendenti che, dopo l’emanazione dei bandi e la redazione delle graduatorie, si posizioneranno utilmente per  la frequenza dei corsi di riqualificazione. Ciò vale generalmente per i passaggi previsti all’interno dell’area,  mentre per i dipendenti interessati al passaggio d’area (corso-concorso) sarà corrisposta l’indennità sostitutiva di riqualificazione esclusivamente a 515 consollisti, e non agli altri dipendenti in A1 in fase di passaggio al B1 o ai dipendenti di B in fase di passaggio al C1 E’ evidente l’intento di creare sperequazioni tra il personale. Si rileva  che quest’indennità sostitutiva  di riqualificazione sarebbe corrisposta ai consollisti, nonostante la Funzione Pubblica abbia specificato nella nota del 26 gennaio scorso che questi passaggi devono avvenire  nei limiti e con le procedure previste dall’art.15 comma e del CCNL  e comunque dopo aver concluso la procedura di definizione delle nuove piante organiche.

v    Per l’indennità sostitutiva di riqualificazione sarebbe accantonata la somma di 15 e più miliardi, che era appunto la somma destinata alla retroattività economica della riqualificazione anche nel precedente accordo, mentre i restanti 8 miliardi saranno distribuiti come somma una tantum tra il personale non riqualificando.

v     L’indennità sostitutiva verrebbe corrisposta ancor prima di accertare il superamento dei corsi di riqualificazione  o dei corsi concorsi per quanto concerne i consollisti.

v     Inoltre per quanto concerne i  dipendenti che abbiano già percepito il Super ai sensi dell’Accordo del 99 ed in particolare i dipendenti posizionati  in C1 super, questi finirebbero col percepire una somma aggiuntiva pari ad un doppio avanzamento di carriera e non alla differenza stipendiale tra C1S e  C2.

La nostra sigla ritiene pertanto inaccettabile quest’ipotesi e propone la suddivisione dei 24 miliardi come indennità supplettiva da corrispondere a tutto il personale in servizio.

Inoltre si richiede  l’apertura di un tavolo di trattativa complessivo sulle modalità di riqualificazione. Come difatti  risulta dalle note forniteci dalla SSAI, anche le modalità di riqualificazione previste nell’Accordo del 27 Ottobre saranno sostanzialmente modificate ,  portando  i corsi di riqualificazione da due ad una settimana  per il  passaggio da C1 a C2, e da tre a due settimane per il passaggio da C2 a C3 , mentre per consollisti  e stenodattilografi si prevedono corsi decentrati secondo modalità non specificate .

E’ noto che la scrivente O.S. ha sempre contestato l’Accordo sulla riqualificazione in quanto non erano stati presentati  nel corso delle trattative studi di fattibilità economica e  sostenendo con note ed in ambito di trattativa la necessità di prevedere una  riqualificazione di tutto il personale su base decentrata.

In considerazione delle sostanziali modifiche che verranno apportate all’intero assetto della riqualificazione, pare opportuno ed essenziale rimettere in discussione oltre che l’intero assetto del precedente accordo anche l’individuazione dei contingenti

Roma 19.2.2001                                            p. RdB P.I.Coordinamento

                                                                          dell’Interno M.G. Ierardi