AL MINISTRO DELL’INTERNO P.T.
CLAUDIO ON. SCAJOLA
Premesso che:
Ø è in atto la riqualificazione
del personale civile dell'Interno e che detta riqualificazione ha
provocato notevole malcontento tra tutto
il personale in quanto: 1) non tiene assolutamente conto dell'esperienza professionale acquisita dai
dipendenti 2) crea carriere vuote di seri contenuti professionali;
Ø Ai corsi di riqualificazione
si accede difatti solo sulla base dei titoli e dell'anzianità posseduta
prescindendo dalle mansioni svolte
durante il servizio prestato. Tipico è l'esempio degli stenodattilografi che
sono stati coercitivamente
riqualificati come assistenti informatici con un corso di due settimane
pur avendo sempre svolto mansioni amministrative. Al contrario gli ex addetti al personal computer appartenenti alla carriera
informatica sono stati inglobati nell'area amministrativa;
Ø che il bando indicava
che al profilo di responsabile mensa
potesse accedere personale del settore tecnico ( ex-operaio) sono entrati a far
parte del settore ristoro, elettricisti, idraulici e tipografi specializzati
che acquisiranno le nuove competenze in
due settimane di tirocinio.
Ø Senza superare alcuna prova di accesso un collaboratore
amministrativo pur avendo svolto
mansioni amministrative nel
corso del servizio in virtù di una
laurea in matematica conseguita venti anni fa accederà al profilo di C3 ( nono
livello) di Direttore Informatico, oppure di Direttore amministrativo contabile
se in possesso della laurea in Scienze
Politiche senza che sia specificato il tipo di esami sostenuti o di
Revisore-Traduttore-Interprete se in
possesso di laurea in lingue pur non avendo mai operato nel campo delle
traduzioni e dell'interpretariato.
Ø A FAVORE DI quest'ultima categoria si è pronunciato favorevolmente con sentenza del 29 settembre scorso il
Tribunale di Napoli a cui alcuni
Traduttori Interpreti si erano rivolti
impugnando i bandi di riqualificazione
non solo perché l'anzianità di servizio in
settori diversi veniva
equiparata all'esperienza professionale specifica, facendo sì che il personale
linguistico venisse superato o addirittura escluso dalle graduatorie di
riqualificazione da personale amministrativo in possesso di laurea, ma anche
che personale in possesso solo del diploma linguistico e che mai
avesse svolto mansioni
linguistiche venisse riqualificato come Revisore-Traduttore-Interprete;
Ø I bandi di riqualificazione
sono stati viziati da abusi grossolani
che denunciano lo stato di degrado
dell'intera Amministrazione dell'Interno, sia perché non indicavano, come
specificato nella L.443/2000, criteri di verifica dei titoli meramente
autocertificati dai futuri riqualificandi, sia perché in corso d'opera ne è
stato volutamente travisato il contenuto.
Ø Nella redazione delle graduatorie
si doveva tener conto nell'ordine dell'originaria posizione nella graduatoria
dei ruoli e dei requisiti per l'inquadramento, in realtà si è tenuto conto
esclusivamente dell'età anagrafica per presunta impossibilità tecniche,
scatenando l'ira del personale già esasperato dalla sistematica gestione
clientelare delle graduatorie;
Ø La Circolare esplicativa dei
bandi e la scheda di riqualificazione
affermavano che sarebbero stati assegnati 8 punti alla Laurea e 9 ai
master e alle specializzazioni post-laurea. In realtà si sono attribuiti 9
punti a tutti i corsi di aggiornamento purché conseguiti letteralmente dopo la
laurea. Insomma chi non ha presentato titoli aggiuntivi partendo dal
presupposto che non corrispondessero ai requisiti previsti dal bando si è visto scavalcare da altro personale che
aveva presentato come titoli corsi di aggiornamento anche non specifici. e
privi dei requisiti previsti dalla normativa vigente .
Ø Risulta inoltre che
l'Amministrazione stia opponendo rifiuti all'estrazione degli atti richiesti dai dipendenti che si sono visti
ledere interessi legittimi, opponendo pretestuosi problemi di privacy. Ciò
verrebbe fatto allo scopo di allungare i tempi dei contenziosi. Identico
comportamento intenderebbe assumere
anche nel caso dell'applicazione della sentenza di Napoli, ignorandola e
facendo sì che vengano ulteriormente
deluse le aspettative di giustizia dei
dipendenti ;
Ø L'impianto di questa
riqualificazione è stato fortemente voluto dai Confederali con l'appoggio del
precedente governo di centro-sinistra, ma
sia la pubblicazione dei bandi
di riqualificazione che l'uscita delle relative graduatorie si sta verificando
sotto l'attuale compagine governativa e sia il Ministro Scajola che il
Sottosegretario D'Alì sono stati messi a conoscenza delle caratteristiche
scandalose e insensate della riqualificazione in atto,
Per sapere
se,
- l'attuale governo intenda tutelare la professionalità dei dipendenti
del Ministero dell'Interno, nonché i principi costituzionali di buona
amministrazione ed omogeneità di trattamento nonché i principi normativi di
trasparenza ;
-
intenda, allo scopo di ripristinare la legalità gestionale, rimuovere e punire gli
attuali responsabili e firmatari delle procedure di riqualificazione nelle
persone del Direttore Generale Prefetto Roberto Sorge e del Direttore Centrale Prefetto
Michele Penta;
-
intenda
riformare per quanto possibile le attuali procedure di riqualificazione onde
evitare inutili contenziosi allo scopo
di restituire finalmente al cittadino e
al dipendente del Ministero dell'Interno fiducia nelle istituzioni e nella
buona amministrazione .
-
intenda intervenire onde sanare la situazione di evidente clientela e
corruttela con cui viene attualmente gestita la Direzione Generale del
Personale ed in particolare l'Ufficio Concorsi.