Indennità di amministrazione nel
calcolo della 13.a mensilità.
La sentenza di Pisa è
stata riformata, cominciano ad avere esito negativo i vari ricorsi nelle
sedi provinciali. Solo in sede contrattuale e con il rinnovo del
CCNL la tredicesima mensilità
può diventare moneta sonante per
tutti i lavoratori.
I
ricorsi promossi inizialmente dalla CISL, a ruota seguita
tutte le altre sigle, come RdB aveva predetto, hanno presto
mostrato gambe corte anzi cortissime.
Con
puro spirito di propaganda, pur sapendo che nulle erano le
possibilità di successo è stato proposto ai lavoratori tanto
di schema di richiesta del tentativo obbligatorio di
conciliazione, dando l’idea certa di un recupero economico
sugli emolumenti della 13.a mensilità.
Magari!!! I nodi vengono o al pettine.
Il risultato
deducibile
dai verbali di mancato accordo nei vari Uffici di Conciliazione
del Ministero del lavoro, rinviando a lunghe diatribe giudiziari
rimanda ed impone il discorso alla contrattazione, dove i nostri
cari amici, della Triplice in particolar modo, si dimostrano
tutt’altro che battaglieri nella tutela
dei diritti dei lavoratori, acconsentendo inermi allo
sgretolamento dello stato sociale; altro che sbandierare inutili
ricorsi!!!
E’ impopolare Manifestare apertamente la mancanza
di contenuti di certe proposte, anticipare ai lavoratori il
probabile risvolto che tale tentativo avrebbe avuto. Basti
ricordare le campagne su doppia indennità;
ecc.ecc., che hanno deluso le aspettative dei facili iscritti, attratti da
una tutela presto
sbriciolatasi nella contrattazione nazionale.
Solo la partecipazione alla costruzione di un futuro
migliore con più diritti e a difesa di quelli persi
( scala mobile ecc..) può garantire
i colleghi. E’ questo quanto sostiene con forza RdB
Lecce, 07 dicembre 2004
p. Coordinamento Interno. Carlo Pisacane
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