Come
atto conclusivo del contenzioso messo in essere dalla Circolare
De Gennaro che svuota di contenuto
la legge 121/81, legittimando la presenza dei poliziotti
negli uffici e relegando il personale civile a ruoli meramente
esecutivi si è
svolto oggi l’incontro
col Ministro Pisanu.
RdB
ha rivendicato la sua identità di Federazione di Base
che,
in quanto tale ha
da sempre contrastato la politica liberista inaugurata dalla
legge 29/93 con la conseguente privatizzazione del pubblico
impiego, lo smantellamento dello stato sociale e lo snellimento
della macchina statale. Prendendo le distanze da altri
sindacati, ha sottolineato che uno Stato democratico non ha
bisogno di specialità
o di comparti atipici, ma di rispetto delle leggi dello stato.
La Circolare di de Gennaro ha costituito l’ultimo atto del
Ministero rispetto ad una politica miope perseguita negli ultimi
anni dalla neo-costituenda classe oligarchica:, la carriera
prefettizia. Chi ci dirige si è impegnato esclusivamente a
consolidare posizioni acquisite a livello normativo ed
economico, individuando posizioni organizzative inutili quanto
lucrose e
dimenticando di fatto il personale contrattualizzato,
soprattutto se in forza presso gli Uffici di P.S..
Il
tentativo messo in atto dalla P.S. di occupare anche a livello
normativo spazi che troppo spesso nominalmente sono del
personale civile ai sensi della 121/81, è stato possibile in
quanto la stessa
Amministrazione ha ridotto
al minimo le dotazioni organiche dei civili negli Uffici
di P.S. in particolare per quanto riguarda l’area C. Si è
inoltre consolidato un gap formativo a livello informatico,
mentre la P.S. ha investito soldi sonanti sulla formazione
informatica del suo personale, l’Amministrazione Civile ha
distribuito solo i residui di un Capitolo formazione che
finanzia quasi esclusivamente la SSAI, alveo della carriera
prefettizia e della sua propaganda e formazione.
RdB
ha richiesto meno precarizzazione con conseguente aumento
degli organici, un’effettiva razionalizzazione del
lavoro, che tenga
conto di una maggiore valorizzazione della parte
contrattualizzata dell’Amministrazione Civile dell’Interno a
livello normativo ed economico, meno consulenze esterne , meno
sprechi e più soldi per le buste paga di chi lavora in questo
Ministero, ribadendo il concetto che: uno stato democratico non
ha bisogno di oligarchie, né di specialità presunte per
riconoscere il diritto del dipendente ad una giusta
retribuzione. Una politica di questo genere creerebbe solo
gerarchie e dipendenti senza diritti .
Il
Ministro ha risposto che non si considera un Ministro di
Polizia, bensì
Ministro
di un Dicastero delle garanzie
che intende valorizzare tutte le componenti
dell’Amministrazione nel rispetto della l.121/81 . Alla
fine dell’incontro si è impegnato con un Comunicato Stampa a
ripianare gli organici e a trovare risorse accessorie che ci
auguriamo non confluiscano in un fondo unico troppo
spesso gestito per creare ulteriori clientele.
Abbiamo comunque richiesto che le posizioni espresse dal
Ministro rispetto alla legge 121/81 e alla presenza del
personale civile negli Uffici di P.S. si traduca in una
Circolare da diramare a tutti gli Uffici. Nelle more , invitiamo
il personale a vigilare e ove necessario ad avviare vertenze a
cui presteremo
tutta la nostra assistenza per l’affermazione del ruolo
professionale del
personale civile negli Uffici di P.S.
Roma,
20.1.2005
RdB
Interno
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