Nota al verbale del 31 maggio 2000

Contratto Integrativo Ministero del Lavoro

 

La RdB esprime un giudizio complessivamente negativo in merito al contenuto del Contratto Integrativo di Ministero ed al protocollo d'intesa relativo ai percorsi di riqualificazione del personale. In merito al protocollo d'intesa contenente la programmazione e l5articolazione dei percorsi professionali si ritiene che sono penalizzati i lavoratori del Ministero attualmente inquadrati nell'AREA R di cui soltanto il trenta per cento circa riuscirà a vincere questa lotteria nonostante siano tra quelli più sfruttati da sempre dall'Amministrazione nello svolgimento di mansioni superiori in considerazione soprattutto delle trasformazioni avvenute da anni ormai anche nella pubblica Amministrazione.

Nonostante siano state parzialmente prese in considerazione e siano passate alcune nostre proposte quali il passaggio nella posizione economica C2 degli Ispettori del Lavoro senza che partecipino al corso di qualificazione come era inizialmente previsto, l'Amministrazione e qualche Organizzazione Sindacale, in particolare, hanno modellato il percorso e la procedura relativa al passaggio di livello facendo in modo che comunque passino al livello superiore parenti ed amici, nonostante non svolgano le funzioni previste dal profilo professionale, inventandosi uscite di servizio in quest'ultimo periodo e sporadicamente. Il paradosso è che i loro passaggi di livello saranno pagati con i soldi del Fondo Unico di Amministrazione che appartengono a tutti i lavoratori del Ministero.

Contestualmente si evidenzia una indeterminatezza della definizione della procedura e dell'acquisizione della posizione economica C2 in quanto è previsto il mantenimento del vecchio profilo professionale fino all'esaurimento dello stesso. Evidentemente L'Amministrazione non ha la certezza che si possa mantenere l'impegno che si assume con il protocollo d'intesa, comunque è subordinato all'approvazione della dotazione organica e non si intravedono tempi brevi.

Per gli Assistenti dell'Ispettorato del Lavoro (sconosciuti prima di quell'incontro del 30 marzo 1999, durante il quale la RdB pose il problema relativo al loro giusto inquadramento) si evidenzia una maggiore indeterminatezza per il passaggio di livello dalla posizione economica B3 alla posizione economica C1 in quanto non prevede alcun percorso concretamente preferenziale, quindi nell'incertezza   l'Amministrazione prevede anche per loro il mantenimento, fino ad esaurimento, del vecchio profilo professionale.

Per quanto concerne l'istituzione del profilo di Ispettore di Cooperative, da noi richiesto, così come formulato, è una presa in giro per i lavoratori del Ministero che svolgono questa funzione.

L'esclusione, da questo disegno, degli Ispettori attualmente inquadrati nell'AREA B, che sono coloro che maggiormente svolgono tale funzione non è comprensibile. Come mai, in contro tendenza rispetto al contenimento dei costi che ormai da anni è il chiodo fisso dei vari Governi che si succedono, quest'ultimo compreso, l'Amministrazione preferisce retribuire una diaria giornaliera circa 70.000 lire (una ispezione si effettua in media in quattro giornate, quindi si prevede un compenso di circa lire 280.000, un ispettore che regolarmente svolge tale attività riesce a ricavare circa 700.000 lire ) a fronte del costo mensile di circa 150.000 lire per l'inquadramento in una posizione economica adeguata?

Ciò si può spiegare solo con gli enormi interessi economici e non solo che ruotano intorno al buco nero quale è la Direzione Generale della Cooperazione.

Nonostante le promesse dell'Amministrazione che dietro nostra richiesta avrebbe previsto una riserva di posti per i Lavoratori Socialmente Utili utilizzati dal Ministero nella quota riservata all'esterno in relazione ai percorsi di riqualificazione del personale, non se ne trova riscontro né nel corpo del Contratto integrativo, né nel protocollo d'intesa che prevede la programmazione e l'articolazione dei percorsi professionali.

Per le suddette osservazione ed altre che seguiranno la RdB si riserva di apporre la propria firma sul Contratto Integrativo subordinandola all'esito della consultazione tra i lavoratori del Ministero che l'Amministrazione vorrà favorire.

 

Roma 31 maggio 2000                                                  p. Federazione RdB P.I

                                                                                 Cataldo Di Napoli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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