I REGOLAMENTI PER L'ACCORPAMENTO DEI MINISTERI
In data 9 febbraio 2001 si è
svolto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un incontro tra le
OO.SS. e il Dipartimento della F.P. per l'informativa relativa agli schemi dei
regolamenti per l'accorpamento dei ministeri.
Sono stati presentati gli
schemi di regolamento di organizzazione dei ministeri di cui al decreto
legislativo 300.
Tutto ciò che era stato già
delineato dalla legge 59/97 e quindi la radicale trasformazione
dell'organizzazione di pezzi importanti dello Stato sta andando verso la sua
definizione.
Tra i ministeri coinvolti in questa trasformazione,
come sapete, c'è il Ministero del Lavoro che accorpato al Ministero della
Salute e al Ministero per la solidarietà sociale, si chiamerà MINISTERO DEL
LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI e sarà suddiviso in quattro
dipartimenti:
a)
dipartimento
per l'ordinamento sanitario;
b)
dipartimento
della salute umana e sanità veterinaria;
c)
dipartimento
per le politiche del lavoro e dell'occupazione e tutela dei lavoratori;
d)
dipartimento
delle politiche sociali e previdenziali.
Il Dipartimento per le
politiche del lavoro e dell'occupazione e tutela dei lavoratori e sarà
costituita da cinque Direzioni Generali:
a)
per
l'impiego, l'orientamento e la formazione;
b)
degli
ammortizzatori sociali e degli incentivi all'occupazione;
c)
della
tutela delle condizioni di lavoro;
d)
per
le reti informative e osservatorio del mercato del lavoro;
e)
degli
affari generali, risorse umane e attività produttive.
Come si nota manca la
Direzione Generale della Cooperazione che sarà incorporata nel ministero ATTIVITA'
PRODUTTIVE nel Dipartimento per le imprese.
La dotazione organica
complessiva del costituendo Ministero sarà determinata dalla somma delle
dotazioni dei tre Ministeri.
In prospettiva si delinea un
ruolo unico del personale dipendente nel quale confluirà il personale
proveniente dai diversi Ministeri.
La Direzione Generale della
Cooperazione farà parte, secondo lo schema di regolamento, del Ministero delle
attività produttive che a sua volta da quattro Dipartimenti:
a)
dipartimento
per le imprese;
b)
dipartimento
per l'internazionalizzazione;
c)
dipartimento
per le reti;
d)
dipartimento
per il mercato.
La Direzione Generale della
Cooperazione è inserita nel Dipartimento per le Imprese svolge le funzioni di
competenza del Ministero nei vari ambiti, tra cui l'attività di vigilanza
ordinaria e straordinaria sulle Cooperative e i rapporti con gli Uffici
Territoriali di Governo in relazione all'attività di vigilanza.
Gli schemi di regolamento di riorganizzazione dei ministeri non tengono
in alcuna considerazione quelli che sono i diritti e le aspettative dei
lavoratori che ancora una volta sono soggetti passivi delle trasformazioni in
atto.
Infatti non si parla in alcun modo dei percorsi di riqualificazione del
personale, dei diversi Contratti Integrativi e della loro applicazione nel
contesto della nuova riorganizzazione, dei diversi importi dei relativi Fondi Unici di Amministrazione,
ecc.
Come non si parla degli attuali Ispettori di Cooperative soprattutto in
relazione alla mancata riqualificazione degli Ispettori inquadrati attualmente
nei livelli IV-V e VI.
Si assiste all'ulteriore
smembramento dei compiti del Ministero del Lavoro iniziato negli anni scorsi
con il decentramento delle funzioni relative alle politiche del lavoro e con il
trasferimento del personale agli EE.LL.
UFFICI TERRITORIALI DI GOVERNO
L'Ufficio Territoriale di
Governo è una struttura periferica del Ministero dell'Interno da cui dipende.
Esercita le funzioni e i
compiti di livello periferico del Ministero delle Attività Produttive, del
Ministero del Ministero Infrastrutture e Trasporti, del Ministero del lavoro
salute della salute e politiche sociali e mantiene inalterate tutte le funzioni
di competenza delle Prefetture.
Da una attenta lettura dello
schema di decreto appare chiaro che l'intero impianto è volto
all'organizzazione dell' U.T.G. ed ai
suoi poteri, mentre al contempo è molto
scarno per ciò che riguarda i compiti specifici in relazione agli Uffici
Periferici dei predetti Ministeri.
In ogni caso, nonostante la
genericità, a rigore sembrerebbe che tutto ciò che concerne le D.P.L. restando
nel nostro campo (quindi dalla vigilanza al settore maternità, agli
extracomunitari, alle vertenze, ecc.) - ma la stessa valutazione riguarda gli
altri pezzi coinvolti - passi sotto il controllo / coordinamento del Prefetto /
Potestà. Così come per ciò che concerne la vigilanza delle Soc. Cooperative.
In tutto l'impianto, a nostro avviso, traspare oltre all'evidente
controllo e al ruolo accentratore da parte del Prefetto, anche l'ulteriore e
definitivo smantellamento del Ministero del Lavoro. Infatti così come il
decentramento delle politiche attive del lavoro agli EE.LL. si inserisce
all'interno del processo di liberalizzazione e privatizzazione del mercato del
lavoro, anche la costituzione dell' U.T.G., nonostante la dipendenza del
Ministero dell'Interno, va verso una forma di federalismo che stravolge la
stessa Costituzione dello Stato democratico riportando di fatto il Paese a prima
del 1861.
Lo schema di decreto non
contiene alcun riferimento relativo al personale ed alle problematiche ad esso
connesse.
In modo coatto tutto il personale degli Uffici Periferici viene coinvolto in questo processo di
smembramento senza possibilità di scelta; in merito riteniamo che il personale
debba poter optare se passare agli Uffici Territoriali di Governo o rimanere
presso il Dipartimento per le Politiche del Lavoro.
ALTRE NOTIZIE RELATIVE AL PERSONALE DEL MINISTERO DEL LAVORO
DOTAZIONE ORGANICA
Recentemente
l'Amministrazione ci ha sottoposta una nuova proposta di dotazione organica
perché quella presentata nel mese di agosto 2000 non è di gradimento delle
autorità di controllo.
Pertanto non essendoci
attualmente una dotazione organica approvata i processi di riqualificazione del
personale sono fermi.
Sono state apportate delle
modifiche sui numeri con un totale negativo per gli Uffici periferici e
positivo per gli Uffici dell'Amministrazione Centrale.
Infatti sono previsti 190
Coord. Amm.vi ( IX ) in meno; 29 Ispettori Coord. (IX) in meno; 191 Funzionari
Amm.vi (VIII) in meno; 693 ISPETTORI DEL LAVORO (VIII) in meno; 89 Coll.ri Amm.vi (VII)
in meno;
68 Accertatori del lavoro
(VII) in meno; 782 Ass.ti Amm.vi (VI) in più; 231 Coadiutori (IV)
in meno; 67 ausiliari (III) in meno.
In merito alcune
considerazioni sono doverose:
a) Da una parte si sbandiera
in Finanziaria l'autorizzazione ad
assumere 1000 Ispettori del Lavoro ( cifra
comunque irrisoria a fronte dell'elevato numero di infortuni, spesso
mortali, sul lavoro e dell'enorme evasione contributiva) dall'altra nella
dotazione organica aggiustata si
decurta di circa 700 unità il personale ispettivo.
Ciò significa che non
saranno assunti i mille ispettori di cui sopra.
b) Nonostante le rassicurazioni
da parte dell'Amministrazione permane il fondato dubbio sul passaggio
contestuale alla posizione economica C2 di tutti gli Ispettori che svolgono
tale funzione.c) Per il resto è chiaro che alle decurtazioni suddette
corrisponde un minor numero di lavoratori in meno che sarà coinvolto nei
processi di riqualificazione.
d) Il dato positivo relativo
ai 782 Assistenti amministrativi in più va visto in prospettiva negli anni a
venire ( non riguarda la riqualificazione prevista dall'attuale Contratto
Integrativo.
FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONE
E' attualmente in
discussione il F.U.A. relativo agli anni 2000 e 2001.
Per quanto riguarda il 2000
essendo un esercizio finanziario trascorso e non essendoci stata una
programmazione specifica delle attività a monte, proponiamo di ripartire tutta
la somma, una volta retribuite le posizioni di responsabilità e le indennità
varie a tutto il personale in considerazione delle giornate di presenza.
Innanzitutto ciò significa
non assegnare alcuna percentuale da gestire in proprio al Dirigente
dell'Ufficio.
Chiediamo una rivalutazione
economica di quelle indennità che sono invariate da anni.
Chiediamo che la
"posizione di responsabilità" di reggente di Divisione o reggente di
D.R.L.e D.P.L. sia retribuita con il fondo dei dirigenti, trattandosi di una
funzione dirigenziale, quindi non con il F.U.A. del personale dipendente.
Inoltre riteniamo i posti dati in reggenza debbano essere assegnati ai
Dirigenti, che non sono pochi e che hanno recentemente ottenuto un aumento della
retribuzione che va dai 17 agli 80
milioni l'anno.
Per quanto riguarda il 2001
la discussione è avviata e quanto prima vi daremo ulteriori informazioni.
CODE CONTRATTUALI relative al CCNL COMPARTO MINISTERI stipulato
il 16. 2. 1999
Recentemente è stato
sottoscritto il CCNL Integrativo del Personale del Comparto Ministeri e si
applica a tutto il personale del Comparto Ministeri il cui contratto è stato
stipulato il 16.2.1999.
Contiene disposizioni in
merito quello che è il rapporto di lavoro in tema di:
diritti sindacali; mobilità;
aspettative; congedi vari; rapporto a termine; fornitura di lavoro temporaneo;
lavoro part-time; trattamento economico ecc.
Il tutto va ad integrare il
CCNL di Comparto 1998-2001.
IL TESTO COMPLETO LO POTETE TROVARE SUL SITO delle
RAPPRESENTANZE SINDACALI DI BASE www.rdbcub.it
(settore Pubblico Impiego / Statali) - e-mail: rdbstato@rdn.it
/ federazione@rdbcub.it
TROVERETE,INOLTRE, ALTRO MATERIALE SINDACALE, ANALISI ECONOMICHE E SOCIALI
DI UN SINDACATO ANTAGONISTA CHE LOTTA CONTRO LE LOGICHE DELLE COMPATIBILTA'
ECONOMICHE.
Roma 23 febbraio 2001 Federazione
RdB P.I. - Coord. Min.Lavoro