LA
PROFESSIONALITA’ E’ UN’OPINIONE ! LA MATEMATICA, NO!! ( A proposito della graduatoria per i B3 SUPER e non solo!) |
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Ci fa piacere
constatare, all’indomani della pubblicazione della graduatoria nazionale
provvisoria per l’attribuzione di n. 870 sviluppi economici super “B3”, che gli accordi stipulati, dall’Amministrazione
con i sindacati firmatari del CCNI (CGIL, CISL E UIL), in merito ai criteri per
la formazione della citata graduatoria, abbiano inderogabilmente stabilito il
principio che, per quanto riguarda la riqualificazione,… la professionalità
dei nostri
colleghi sia una mera opinione!
Infatti, come ciascuno potrà rilevare dopo una rapida
scorsa dell’elenco dei nominativi in “gara”, nonché della posizione di
centinaia di essi ..”dentro
o fuori dai giochi”…,
il dato di fatto evidente è quello che…. in un futuro ormai prossimo, una
parte consistente di lavoratori con anzianità risibili percepirà uno stipendio
superiore rispetto ad un numero pari, se non maggiore, di colleghi con decenni
di esperienza.
Come sia potuto accadere tutto questo non è certo un
mistero per chi, come questa O.S., denuncia da anni gli effetti nefasti, della
scelta di criteri
altamente discriminanti nei
confronti dei lavoratori tutti, e in particolar modo di quelli che da più tempo
operano nel Ministero.
La RdB, rifiutandosi di firmare quegli accordi, ha
sostenuto, da sempre, che il principale criterio per la determinazione della
professionalità acquisita debba essere l’anzianità di servizio. Quale
criterio, infatti, risulta più oggettivo della esperienza acquisita sul campo
dai lavoratori che in un determinato profilo, in quelle date mansioni operano da
un ventennio o
anche più ??
Vogliamo fare un esempio banale !?!
Gli Ispettori del Lavoro, assunti con regolare concorso in
questi ultimi anni, tutti muniti di Laurea in Legge, sono stati istruiti ed
instradati nel lavoro anche dagli Addetti alla Vigilanza, alcuni dei quali
sprovvisti sì persino del diploma (a suo tempo non era richiesto per
l’assunzione), ma che sicuramente hanno acquisito nel tempo una
esperienza e una professionalità tale da permettergli di espletare, con
buona pace delle carenze dell’Amministrazione, ogni giorno le funzioni
degli ispettori stessi !?!
Di questi esempi, per noi banali, potremmo come si dice
farne ancora molti…
E’ paradossale che l’Amministrazione non riconosca agli
addetti alla vigilanza, escludendoli dalla graduatoria per i B3 super, un
ulteriore punteggio in considerazione della loro ricollocazione nella posizione
economica C1. Tale inquadramento è, infatti, previsto dal contratto integrativo
grazie alla battaglia condotta con determinazione dalla RdB.
Quindi la professionalità deve misurarsi, secondo
l’Amministrazione e i sindacati, attraverso i corsi di formazioni, il
cui accesso è stato negato ai più e concesso a pochi.
La scandalosa valutazione dei corsi introdotta dai
sindacati firmatari del contratto integrativo, ed i cui partecipanti sono stati
quasi sempre individuati secondo i soliti canali clientelari, permette
l’esclusione di moltissimi lavoratori con decenni di professionalità sulle
spalle.
La professionalità passa, sempre per lor signori,
attraverso il
titolo di studio, anche quando quel particolare titolo, come la laurea, non è
stato mai richiesto per l’accesso in quell’area professionale.
La professionalità passa attraverso le
mansioni superiori svolte e “formalmente conferite”, solo ad alcuni.
Insomma la professionalità diventa un’opinione,
documentata sì, ma sempre un’opinione!
E, a questo punto, per i poveri colleghi (sempre
quelli che da decenni lavorano per questo Ministero) entra in ballo la matematica che invece, come tutti ben
sanno, è per definizione “scienza esatta”…e qui iniziano i dolori!!
Dalla matematica non si sfugge, la matematica è una roba
fredda e asettica, non ha rispetto per niente e per nessuno e, messa in pratica
nel modo sbagliato, qualche volta può far anche male.
Ad esempio la matematica può far sì che attribuendo agli
anni di anzianità un punteggio risibile e, di contro, attribuendo, invece, al
titolo di studio, sommato ai corsi, sommato alle mansioni conferite, etc… un
punteggio non equo rispetto all’anzianità, un lavoratore con trent’anni di servizio,
esperienza e professionalità sia escluso dall’attribuzione della B3 super
mentre il suo prossimo collega, magari compagno di stanza, con un terzo
dell’anzianità +
la partecipazione a diversi corsi + la laurea abbia, invece, diritto
alla retribuzione immediatamente superiore.
Mi sembra già sentire sussurrare da qualcuno in malafede
che queste affermazioni potrebbero scatenare una lotta fra poveri…niente di più
sbagliato!!
La lotta fra poveri l’hanno scatenata coloro i quali da
anni vendono fumo sulle macerie di una riqualificazione, strombazzata come
panacea di tutte le ingiustizie perpetrate ai danni di lavoratori, e poi
realizzata con modalità e criteri tali da causare danni irreparabili a quei
lavoratori che da un quarto di secolo prestano servizio in questa
Amministrazione.
Oggi di questa guerra se ne vedono i risultati!
Molti colleghi anziani e non solo, con esperienza e
professionalità indiscutibile, ne escono con le ossa rotte, senza poter neanche
intravedere, in un prossimo futuro, la luce di un’ opportunità che li
risarcisca dal torto appena subito, restituendogli quella dignità di lavoratore
che, in alcuni casi, solo il riconoscimento di un pieno diritto negato può
restituire.
Teniamo a ricordare che l’attribuzione della super è
esclusivamente uno sviluppo economico e non già un inquadramento nelle
posizione superiore con tutti i vantaggi che questo comporterebbe.
Provando, quindi, a comporre una graduatoria diversa basata solo ed
esclusivamente sull’anzianità di servizio come sarebbe stato logico fare e
come questa O.S. sostiene da quattro anni, il
risultato che si sarebbe ottenuto sarebbe stato l’attribuzione della super a
tutti i 788 colleghi compresi nelle decorrenze giuridiche tra 1.1.78 a tutto
l’anno 1987, con l’avanzo di 82 posti a disposizione per coloro i quali sono
stati inquadrati nella prima parte dell’anno 1988!!!!
Ma il problema non è questo! O meglio, non solo! Il
problema è che alla fine dei giochi il dato più evidente della
riqualificazione in atto rimane quello di una operazione che lascia nel
dimenticatoio la stragrande maggioranza dei lavoratori appartenenti all’area B
(solo il 30/35% di questi saranno, infatti, riqualificati). Le motivazioni che
muovono tali operazioni non sono casuali ma appartengono alla logica di chi dopo
essersi servito per decenni dell’esperienza dei colleghi oggi mette da parte
molti di loro con il classico calcio nel sedere e …buona notte ai suonatori!
Le responsabilità, d’altronde, appaiano manifeste in virtù del fatto che le
OO.SS firmatarie del Contratto Integrativo hanno condiviso tale logica
approntando insieme all’Amministrazione e di seguito approvando coi successivi
accordi i criteri con i quali tali operazioni dovevano essere compiute.
CHI
SONO DUNQUE GLI APPRENDISTI STREGONI?? QUELLI CHE DA QUATTRO ANNI DENUNCIANO CON
AZIONI, SCIOPERI, PRESIDI I DANNI PRODOTTI DALL’APPLICAZIONE DI QUESTO
CONTRATTO INTEGRATIVO!?! O COLORO I QUALI CON ARTIFIZI, ACCORDI CAPESTRO E
RAGGIRI HANNO FATTO INTENDERE AI LAVORATORI QUALCOSA CHE NON E’ ?!?
CHIEDIAMO
AI LAVORATORI UN ATTO DI COERENZA!!
Roma, 27 gennaio 2004
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