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Abbiamo
ricevuto, da parte dell’amministrazione, l’informazione che
l’amministrazione stessa sta provvedendo alla ripartizione delle
risorse del FUA 2003 tra gli uffici e che, pertanto, verranno
convocate a breve le oo.ss. per la definitiva sottoscrizione
dell’ipotesi di accordo sul FUA 2004. Non
solo ci eravamo rifiutati di sottoscrivere il frettoloso accordo
natalizio del
19/12/2003 ma avevamo anche presentato all’amministrazione migliaia
di firme di lavoratori che sostenevano la nostra proposta di
distribuzione di una parte congrua del FUA a tutti i lavoratori, come
una sorta di 14a mensilità, trovando in
questa proposta il muro eretto soprattutto dalle altre organizzazioni
sindacali. Sosteniamo infatti, da anni, l’insorgere di una vera e propria questione salariale, dovuta all’applicazione dell’accordo di luglio ’93 sulla politica dei redditi, sottoscritto da CGIL, CISL e UIL. Si è ormai giunti alla cancellazione della contrattazione per veri aumenti contrattuali ed assistiamo periodicamente al rituale di finanziamenti inferiori alla stessa inflazione “programmata”, comprendendo in questi stanziamenti sia gli aumenti stipendiali sia il Fondo per la “produttività”. Il
Fondo Unico di Amministrazione è quindi parte del complessivo reddito
dei lavoratori e deve essere utilizzato per recuperare almeno parte
della perdita del potere d’acquisto dei salari. L’ultimo
accordo sul Fondo Unico di Amministrazione, che prevede la gestione da
parte delle RSU e dell’Amministrazione del totale importo assegnato,
rappresenta una falsa e
fuorviante applicazione della democrazia,
ipotizzando l’assegnazione di un giusto ruolo alle RSU. Con
questi criteri, una sorta di rottura
del principio di tutela unica per tutti del contratto nazionale,
si determina la possibilità ed il rischio che, dove
non sia presente una RSU realmente indipendente dall’Amministrazione
ed una attiva e combattiva coscienza sindacale, l’assegnazione
dell’importo del FUA avvenga con criteri puramente discrezionali. Quanto questo
pericolo sia concreto e reale lo dimostra in pieno il comunicato della
Federazione PI Abruzzo, che alleghiamo,
sulla grave e sconfortante conduzione della contrattazione
decentrata presso la DPL di Pescara.
Se poi l’amministrazione ha necessità di modificare la propria macchina
organizzativa con “progetti innovativi”, ne reperisca i relativi
stanziamenti economici, senza servirsi dei soldi dei lavoratori. Il
nostro obiettivo primario rimane l’istituzione della 14a mensilità,
presente nella piattaforma per il rinnovo del prossimo biennio
economico |
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