CORSI DI RIQUALIFICAZIONE ED ESAMI PER L’ACCESSO A B3 
SANTA NEGA
ovvero: strategia e pratica della mistificazione


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E’ inutile che vi affanniate a cercare sui calendari il mese e il giorno in cui cade la ricorrenza dedicata a Santa Nega.

Quella di cui stiamo parlando non è uno dei tanti martiri cristiani sacrificati in un lontano passato, colpevoli solo di aver abbracciato un credo diverso da quello professato dal potere di allora, bensì  trattasi, molto più prosaicamente, di un personaggio fantastico, radicato nella tradizione romana e che viene invocato dai bambini in situazioni di “emergenza familiare”.

Cerchiamo di spiegare meglio: quando uno dei nostri figli o nipoti ne combina una delle sue (sottrazione di caramelle, mani nel vaso della marmellata o distruzione di suppellettili varie), interrogato in merito all’accaduto, onde evitare una possibile, probabile punizione, addurrà spiegazioni al limite del credibile, negherà completamente e contro ogni evidenza…., appunto, come è uso dire a Roma : “…..si voterà a Santa Nega !!”.

Spesso tutto finisce con un rimbrotto e un mezzo sorriso, tanto sono fantasiose ed allo stesso tempo teneramente ingenue le bugie dei bambini: insomma a loro si perdona proprio tutto!

Or dunque in merito agli sdegnati comunicati prodotti, in questo ultimo periodo, peraltro in ordine sparso e spesso in contrapposizione gli uni con gli altri, da  CGIL, CISL e UIL relativi alla gestione dei processi di riqualificazione  ed in particolare, ai colloqui sostenuti dai colleghi per l’accesso alla qualifica funzionale B3, la strategia adottata da quest’ultimi pare essere la stessa messa in pratica dai marmocchi, cioè quella in sostanza…di votarsi a Santa Nega.

Il risultato è una sorta di gara a chi….. le spara più grosse !!

Infatti le predette OO.SS. dopo aver “ampiamente discusso”, condiviso e approvato, di comune accordo con l’ Amministrazione, i criteri altamente discriminanti che hanno dato luogo alla formazione della graduatoria summenzionata ed…. alla luce degli incredibili “risultati conseguiti”, (vedi l’ esclusione di centinaia di colleghi con alle spalle dai 20 ai 35 anni di servizio e relativa professionalità acquisita, nonché degli alti livelli di selezione oggi applicati dalla commissione al fine di eliminare la fastidiosa eccedenza costituita dai  circa 450 lavoratori per forza di cose destinati ad altri “cent’anni di solitudine” e di mansioni superiori svolte e mai riconosciute), ora, annaspando nella palude del malcontento,  e per trarre fuori “braghe e pantaloni”, corrono ai ripari addossando ad altri responsabilità che con altri hanno  da sempre e spesso  volutamente ed acriticamente condiviso.

La stessa strategia,  peraltro, non nuova, era già stata messa in atto all’indomani della pubblicazione della graduatoria relativa all’accesso al profilo professionale B3, allorquando, in uno sconcertante comunicato unitario sempre gli stessi (CGIL, CISL e UIL), indicavano come causa di tutti i mali una circolare dell’Amministrazione che, tra le altre cose, stabiliva quali fossero i profili professionali demandati all’attività di sportello; a cui faceva seguito  altro comunicato, dove si andava ben oltre, adducendo la responsabilità  del presunto papocchio della graduatoria definitiva nientemeno che …all’errata applicazione da parte della commissione dei criteri stabiliti in sede di CCNI (SIC !!!)

E non è finita qui, nel recente passato, invece, a queste ed altre amenità si sono aggiunti, strada facendo, infuocati comunicati dove si sostiene udite, udite :

1)    (CISL) l’applicazione, da parte della commissione esaminatrice, del 18 “politico”! (Ma il 18 politico, di sessantottina memoria, non serviva a promuovere tutti ?!) Questa è davvero bella! La classica invocazione a Santa Nega! Una “boutade” che non ha nulla a che vedere con l’integrativo sottoscritto dalla Cisl che non serve a niente e a nessuno, tanto meno a salvare l’onorabilità dei lavoratori gran parte dei quali sarà comunque sacrificata sugli altari di una presunta quanto pretestuosa meritocrazia.

2)    (CGIL) la necessità di garantire l’imparzialità dello svolgimento dei colloqui attraverso il “presidio militante” di prodi sindacalisti: che a sprezzo di ogni pericolo “vigilano” soggiornando nella sala-esami guardando, possibilmente in cagnesco, i membri della commissione. La presenza dei sindacalisti di cui sopra servirà forse a garantire tutti quei colleghi colpevoli di non aver avuto la possibilità di accedere ai corsi di formazione, di essere vissuti in un epoca nella quale la scolarizzazione si fermava alla licenza media, costretti a dover operare da decenni svolgendo mansioni superiori mai riconosciute; oppure, forse, sarà utile a quei circa 450 lavoratori, vittime della “immane sfiga” determinata dalla selezione studiata a tavolino e ratificata dagli accordi tra Amministrazione e sindacati firmatari della contrattazione integrativa già quattro anni or sono: 450 circa che comunque, alla fine dei giochi, saranno destinati ad essere bollati come “non idonei” ?!?;

3)     (CGIL, CISL e UIL tutt’insieme appassionatamente) la improvvida gestione dei corsi da parte dell’ Amministrazione che stenta a comunicare alle OO.SS. i tempi, i luoghi, le modalità e quant’altro al fine di dare la corretta informazione ai colleghi !!!  Come se fosse questo il problema !! Ma lor signori credono, forse, che i dipendenti del Ministero del Lavoro continueranno per molto ancora a prendere lucciole per lanterne ?!? Nel corso del prossimo integrativo si racconterà ancora loro la storiella della mancanza delle risorse e della impossibilità di attuare la completa riqualificazione di tutto il personale attualmente escluso quando ormai è ben noto a tutti quanti miliardi di vecchie lire vengono dilapidati dall’Amministrazione in corsi e consulenze esterne, propagande, pubblicità e quant’altro?

La verità è che le OO.SS. che hanno determinato l’esclusione di migliaia di lavoratori dai processi di riqualificazione si trovano, oggi, costrette, al fine di indorare la pillola ai lavoratori delusi e inc…zz..ti, a rispolverare proposte tardive e demagogiche utili solo all’imminente campagna elettorale per il rinnovo delle RSU.

Sarebbe molto più onesto che queste stesse, dopo la debacle annunciata, assumessero formale impegno con i lavoratori di adoperarsi sul tavolo del prossimo integrativo affinché tutti i colleghi, attualmente esclusi dai processi di riqualificazione, possano, in un prossimo futuro, ottenere il doveroso riconoscimento di un passaggio di livello. 

La RdB è l’unico sindacato che denuncia da quattro anni, attraverso documenti, comunicati, scioperi, presidi, la pericolosa inadeguatezza degli accordi del 2000; accordi che non ha voluto a suo tempo sottoscrivere nella consapevolezza della esclusione di migliaia di lavoratori dai processi di riqualificazione. Ci batteremo, ancora, e con più forza assicurando una continua e corretta informazione ai colleghi in merito a tutte le posizioni che saranno assunte sui tavoli delle trattative, al fine di verificare con i lavoratori le reali intenzioni, al di là dei recenti  sterili e tardivi ripensamenti ad uso proprio, delle suddette organizzazioni sindacali.

Roma 31 maggio ’04

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