|
|||||||||||||
Con
l’emanazione, da parte dell’amministrazione, della graduatoria
definitiva per l’assegnazione delle 870 posizioni economiche B3super,
siamo stati subissati, come era prevedibile, da decine e decine di
telefonate da parte dei colleghi, comprensibilmente sdegnati di fronte
all’ennesima lotteria, che continuano a chiamare graduatoria, sfornata
in applicazione di quel contratto integativo che ha visto la luce
nell’ormai lontano anno 2000. Sull’argomento abbiamo in passato
espresso ripetutamente la nostra posizione e le nostre valutazioni,
ultimamente con una serie di documenti: La
riqualificazione delle beffe. La graduatoria provvisoria B3 super La
professionalità è un’opinione, la matematica no!! La
questione salariale. Le posizioni super Pubblicati il 18 ed il 31 gennaio 2004 e reperibili sul nostro sito
all’indirizzo www.stato.rdbcub.it/sommario_lavoro.html Forse
è opportuno fare il punto della situazione.
Le posizioni
super nascono con il CCNL 1998/2001, dove all’art. 17 si prevedeva uno
sviluppo economico, denominato super, per le posizioni A1, B3, C1 e C3. Nel
riquadro a fianco abbiamo riportato il comma 2 dell’art. 17 di quel
contratto dove viene indicata l’”ispirazione” che i contratti
integrativi dovranno seguire per attribuire le posizioni super. Ci
ricordiamo tutti del famigerato e mai abbastanza vituperato fondino. Il
contratto del 98 abolisce il fondino e si inventa le posizioni super. All’epoca
avevamo manifestato tutta la nostra contrarietà all’introduzione delle
posizioni super valutandole come una ingiustificata divisione e
frammentazione dei lavoratori di cui non se ne sentiva la necessità. Con
il Contratto integrativo di Ministero del 2000 (che ci siamo rifiutati di
sottoscrivere), i sindacati che “concertano” stabilivano che con
l’entrata in vigore delle nuove dotazioni organiche (2001), i
contingenti di personale cui attribuire le posizioni super “sono
determinati ogni anno, in sede di contrattazione nazionale del Fondo Unico
di Amministrazione, tenendo conto delle disponibilità finanziarie”,
e che “l’individuazione
del personale a cui attribuire gli sviluppi economici “super”,
viene effettuata ogni anno, d’intesa
con le OO.SS., in base a graduatorie nazionali” che “restano
valide e aperte fino al 31 dicembre dell’anno
per il quale sono state predisposte.” Con
l’accordo del 13 giugno 2001 individuavano un contingente di 870
posizioni B3super, 150 A1S e
375 C3S. Il
29 novembre 2001 veniva pubblicato il Decreto Dirigenziale con il quale si
riteneva “di
dover procedere all’attivazione delle procedure per l’individuazione
del personale cui attribuire gli sviluppi economici “super” per
l’anno 2001”. Fin
qui per quanto riguarda le procedure: un “papocchio” di trasparenza.
A fianco
comunque il testo dell’art. 6 del Contratto Integrativo che introduceva
le posizioni super nella nostra amministrazione. Per
quanto riguarda invece i criteri cui “ispirarsi” nella formazione
della graduatoria, avevamo proposto l’anzianità di servizio, se
proprio non si poteva fare a meno di introdurre le posizioni super, come unico
criterio di determinazione della graduatoria. Proposta che, se accolta, avrebbe
probabilmente creato oggi molte meno “frizioni” tra i lavoratori. Proposta
ovviamente subito bocciata dagli “esperti e professionisti” della
contrattazione ispirati invece da una marmellata di criteri con
l’obiettivo di giungere … a differenziare economicamente lavoratori
che svolgono identiche mansioni. Ma
come vengono finanziate le posizioni super? Ovviamente
non si tratta di ulteriori finanziamenti. Ci
si inventa un meccanismo di differenziazione, lo si chiama super (?!) e si
prelevano soldi dal FUA per finanziarlo, si utilizzano cioè i
finanziamenti di tutti i lavoratori. Dal
2001 ad oggi sono stati infatti accantonati dal FUA quasi 9 milioni di
Euro (oltre 17 miliardi), denaro che noi tutti, compresi i B3, gli A1 ed i
C3, non ci ritroviamo più nelle tasche. Si
diceva: siamo contrari ad un meccanismo di divisione artificiosa dei
lavoratori. Ma
si sa noi facciam teoria. Qual
è la triste realtà oggi? A prescindere dalle ulteriori divisioni create
a monte, avevamo ieri il personale B3 unanimamente in fermento per essere
stato escluso dai percorsi di riqualificazione. Abbiamo
oggi il personale B3 spaccato a metà, che si guarda in cagnesco perché
pur ritrovandosi alla stessa scrivania a svolgere le stesse identiche
mansioni, uno è super, l’altro … normale. Come
abbiamo detto in passato, la struttura legale RdB è a disposizione di
tutti i colleghi che vogliono tutelare la loro posizione, anche se
riteniamo non più possibile essere costretti a rincorrere l’aleatorietà
di un’aula di tribunale per vedere riconosciuti i propri diritti. Noi
non riteniamo che lo scopo di un sindacato sia quello di firmare accordi,
se così fosse sarebbe sufficiente assumere un avvocato. Riteniamo che lo
scopo di un sindacato sia quello di tutelare gli interessi generali di
tutti i lavoratori nella salvaguardia delle singole specificità. Per
questo continueremo a batterci, ed a cercare il maggior consenso
possibile, per accordi che unifichino il mondo del lavoro e ad opporci ad
accordi concertativi che conducono alla frammentazione e divisione dei
lavoratori. Con l’avvio della contrattazione sul nuovo
integrativo, invitiamo fin da subito i lavoratori alla mobilitazione a
sostegno della nostra piattaforma, affinchè non si ripetano gli sconci
del vecchio integrativo. Roma
11 settembre 2004 |
|||||||||||||
|