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Incontro 10 febbraio

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Si è svolto ieri  l’incontro deciso durante la riunione del 13 ottobre scorso  per la risoluzione  di alcune problematiche legate al contratto integrativo vigente, tra cui quella relativa agli addetti alla vigilanza, per i quali è attualmente previsto un percorso di riqualificazione attraverso lo strumento del corso – concorso per accertatore del lavoro (inquadramento in C1) che, di fatto, non prevede un corretto  inquadramento, dal momento che la funzione ispettiva è collocata nella posizione economica C2.

L’ordine del giorno, come avevamo preannunciato nel comunicato precedente , era il seguente:

percorsi di riqualificazione

§         accesso a C3 - l’Amministrazione prevede l’inizio delle prove d’esame orientativamente per il mese di giugno  e la pubblicazione della graduatoria presumibilmente avverrà entro il mese di settembre;

§         passaggio a tecnico informatico - il corso inizia il 7 marzo, si prevede l’inizio dei colloqui ad        aprile, la graduatoria a maggio e l’inquadramento prima dell’estate;

§         passaggio a B1- la pubblicazione della graduatoria è prevista per il mese di giugno;

§         passaggio a B2- la pubblicazione delle graduatoria è prevista per il mese di giugno;

§         passaggio a C1 esperto informatico – è prevista la pubblicazione della graduatoria entro maggio, il corso, secondo l’Amministrazione, si svolgerà a giugno e le prove orali si terranno a settembre;

§         accertatore del lavoro – è prevista la pubblicazione della graduatoria nel mese di giugno e il corso di formazione sarà attuato, a livello regionale, entro il mese di ottobre;

per tutti i percorsi è previsto, secondo l’Amministrazione, l’inquadramento dei lavoratori che supereranno la selezione  entro il mese di dicembre.

Piano di formazione 2005

Ci è stata presentata una bozza del piano di formazione che, secondo l’Amministrazione,  risponde alle esigenze evidenziate dagli uffici periferici, mentre non è stato ancora definito un piano relativo all’attività ispettiva e alla vigilanza sul lavoro.

E’ previsto uno stanziamento di circa 795.000 euro, da cui dovranno essere accantonati sia   la somma prevista  per i percorsi di riqualificazione, circa 500.000 euro e sia il 20 per cento, ovvero 159.000 euro, da destinare ai dirigenti. Pertanto, come si può ben vedere, resta ben poco da destinare effettivamente a tutto il personale.

Sulla formazione ci siamo aggiornati ad una prossima riunione.

Addetti alla vigilanza

Ritorniamo ora a quanto discusso circa il problema degli addetti alla vigilanza. La RdB ha ribadito la posizione espressa da sempre ovvero:

§         inquadramento in C2 in considerazione delle funzioni svolte

§         passaggio di tutti gli addetti alla vigilanza che svolgono effettivamente la funzione ispettiva

§         individuazione di un percorso che garantisca il passaggio a tutti gli addetti alla vigilanza “operativi”, indipendentemente dal possesso del titolo di studio.

Su questa proposta abbiamo invitato l’Amministrazione e le altre Organizzazioni sindacali a confrontarsi per trovare una soluzione al problema. C’è stata una discussione approfondita, a tratti anche animata. Francamente ci aspettavamo una presa di posizione forte da parte della Cgil,  che si muovesse nell’ottica della richiesta di un giusto inquadramento, in considerazione delle funzioni effettivamente svolte e non soltanto derivante da quel decreto legislativo 124 che depotenzia, di fatto, l’efficacia dell’attività di vigilanza.

E’ da dire che dopo la propaganda elettorale, concretizzatasi con le elezioni di novembre,  principalmente Cisl e Uil, hanno modificato nettamente l’ipotesi e la volontà di risolvere concretamente la questione “addetti alla vigilanza” che ostentavano nei loro comunicati pre – elettorali.

Continuano infatti a ritenere giusto, nonostante le evidenti problematiche emerse,  il percorso individuato con il contratto integrativo; e, alle nostre rimostranze in merito alla mancata certezza del passaggio di livello a seguito di un percorso che doveva essere esclusivamente rivolto agli  addetti alla vigilanza, in considerazione della funzione  che svolgono, Cisl e Uil hanno dichiarato che il suddetto percorso, “dopotutto”, prevede delle garanzie che si sostanziano nel punteggio di  0.20, per lo svolgimento della funzione stessa. Anzi, secondo la Uil è da accelerare l’attuale percorso prima che venga attuato il nuovo ordinamento professionale, quel vergognoso, come ampiamente già abbiamo denunciato in precedenza,  ordinamento professionale voluto e licenziato dalla commissione paritetica prevista dal CCNL, tra i cui  sottoscrittori c’è anche la Uil.

La posizione dell’Amministrazione, guarda caso, è la stessa di quella rappresentata da Cisl e Uil.

A dimostrazione della bontà delle proprie tesi ha evidenziato le  sentenze che non hanno riconosciuto l’inquadramento richiesto dai lavoratori, ritenendo addirittura “folli” e infondate le motivazioni della  sentenza del tribunale di Savona, la quale  ha riconosciuto ai ricorrenti addetti alla vigilanza l’inquadramento in C2 e la relativa retribuzione; di contro non ha tenuto in alcuna considerazione  i ricorsi presentati ed accolti in molte province italiane a fronte dei quali vi sono state  pochissime pronunce negative.

E’ la stessa Amministrazione che per il problema degli addetti dice di non trovare lo strumento tecnico, mentre invece ha fatto l’impossibile per assumere, utilizzando una agenzia interinale, figli e parenti di tanti dirigenti e di altrettanti “reggi coda”, in un momento occupazionale drammatico. Tra l’altro, rispetto al fatto, come noi pensiamo, che non è garantito il passaggio nemmeno a C1, anche l’Amministrazione, d’accordo con  Cisl e Uil, ritiene che la garanzia sia rappresentata da un colloquio specifico, orientato all’accertamento della funzione che svolgono gli addetti alla vigilanza. Quindi, discrezionalità assoluta e nessuna certezza.

La riunione è terminata con l’idea  di rivedersi a breve dopo una riflessione su quello che è emerso durante la discussione.

A questo punto è chiaro che l’Amministrazione e le altre OO.SS., anche se con sfumature diverse, non hanno intenzione di garantire in tempi brevi un giusto inquadramento,  - la garanzia del passaggio per la funzione svolta - una giusta retribuzione dal momento che  attualmente gli addetti alla vigilanza sono sottopagati di ben due livelli. Sono lavoratori che sono impegnati sul territorio nazionale per la vigilanza  sui luoghi di lavoro, al fine di  tutelare quei pochi diritti che sono rimasti dopo gli attacchi al mondo del lavoro, attraverso il pacchetto TREU prima ed ora attraverso la legge 30, che ha introdotto ulteriori e peggiorative norme, aumentando  precarietà e aggravando le condizioni di vita e di lavoro di milioni di lavoratori.

Alla luce di tutto ciò è necessaria una forte mobilitazione alla quale dovranno necessariamente partecipare tutti gli interessati e che culminerà in tempi brevi in una assemblea nazionale.

Contestualmente prevediamo di definire un percorso per iniziare immediatamente la discussione sul nuovo contratto integrativo per garantire a tutti i lavoratori esclusi dai percorsi di riqualificazione, o che non hanno superato la selezione, un passaggio di livello.

Roma 11 febbraio ’05

RdB/CUB Pubblico Impiego – Lavoro e Politiche Sociali

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