Dagli anni 80/90
con lo smantellamento degli uffici di collocamento, a cui
hanno fatto seguito leggi quali il “pacchetto Treu” e Legge
30, il lungo processo della svendita di una amministrazione le
cui funzioni erano demandate al controllo, regolamentazione e
vigilanza sulle garanzie ed i luoghi di lavoro, prosegue
passando attraverso la cessione della D.G. COOPERAZIONE al MAP
alle porte degli anni 2000 e trova la sua, quasi naturale
conclusione, negli ultimi atti relativi alle finanziarie
2005/06, nonché nelle ultime determinazioni adottate in
materia di vigilanza cooperativa.
La paralisi quasi
totale dell’attività negli uffici periferici per mancanza di
fondi che anzicchè essere assegnati alle funzionalità
operative di strutture e lavoratori sul territorio, vengono,
invece, assegnati all’apparato politico dell’amministrazione
per attuare la “politica della propaganda” in luogo di quella
della tutela dei diritti, non può essere altro che il preludio
ad un prossimo tramonto delle funzioni del Ministero.
A questo si aggiunga la oramai nota circolare della F.P. con
la quale pare si debba porre una sorta di pietra tombale sulla
riqualificazione alla faccia dei lavoratori da cui si pretende
una professionalità sempre più alta e a cui si nega, da
sempre, il corretto inquadramento nelle funzioni svolte.
per riprenderci la nostra dignità di lavoratori e i nostri
diritti;
per un Ministero del Lavoro al servizio dei cittadini e non
delle imprese;
per un aumento consistente della vigilanza che garantisca
condizioni di lavoro sicure e dignitose a tutti i lavoratori;
per un contratto integrativo che assicuri un passaggio di
livello per tutti coloro che sono stati esclusi dal
precedente;
perchè i passaggi d’area non sono “nuove assunzioni”
I lavoratori
del Ministero del Lavoro non sono estranei dal progetto della
dismissione delle garanzie e tutele. Noi siamo i portatori,
come lavoratori, ed i fruitori, in quanto cittadini, di
garanzie e tutele; ciò che tolgono agli altri, tolgono a noi
stessi ed ai nostri figli.
28 febbraio 1 – 2 – 7 – 8 – 9 marzo prossimo assemblee
della durata di 20 minuti, a partire dalle ore 11.00, da
svolgersi contemporaneamente in tutti i posti di lavoro per
coinvolgere lavoratori e cittadini utenti dei servizi. |