Sulla
riqualificazione... Ai lavoratori
delle D.P.L. di Vercelli… Perugia
…. e
non solo ...
In
merito alla vostra appassionata richiesta d’intervento, indirizzata al
Presidente della Repubblica, ad altre istituzioni ed alle organizzazioni
sindacali, per la mancata pubblicazione del bando relativo al passaggio alla
posizione economica B3, la RdB esprime solidarietà e nel contempo si farà
portatrice dei vostri interessi come ha sempre fatto.
Per
quanto concerne la questione specifica, nonostante la RdB non abbia firmato il
Contratto Integrativo per le carenze in esso contenute, per il mancato
riconoscimento di diritti soggettivi ed oggettivi, si pone comunque a tutela degli interessi dei lavoratori.
Infatti,
anche la settimana scorsa abbiamo chiesto la definizione dei percorsi di
riqualificazione.
L’Amministrazione
a tal punto ha dato rassicurazione che in tempi brevi ( 20-30-40 giorni ? )
saremo convocati per la presentazione del bando. Vi daremo immediatamente
informazioni.
Le
vostre lamentele sono sacrosante ma alcune considerazione sono doverose: non è
sufficiente la lettera al Presidente della Repubblica, al Capo Dipartimento o ad
altre figure istituzionali se non è accompagnata da una presa di coscienza e
dalla consapevolezza che i problemi relativi alla tutela dei diritti dei
lavoratori si risolvono creando un rapporto di forza tale che determini il
rispetto dei diritti da parte della nostra Amministrazione, in questo caso, da
parte del datore di lavoro in generale.
Altresì,
ci preme invitarvi a riflettere che il problema non si esaurisce con la
pubblicazione del bando per il passaggio alla posizione superiore, esso
persisterà perché saranno tagliati fuori dai suddetti percorsi migliaia di
lavoratori che hanno sempre svolto mansioni superiori e tanti altri lavoratori
ai quali non viene riconosciuto il lavoro svolto ( v. ispettori di cooperative,
informatici di IV - V e VI liv.,
ecc. ). Questi i determinanti motivi per cui la RdB non ha sottoscritto il
Contratto Integrativo.
Un
invito, tra l’altro, a ché si vada oltre il caso personale e si acquisisca la
consapevolezza che l’unità dei lavoratori è determinante per la
rivendicazione dei propri diritti. Tale invito è ovviamente rivolto a tutte le
categorie specifiche, dagli ispettori del lavoro agli informatici, per restare
nel nostro Ministero, solo così si può essere vincenti.
La
consapevolezza è necessaria per capire che i contratti collettivi nazionali e i
contratti integrativi sono determinati da una logica economica di supposto
risparmio ad ogni costo che calpesta diritti soggettivi ed oggettivi dei
lavoratori, per creare risorse finanziarie che andranno ad accrescere i profitti
dei soliti noti.
La
RdB si OPPONE, come si è opposta
con lo sciopero generale del 15 febbraio scorso che ha portato in piazza oltre
150.000 ( centocinquanta mila ) lavoratori:
·
alle
logiche delle compatibilità economiche date (date da alcuni a discapito di
altri )
·
che
inevitabilmente producono danni sempre più gravi ai lavoratori;
·
alla
riduzione dei diritti;
·
al
trasferimento del TFR ai fondi pensione poiché rappresenta un ulteriore taglio
dei salari del 7,70 %;
·
alla
abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori;
·
agli
accordi farsa ( accordo per i pubblici dipendenti ) che non parlano di aumento,
non identificano capitoli di bilancio certi, ed ipotecano quei pochi diritti
rimasti;
Pertanto,
è necessario costruire insieme le condizioni e i rapporti di forza necessari
per arginare una politica liberista che taglia i salari e riduce i diritti per
accrescere i profitti di una parte minoritaria del paese.
Solo
così si potrà sperare di sottoscrivere dei contratti di lavoro decorosi.
Roma
18 febbraio ’02
p. Federazione RdB-PI
C. Di Napoli – S. Petruzzellis