Oggi due ottobre è iniziato il presidio di una delegazione delle RdB sotto la sede di via Veneto che si protrarrà per altri due giorni e proseguirà il 7-8-9 ottobre sotto la sede di via Fornovo.

La decisione in merito a questa iniziativa è stata presa per confermare all'Amministrazione e alla parte politica il nostro giudizio estremamente negativo sullo svuotamento progressivo di funzioni del Ministero, sul ritardo dell'attivazione dei percorsi di riqualificazione, sul peggioramento delle condizioni di lavoro (vedi via Fornovo) e sull'abbandono degli Uffici Periferici da parte dell' Amministrazione centrale.

Durante il volantinaggio si è fermato a parlare con la nostra delegazione il Ministro Maroni al quale abbiamo rappresentato le nostre preoccupazioni circa il futuro dei lavoratori del Ministero.

Abbiamo chiesto una serie di notizie in merito ai compiti e alle funzioni del Ministero del Lavoro alla luce delle recenti normative, quindi funzione ispettiva, vertenze, cooperazione, ecc.

Il Ministro ha esordito dicendo che non solo il suo Ministero non è in fase di smantellamento avendo acquisito le politiche sociali ma non ha subito tagli di spesa, come invece è avvenuto per la scuola e la sanità. Ha quindi dichiarato che non è sua intenzione disfarsi di alcuna funzione e sta lavorando a ché alcune competenze relative alla sicurezza, attualmente svolte dalle ASL, rientrino tra le funzioni del servizio ispettivo. Ha ribadito la centralità del Ministero per quanto concerne l'indirizzo, il controllo ed il coordinamento della funzione ispettiva ed ha, inoltre, dichiarato che dell'Ufficio Territoriale di Governo non se ne farà niente.

La nostra delegazione ha preso atto di quanto detto dal Ministro e, dopo avergli ricordato che da mesi la RdB e le altre OO.SS hanno chiesto inascoltate  un incontro, ha comunque espresso forte preoccupazione circa il futuro dei dipendenti a causa della modifiche del tavolo V della Costituzione e del disegno di legge delega 848 in materia di mercato del lavoro in fase di definizione.

Abbiamo ulteriormente richiesto un incontro ufficiale che secondo il Ministro potrà avvenire presumibilmente a fine ottobre allorquando il quadro sarà più definito.

Si coglie l'occasione per invitare i lavoratori a partecipare a tutte le iniziative che si terranno sabato 5 ottobre contro la guerra.

IL PRESIDIO CONTINUA