L’OSSO
E I CANI (Fondo Unico di Amministrazione e dintorni) |
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Ad ogni inizio di primavera,
puntuale come una malattia esantematica, fiorisce, o meglio, si propaga il virus
della nuovo proposta per il F.U.A.
Durante
l’incontro svoltosi in data 20.03.03, tra
le OO.SS., l’Amministrazione e una nutrita schiera di rappresentanti la
Dirigenza è stata resa nota la bozza programmatica relativa ai criteri previsti
per la ripartizione delle quote relative al biennio 2002/03: insomma, l’osso
è stato presentato ai cani!
Di
osso si parla poiché, nel corso di questi ultimi anni, via,via è andata sempre
più concretizzandosi nella mente dei lavoratori
di questo Ministero l’immagine di un F.U.A. (peraltro
quasi interamente finanziato dai soldi
dei lavoratori stessi, scippati con destrezza ad ogni rinnovo contrattuale)
così come quella rappresentata da un grosso cosciotto di prosciutto che negli
accidenti di un percorso irto di pericoli viene famelicamente spolpato fino ad
esserci restituito nelle sembianze proprio di un osso a cui rimane strenuamente
attaccato qualche pezzo di ciccia di dubbia appetibilità.
Quest’anno
il pasto ci viene servito ,come al solito, freddo (siamo alla fine di marzo2003)
e come al solito riceve il plauso di quelle OO.SS che hanno con zelo contribuito
alla realizzazione di condimenti in salse varie così da poterlo far meglio
digerire ai lavoratori.
Certo
è che mai come quest’anno l’osso ci appare privo di ciccia, pieno di
cartilagini e fornito di poco midollo.
A
questo si aggiungono condimenti indigesti quali definizioni come…… produttività…particolare
impegno…quota variabile …obiettivi con
la O maiuscola e la doppia B rafforzativa…mancato raggiungimento degli stessi
e via discorrendo…..
Che
i colleghi di questo Ministero perdonino l’ironia ma come diceva quello…”
se nun potete dacce da magnà, armeno fatece ride!”
E
neanche ridere vi possiamo fare… cosa c’è di tanto esilarante nel ricordare
i circa 6 miliardi di vecchie lire con le quali andiamo noi , noi tutti, a
finanziare il passaggio degli Ispettori
del Lavoro da C1 a C2, oppure i fondi
nostri, sempre nostri, con i quali si premieranno una tantum i colleghi aventi
diritto alla posizione economica A1S; volete forse ridere sulle indennità
destinate al Gabinetto del Ministro?!? sulla ripartizione degli importi da
intendersi al lordo delle ritenute previdenziali etc. etc?!? …insomma se
ci trovate qualcosa di comico fatecelo sapere, ne terremo conto.
Tra
una risata e l’altra nel frattempo quei cagnacci degli addetti
ai servizi di anticamera continueranno a svolgere le mansioni di impiegati
agli uffici postali, facchini, archivisti, tipografi ed altro…quei cagnacci
dei custodi, portieri e autisti continueranno a fare i doppi, tripli e
quadrupli turni a causa della mancanza cronica di personale accontentandosi del
doppio buono pasto (sic!)…quei cagnacci dei B1, B2 e B3 continueranno a svolgere tutte le mansioni relative alla
totalità del profilo annesso (qualcuno di loro andrà magari anche nei
Tribunali a difendere in giudizio l’Amministrazione perché ne ha le capacità,
la professionalità e il titolo di
studio )…quei cagnacci degli informatici , invece,continueranno a fare gli informatici
( lì dove gli sarà ancora concesso, beninteso!) ma verranno, però,
chiamati in altro modo….ad esempio ostetrici, diuretici, peripatetici, ma mai
e poi mai informatici….quei cagnacci dei C1,
C2 e C3, lasciato il loro lavoro ai B3,
potranno reggere gli Uffici o in molti casi fare le funzioni
dirigenziali, in cambio di misere posizioni di responsabilità e alla fine
….in mezzo a tutto questo….gran canaio,…. ogni
anno verrà gettato l’osso intorno al quale la muta inferocita dovrà
digrignare i denti per ottenere il solito boccone amaro delle quote previste.
Per
chi non lo avesse ancora capito il
gioco della produttività individuale
è un gioco al massacro fatto
sulla pelle dei lavoratori e con i soldi dei lavoratori stessi, un gioco così
smaccatamente scoperto e ingenuo che risulta persino faticoso doverne parlare di
nuovo.
E’
la logica del “divide et impera”, della paternalistica regalia soggetta a
restrizioni,distribuzioni e , redistribuzioni, tagli, infinite contrattazioni,
ritardi, prolungamenti, alchemici conteggi, tortuosi passaggi.
La
nostra Organizzazione sostiene da tempo la necessità dell’accantonamento
della maggior parte del salario accessorio relativo al F.U.A.da assegnare a
tutti i lavoratori in modo equanime ed immediato (perché i soldi dei lavoratori
agli stessi devono tornare) questo al fine di salvaguardare il potere
d’acquisto eroso dalla politica
dei redditi praticata e concertata dalle OO:SS. con i rappresentanti dei vari
Governi che negli ultimi dieci anni si sono succeduti al potere .
La
spinta inflattiva subita , soprattutto nell’ultimo biennio, ha letteralmente
polverizzato , gli esigui risparmi delle famiglie, ridimensionando le
aspettative delle fasce sociali più deboli, creando disoccupazione,
introducendo il ricatto del lavoro cosiddetto flessibile, sempre più
flessibile, sempre più precario..
In merito a ciò la RdB lancia l’iniziativa per la sottoscrizione di una petizione che coinvolga tutti i lavoratori in una immediata battaglia per l’introduzione della 14° mensilità in luogo del Fondo Unico di Amministrazione.
Roma,
26 marzo 2003
p. RdB P.I. – Coord. Min. Lavoro - Claudio Sabani