PER LA 14a MENSILITA'

          ( A proposito del F.U.A. 2002 – 2003)

Documento
formato .pdf compresso

Scarica il software necessario: Winzip
(1,2 MB)
Acrobat reader
(8,4 MB)

Nell’ultimo incontro avvenuto il 20 marzo, l’amministrazione ha proposto per gli anni 2002 – 2003 una bozza da integrare con le osservazioni dei sindacati che aderiscono all’impianto, per la ripartizione del F.U.A.. La bozza  ripropone, ancora una volta, i  criteri di sempre, discrezionali e totalmente lontani da qualsiasi indice oggettivo di valutazione. Quelle che sono cambiate purtroppo, sempre a sfavore dei lavoratori, sono le cifre in quanto, per il 2003, è stato proposto , per gli Uffici dell’Amministrazione Centrale,  una quota minima non superiore al 50% a tutto il personale sulla base della presenza in servizio, mentre il restante sarà ripartito dai Direttori Generali, previa consultazione con le RSU e le OO.SS territoriali, per premiare che cosa??? IL PARTICOLARE IMPEGNO. Tale particolare impegno dovrebbe essere profuso  per attività connesse agli obiettivi fissati dal Ministro, che riteniamo rientrino nei normali  compiti istituzionali di tutti i colleghi del ministero, per incentivare eventuali figure professionali non bene identificate, e per l’esercizio di compiti che comportino specifiche responsabilità , oneri o disagi. A ben vedere quindi la differenza principale rispetto ai criteri degli altri anni è che l’impegno da semplice è diventato PARTICOLARE. Inoltre è stato proposto che per gli obiettivi da raggiungere si faccia riferimento a quelli operativi individuati per i dirigenti, con la naturale conseguenza che, un’eventuale non raggiungimento degli obiettivi da parte del dirigente, si potrebbe ripercuotere anche sul personale di quella divisione che avrà come unica colpa quella di aver lavorato sulla base di direttive sbagliate. Unico punto che ci vede favorevoli  è la proposta di un acconto basato sulle presenze in servizio. Con l’ultimo CCNL, come più volte denunciato da questa sigla sindacale , in linea con tutti gli altri di questi ultimi anni , non solo gli aumenti percepiti sono stati assolutamente insufficienti ed inadeguati, una parte dei quali è finita nei fondi del salario accessorio, con la cui gestione si vuole premiare alcuni a discapito di altri.

Tutto questo genera una inutile "lotta tra poveri" indebolendo la solidarietà tra colleghi in tutti i posti di lavoro.

Le RdB sostengono, da tempo, che vada ricercato un diverso meccanismo di attribuzione del salario accessorio attraverso la definizione di obiettivi generali al cui raggiungimento contribuiscono tutti i lavoratori e tutti devono poter accedere a quote equivalenti del salario accessorio.

Il fallimento dei progetti finalizzati e dei metodi discrezionali  di ripartizione del Fondo Unico proposti dall’Amministrazione  testimoniano, una volta di più, la necessità di richiedere un adeguato accantonamento di quota del Fondo Unico di Amministrazione, fisso e costante, sufficiente a costituire un ulteriore stipendio, e che possa essere considerato un parziale risarcimento della perdita del potere d’acquisto dei nostri salari.

Sulla nostra proposta invitiamo tutti i lavoratori del Ministero a firmare la petizione che i nostri rappresentanti provvederanno a pubblicizzare.

SCARICA LA PETIZIONE

Roma, 7 aprile 2003                              

                                                                                           p. RdB P.I. – Coord. Min. Lavoro - Claudio Sabani