RIPARTE LA MOBILITAZIONE DEI LSU/LPU

CHIESTO UN INCONTRO URGENTE A D'ALEMA

La Federazione Nazionale RdB e la Confederazione Cobas esprimono il loro più totale dissenso in merito alla decisione del Governo di far decadere il Decreto legge n° 390 del 2 novembre u.s. con cui si prorogavano fino all'aprile 2000 i Lavori Socialmente Utili, venendo meno ai precisi impegni assunti dal Ministro Salvi, nell'incontro dell'8 ottobre, durante la grande manifestazione che ha visto oltre 20.000 LSU/LPU sfilare a Roma, in cui aveva assicurato che "il 31 dicembre nessun LSU sarebbe tornato a casa".

La mancata conversione in Legge del Decreto significa che migliaia e migliaia di LSU/LPU non potranno continuare a lavorare e vedranno affidate le speranze di ripresa del lavoro alle sorti di un Decreto Legislativo - che dovrebbe riordinare tutta la materia nell'ambito della più generale riforma degli ammortizzatori sociali - che nella migliore delle ipotesi non concluderà il suo iter prima della fine di marzo.

Questa vicenda dimostra chiaramente in che considerazione il Governo tenga gli interessi e i bisogni dei settori più deboli di questo paese e gli impegni dallo stesso assunti.

Al di la del gravissimo fatto, costituito dall'interruzione dei progetti, l'RdB e i Cobas ritengono che gli strumenti con cui il Governo di centro sinistra vuole "risolvere" il problema LSU/LPU determineranno, per la maggior parte dei soggetti interessati, la fuoriuscita dai progetti e il ritorno alla disoccupazione.

La RdB e i Cobas, vista l'urgenza e la drammaticità della situazione, hanno chiesto un incontro urgente al Presidente del Consiglio D'Alema e, nel frattempo, hanno indetto la mobilitazione generale degli LSU/LPU con manifestazioni a carattere regionale.


Roma, 7 dicembre 1999 p/Federazione Nazionale RdB (Emidia PAPI)