E' iniziato in Parlamento l'esame del decreto legislativo di riforma dei lavori socialmente utili approntato dal Governo a seguito della delega contenuta nella legge 144/99.

Il contenuto di questo decreto dimostra chiaramente che il Governo vuole togliersi di torno i LSU, dopo averli utilizzati per anni nella pubblica amministrazione a costo zero e d in nero.

Non altro significato ha, infatti, la decisione di far durare solo un altro anno i LSU, da maggio 2000 a maggio 2001, addossando agli enti utilizzatori il pagamento del 50% del sussidio per gli ultimi sei mesi, subordinando l'approvazione dei progetti a nuovi piani d'impresa, destinati al fallimento come quelli precedenti.

Non si parla di stabilizzazione se non per dare ulteriori incentivi economici alle imprese private o alle cooperative che possono assumere i LSU, a tempo determinato, parziale o addirittura interinale, cioè in affitto per pochi mesi, con l'obbligo ad accettare tale tipo di lavori, pena l'esclusione dai lavori socialmente utili.

I LSU, con la complicità di CGIL CISL UIL, sono diventati l'occasione per assegnare appalti senza ricorrere alle gare, favorendo società strettamente legate ad amministratori e politici locali e rinnovando i fasti di Tangentopoli, mentre ai lavoratori si offrono impieghi con salari spesso inferiori al sussidio e chi non accetta è licenziato così come avvenuto ad Aprilia e ad Arezzo.

Di tutt'altro segno le richieste e le giuste attese dei lavoratori. Questo Governo se n'è assolutamente fregato, tutto teso a soddisfare le pretese dei poteri forti, economici e finanziari.

Una bella riforma davvero per questo centrosinistra che si vanta di aver permesso ai padroni di aumentare i profitti, negli ultimi due anni di oltre
il 50%, che si schiera contro i referendum radicali sui licenziamenti e poi licenzia migliaia di LSU!

Mobilitiamoci per impedire di essere sbattuti per la strada da qui a pochi mesi!

Roma, 17.1.2000

RAPPRESENTANZE SINDACALI DI BASE

Confederazione Unitaria di Base RdB/CUB