AI LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI E DI PUBBLICA UTILITÀ LSU/LPU
Alle nostre contestazioni rispetto al decreto legislativo, Morese ha ripetuto che non intende procedere ad una decimazione dei LSU, visto che le Regioni, per il rinnovo dei progetti, riceveranno gli stessi finanziamenti dello scorso anno. La decisione di accollare agli Enti proponenti il 50% dei sussidi a partire dall'ottobre di quest'anno, sarebbe, secondo il Governo, una decisa pressione per spingerli a trovare lavoro stabile per i LSU/LPU, naturalmente nei modi che già conosciamo e che abbiamo sempre respinto. A questo proposito ha dichiarato che ci saranno delle misure di tutela per quegli enti, che, impegnandosi nella stabilizzazione dei lavoratori, non avessero effettivamente le risorse economiche necessarie per arrivare alla fine del percorso, attraverso l'utilizzo dei fondi strutturali europei e le convenzioni che stabiliranno con le Regioni.
Morese ha respinto la nostra richiesta di regolarizzazione mediante il versamento almeno dei contributi previdenziali primo perché non ci sono soldi (ma per finanziare gli industriali se ne trovano sempre) e poi perché in questo modo cambierebbe la natura giuridica del rapporto, significherebbe cioè riconoscere che si tratta di un vero e proprio lavoro.
Rispetto al decreto l'unica modifica che si è impegnato a introdurre è la garanzia che, in caso di offerta di lavoro a tempo determinato inferiore ad un anno, si rientra nei progetti LSU/LPU. L'altro impegno è che prima dell'approvazione definitiva del decreto avremo un altro incontro.
Per quanto riguarda i progetti interregionali diamo un breve resoconto delle dichiarazioni di Morese. Per quanto riguarda gli LSU del Ministero del Lavoro, ha ribadito che sono essenziali ma il Ministero non li può assumere,
la soluzione va trovata altrove; ha assicurato la prosecuzione del progetto per il prossimo anno.
Per i 1800 delle Finanze, stanno pensando (ma è un'ipotesi appena accennata ancora da verificare) ad un accordo con l' ANCI e le Finanze per una società mista, con Italia Lavoro e altri possibili patners privati, che possa prendere in appalto presso gli enti locali i servizi legati all'ICI, all'accatastamento ecc., assorbendo Lsu e competenze.
Per i progetti della Pubblica Istruzione ancora sono in alto mare. Fino ad Aprile niente problemi, c'è il rinnovo, tra febbraio ed aprile dovranno trovare delle soluzioni; c'è un problema di soldi, servono 150 miliardi per far transitare gli LSU dagli enti locali alle scuole; ora stanno procedendo ad un censimento delle necessità delle scuole.
Per il Ministero della Giustizia c'è un momento di impasse. Bisognerà subito ripartire con la mobilitazione.
Per quanto riguarda gli altri progetti l'intenzione è di trovare soluzioni nell'ambito delle convenzioni che il Ministero del Lavoro realizzerà con le Regioni dopo l'approvazione del decreto
Per quanto riguarda la Campania, che ha il 25% del totale dei LSU, stanno pensando ad un Comitato Interministeriale per coordinare le politiche di investimento visto che in quella Regione stanno partendo grosse opere pubbliche. Di questo si è parlato mercoledì scorso in un incontro con la Regione il Comune e la Provincia di Napoli.
In sintesi la scelta del Governo di accompagnare le Regioni nel processo di svuotamento dei LSU si basa sulle proposte di sempre che finora non hanno dato risultati apprezzabili; per questo è necessario rafforzare
l'organizzazione dei LSU/LPU e partecipate alle iniziative di lotta che metteremo in campo a livello nazionale e regionale.
Roma, 31.1.2000
RAPPRESENTANZE SINDACALI DI BASE
Confederazione Unitaria di Base RdB/CUB