AI LSU del Ministero del Lavoro

Stato di agitazione

 

 

A seguito del passaggio agli Enti Locali delle competenze in materia di collocamento ordinario e politiche attive del lavoro, avvenuto all’inizio di quest’anno a seguito dell’attuazione del decreto legislativo n.469/97, stiamo assistendo ad un preoccupante scarico di responsabilità tra Ministero del Lavoro ed enti locali, soprattutto province, relativo al problema dei LSU.

Il Ministero dichiara che poiché le competenze per il collocamento sono passate alle Province, sono queste ultime che debbono preoccuparsi di richiedere la continuazione delle attività dei LSU dopo il 30 Aprile; le Province per la stragrande maggioranza non vogliono saperne, cercano spesso di colmare le mancanze d’organico dei centri per l’impiego con trasferimenti di personale proprio e in alcuni casi prospettano addirittura il ricorso al lavoro interinale.

Per non parlare poi dei LSU che sono rimasti nelle DPL, negli Uffici Centrali del Ministero o sono stati impiegati nei servizi ispettivi; le province neppure li conoscono e il Ministero afferma che non ha possibilità di assumerli.

La situazione è troppo seria perché possiamo pensare di stare tranquilli anche perché lo diventerà ancora di più alla luce del recente decreto legislativo che impone agli enti di dichiarare subito lo sbocco occupazionale per i LSU ed il pagamento in proprio del 50% del sussidio per i secondi sei mesi del rinnovo.

Abbiamo già sollecitato incontri all’ U.P.I., alla Direzione Generale del Personale del Ministero del Lavoro e allo stesso Sottosegretario Morese per discutere di questi problemi.

 

Abbiamo però la necessità di far capire a questi interlocutori che non intendiamo aspettare che la situazione marcisca per cui proclamiamo sin d’ora lo stato di agitazione e, se nei prossimi giorni non avremo risposte all lettere inviate, una giornata di astensione dal lavoro con manifestazione nazionale al Ministero del Lavoro se nei prossimi giorni non avremo risposte alle lettere inviate.

 

Sono previste inoltre manifestazioni di protesta anche nei confronti di quelle Province che invece di adoperarsi a riconoscere il valore del lavoro svolto e della professionalità acquisita dai LSU pensano di risolvere il problema della carenza di organico con misure che non li coinvolgono.

 

Vi invitiamo a prendere contatto con le nostre sedi per l’organizzazione di queste iniziative ed anche per l’attivazione della procedura dei ricorsi legali per il riconoscimento del lavoro svolto nella pubblica amministrazione che abbiamo messo a punto con il nostro Servizio Legale.

 

Rafforziamo il sindacato di base indipendente.

Partecipiamo in massa alle iniziative di lotta   per il riconoscimento del lavoro svolto e l’assunzione nella pubblica amministrazione.

 

Roma, 13.3.00

p.Federazione RdB

Emidia Papi